Vicky Cristina Barcelona |
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Un film di Woody Allen.
Con Scarlett Johansson, Penélope Cruz, Javier Bardem, Rebecca Hall, Patricia Clarkson.
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Commedia,
Ratings: Kids+13,
durata 90 min.
- USA, Spagna 2008.
- Medusa
uscita venerdì 17 ottobre 2008.
MYMONETRO
Vicky Cristina Barcelona
valutazione media:
3,18
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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vari motivi di interesse, come sempre, in woodydi elgatolocoFeedback: 257582 | altri commenti e recensioni di elgatoloco |
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domenica 8 gennaio 2017 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Ormai da tempo "solo"regista dei suoi film(che in realtà scrive per intero, dunque ne è autore in pieno)Woody Allen affronta in questo film del 2008 due temi o meglio, forse, due nuclei di significato(sèmi): il rapporto di un intellettuale statunitense(il tema ebraico qui è meno forte, per non dire"silenziato")con l'Europa del Sud, segnatamente la Spagna(pur se Barcelona, capitale catalana, sarebbe forse più Catalogna ma, a parte qualche accenno, segnatamente alla pittura catalana, Allen non entra in merito alla questione, del resto quasi ignota anche a molti Europei)e l'altra è l'amore o meglio gli amori, eterna questione non solo alleniana. Con uno stile narrativo fresco e privo di orpelli(fuori uso, ormai, i flash-back e certe zoomate come anche l'esclusività o quasi dei primi e primissimi piani del periodo esistenzialista-bergmaniano), con l'uso non ossessivo di un"narratore"-voce fuori campo Allen mostra come la fascinazione degli Statunitensi(ma abbiamo due Statunitensi: Vicky e Cristina)permanga ma sia più di tipo rapsodico-intellettuale-artistico e non duraturo, in specie quando interviene una presenza forte(l'irruzione dell'ex-moglie del pittore bramato); quanto all'eterna querelle dell'amore(nel senso latino: de amore et amoribus)la soluzione non c'è e le coppie, impegni matrimoniali a parte(ma non del tutto, certo)si formano, riformano, risfaldano, ricompongono e via di seguito(come indicato dalla recensione"ufficiale"meglio non svelare tutta la storia), non escludendo il ménage à trois, quando la più"avventurosa"delle due statunitensi va a vivere con il pittore, salvo il rientro in casa dell'ex-moglie dove, dopo grandi dissidi, "scoppierà", non tanto"l'amour", magari con la A ma appunto una relazione appunto a tre, senza che il"coming out"implichi necessariamente un cambiamento vero di orientamento sessuale. Frutto di chimismi-lo suggeriva già Goethe nelle"Affinità elettive", insomma, l'amore e/o quanto si intende(o scambia?)per esso, a quanto sembra sostenere qui Woody e magari in gran parte del caso e della"cultura", più che altro antropologicamente intesa, qui... Una scelta felice, in complesso, dopo il periodo più marcatamente"comico"e quello un po'frettolosamente definibile"bergmaniano". La levità, ormai, è sovrana. Javier Bardem e Penelope Cruz sono superlativi, mentre Scarlett Johansson, "alleniana"da anni, delude un po', come anche Rebecca Hall(l'amica"restia"). Film"spagnolo", appunto, ossia quasi l'aver messo più che"un piede"in Spagna o almeno a Barcelona..., con tutto quanto ciò comporta, per es.un sound-track più che mai made in Spain , tirandone fuori il jazz tanto amato da Woody... El Gato
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