Tony Manero

Film 2008 | Drammatico, 98 min.

Regia di Pablo Larraín. Un film Da vedere 2008 con Alfredo Castro, Paola Lattus, Héctor Morales, Amparo Noguera, Elsa Poblete. Genere Drammatico, - Cile, Brasile, 2008, durata 98 minuti. Uscita cinema venerdì 16 gennaio 2009 distribuito da Ripley's Film. - MYmonetro 3,16 su 13 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento mercoledì 10 giugno 2020

A Santiago del Cile, nel pieno del regime di Pinochet, c'è un uomo che sogno solo di ballare come Tony Manero. Il film è stato premiato a Torino Film Festival, In Italia al Box Office Tony Manero ha incassato 156 mila euro .

Consigliato sì!
3,16/5
MYMOVIES 3,00
CRITICA 3,13
PUBBLICO 3,34
CONSIGLIATO SÌ
Tony Manero dimostra anche quanto la cultura pop americana abbia influenzato il mondo sudamericano.
Recensione di Andrea Chirichelli
Recensione di Andrea Chirichelli

Siamo nel 1979, a Santiago del Cile, in pieno regime di Pinochet: Raùl Peralta, ossessionato dal protagonista del famoso film con John Travolta, passa il tempo a imitarne passi e movenze in uno spettacolo di danza che si tiene ogni sabato in un night-club di periferia. Lo stato di alienazione nel quale si trova a vivere il protagonista, deciso a tutto pur di poter vivere come il suo mito, lo porta a compiere crimini sempre più efferati e senza senso, che passano però inosservati. La lenta e pregressiva follia di Raul finirà per coinvolgere anche le persone che gli stanno vicine.
Tony Manero è un film di difficile collocazione nei generi classici del cinema contemporaneo e rappresenta un mix folle tra musical, dramma e film di denuncia sociale. Pablo Larraín sceglie una via atipica per mostrare gli orrori della dittatura di Pinochet, puntando sullo smarrimento, la perdita di identità e il naturale cinismo che nasce negli uomini braccati dalla polizia segreta e costretti a vivere senza leggi o certezze. Alcune sequenze lasciano il segno, ma l'aspetto più inquietante di tutta la vicenda, pare suggerire il regista, è il sangue freddo, lo svuotamento di senso morale provato dal protagonista che passa dalla danza all'omicidio senza mostrare dubbi o rimorsi.
Se da un lato è palese la critica al regime di quegli anni, Tony Manero dimostra anche quanto la cultura pop americana abbia influenzato il mondo sudamericano (e non solo), anche in un periodo nel quale la dittatura pareva aver eretto un muro invalicabile tra il Cile e il resto del mondo. Alfredo Castro, vero mattatore, con il suo aspetto "pacineggiante" offre una prestazione notevolissima, tratteggiando un personaggio che assomiglia molto al Bateman di American Psycho, senza però averne in dote la naturale ironia. Bizzarro.

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
mercoledì 24 marzo 2010
Capitan Blackgallows

 Ambientato nel Cile inchiodato dalla dittatura di Pinochet, il regista Pablo larrain ci racconta la storia di Raùl Peralta un patetico uomo di 52 anni ossessionato dal successo de La febbre del sabato sera e dal personaggio di cui John Travolta nel film veste i panni. Tutti i comprimari che gravitano intorno al protagonista e lo stesso protagonista, colonizzati da un danzante, "libero&qu [...] Vai alla recensione »

giovedì 17 settembre 2009
paolorol

Il regista descrive in modo crudo e crudele, col distacco di un entomologo, la vita e le aspirazioni di un perdente, immerso in una durissima realtà che non gli permette di esistere se non aggrappandosi strenuamente all'unico progetto che sente per sè salvifico: diventare ricco e soprattutto famoso grazie alla sola cosa che si illude di saper e poter fare.

mercoledì 26 marzo 2014
gianleo67

Sordido e male in arnese ballerino di mezza età nella Santiago della dittatura militare degli anni '70, coltiva con lucida e bieca determinazione il sogno di una ribalta televisiva nella emulazione del personaggio che rese famose al cinema l'immagine e le coreografie del Tony Manero di John Travolta. Circondanto da un piccolo gruppo di amici adoranti con cui condivide il palco di una [...] Vai alla recensione »

lunedì 4 aprile 2011
Dandy

Larraìn,che sceneggia assieme col protagonista,mette sullo stesso piano la dittatura di Pinochet con gli effetti della follia dei personaggi che ha provocato,nonchè la riflessione sull'influenza negativa della cultura americana(oltre ai concorsi per il sosia di Tony Manero,ci sono anche quelli per il sosia di Chuck Norris!).Il "sogno americano"è un'ennesimo prodotto [...] Vai alla recensione »

lunedì 11 ottobre 2010
Luca Scialo

In una Santiago del Cile logorata dalla dittatura di Pinochet, Raul Peralta è un quarantenne che ha una grande passione per il ballo, ma soprattutto, per Tony Manero, personaggio che rese popolare John Travolta. Guarda il film in cui è protagonista "La febbre del sabato sera" praticamente tutti i giorni, imparando a memoria le movenze dell'attore americano ma anche le sue [...] Vai alla recensione »

martedì 7 settembre 2010
davidestanzione

Santiago, Cile, fine anni ’70 e un'aleggiante cappa di degrado. Raùl è un uomo di mezz’età che rincorre spasmodicamente, tra il grottesco e il mimetico, l'estetica del suo idolo Tony Manero, il personaggio “cult pop” interpretato da John Travolta ne “La febbre del sabato sera”, film che Raùl va a (ri)vedere in sala di continuo, cogliendone in maniera sempre più dettagliata le magnetiche movenze, mandandone [...] Vai alla recensione »

giovedì 7 ottobre 2010
Nalipa

In pieno regime PInochet a Santiago del CIle nel 1979 Raul é un povero cristo ossessionato da John Travolta e passa il tempo a imitarne le movenze, ma il suo stato di alienato lo porterà ad uccidere pur di ottenere ciò che crede gli potrà cambiare l'esistenza. Film durissimo, crudo...questo di Pablo Larrain colpisce come un calcione nello stomaco .

martedì 9 febbraio 2021
Fabri

Film bello, che dipinge in modo severo il gelo dei sentimenti. Non è un film facile, più per cinefili che per il grande pubblico. Ambientazione ottima, sia per il contesto storico - solo di sfondo - che per il resto. Lo consiglio, ma scegliete bene la serata, deve essere quella giusta per un film del genere.

martedì 6 ottobre 2009
Cicoria

Tutta l'arte dell'intrattenimento americana, come il cinema, la Tv, i giochi a premi, i talk show,la musica, ha influenzato tutto il mondo....ancora oggi la maggior parte dei nostri divetti nostrani sopravvalutati e abbienti,ammazzerebbero la madre per girare un film anche di secondo piano a Hollywood....abbiamo copiato tutti e seguitiamo a copiare, nonostante l'America non riesce più a sfornare tante [...] Vai alla recensione »

Frasi
Cosa fai di lavoro? Tony Manero: FACCIO QUESTO …
Raúl Peralta alias Tony Manero (Alfredo Castro)
dal film Tony Manero - a cura di kiarom
STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
Roberto Escobar
Il Sole-24 Ore

Tony Manero di Pablo Larrain racconta la storia del cileno Raúl, che negli anni 70 vive nel mito di Travolta. Oltre a ballare fa il picchiatore e il killer, in un Paese terrorizzato dai militari di Pinochet. Sono due le storie narrate da Tony Manero (Cile e Brasile, 2008, 98'). La prima è la Storia densa di morte che inizia in Cile nel 1973, con il colpo di stato di Augusto Pinochet, e che è nel pieno [...] Vai alla recensione »

Paolo D'Agostini
La Repubblica

Bello quanto straziante, Tony Manero non è certo un film da sabato sera in allegria (riferimento non casuale, come vedremo). Ma non lo erano neanche Un uomo da marciapiede o Quel pomeriggio di un giorno da cani, arcitristi e tuttavia indimenticabili. Il film di questo dotatissimo cileno che si chiama Pablo Larraìn, che è nato a Santiago 32 anni fa e che sta alla sua opera seconda, è appena transitato [...] Vai alla recensione »

Fabio Ferzetti
Il Messaggero

Si fa chiamare Tony Manero, come John Travolta ne La febbre del sabato sera, ma non gli somiglia affatto. Ha passato i 50, non è bello, non è atletico, balla da cani. E non vive a New York ma a Santiago, nel 1978, in piena dittatura. Ecco perché la sua unica speranza sono i concorsi per sosia con cui nel Cile di Pinochet altri emarginati come lui cercano uno straccio di identità e insieme un modo per [...] Vai alla recensione »

Cristina Piccino
Il Manifesto

Le voci si erano diffuse ancora prima dell'inizio, classificandolo tra le «buone sorprese» della Quinzaine: Tony Manero, opera seconda di Pablo Larrain, cileno, nella generazione di quei cineasti che non fanno della propria nazionalità il soggetto obbligato dei propri film. Tony Manero racconta il Cile di Pinochet, lo fa però in modo obliquo, non ci sono i buoni e i cattivi, Larrain preferisce mettere [...] Vai alla recensione »

Alberto Castellano
Il Mattino

Vincitore dell'ultima edizione del Torino Film Festival, «Tony Manero» del cileno Pablo Larrain ruota intorno alle ossessioni di un sosia di professione che aspira a diventare una star televisiva imitando il suo idolo John Travolta e in particolare il personaggio della «Febbre del sabato sera». Ambientato nella Santiago del 1979 in piena dittatura del generale Pinochet, il sogno di Raul e la sua maniacale [...] Vai alla recensione »

Roberta Ronconi
Liberazione

La dittatura di Pinochet vista con gli occhi dell'uomo qualunque. Raùl Peralta è un maschio senza qualità e con un unico mito, Tony Manero. Un corpo sciatto, vestiti sporchi, pochissime parole e una faccia priva di espressioni, quando qualcuno domanda a Raùl cosa fa nella vita, risponde sempre «questo». Che poi sarebbe l'imitatore di Manero nella sua performance da Febbre del sabato sera .

Kevin Thomas
The Los Angeles Times

Pablo Larrain's provocative and original "Tony Manero" is a stinging allegory on the corrosive effects of the Pinochet regime in Chile. It stars formidable Alfredo Castro (also one of the film's writers) as Raúl, a 52-year-old dancer who is part of a small troupe who perform numbers from "Saturday Night Fever." The setting is the seedy outskirts of Santiago, Chile, the year, 1978.

Isabelle Regnier
Le Monde

"Tony Manero" : un sordide sosie de Travolta dans le Chili de la dictature Pablo Larrain est un réalisateur chilien de 32 ans qui n'a pas froid aux yeux. Sélectionné en 2008 à la Quinzaine des réalisateurs, au Festival de Cannes, couronné au Festival de Turin (meilleur film et meilleur acteur), Tony Manero crisse comme la craie sur le tableau noir.

Larry Rohter
The New York Times

OVER the years “Saturday Night Fever” has meant a lot of different things to a lot of different people. But the Chilean director Pablo Larraín is probably the first to have been inspired to use that 1970s disco drama as a device to dissect the abusive dictatorship of Gen. Augusto Pinochet, as he does in his new film, “Tony Manero.” Tony Manero, of course, is the name of the character John Travolta [...] Vai alla recensione »

Stephen Holden
The New York Times

Talk about self-delusion! The grotesque spectacle of a 52-year-old thug with a graying pompadour, stripped to his briefs in front of a mirror gracelessly imitating John Travolta’s dance moves from “Saturday Night Fever,” haunts Pablo Larraín’s film “Tony Manero” like a nightmare apparition. During his repeated visits to the nearly empty theater showing the film in Santiago, Chile, this obsessed fan, [...] Vai alla recensione »

Lietta Tornabuoni
La Stampa

Il film doppiamente premiato al Torino Film Festival 2008, vicenda d'un ballerino cileno di 52 anni che adora John Travolta, considera un modello perfetto Tony Manero de La febbre del sabato sera ed è ossessionato dal desiderio di essere come lui, si conferma bello e triste guardando lo spettacolo come specchio e metafora del mondo. Ambientato nel 1978 nel Cile ancora dominato dalla dittatura di Pinochet, [...] Vai alla recensione »

Maurizio Cabona
Il Giornale

Somigliare a Tony Manero, personaggio di John Travolta nella Febbre del sabato sera, è la velleità di un cinquantenne cileno del 1978. Parte dalla sua carenza d'identità il film di Pablo Larrain, Tony Manero,appunto. Che - se Larraìn fosse un italiano - sarebbe una parodia, il rifacimento di Un americano a Roma come Un americano a Santiago. Ma nel quinto anno del governo di Pinochet e dell'influenza [...] Vai alla recensione »

NEWS
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domenica 30 novembre 2008
Edoardo Becattini

Il trionfo di Tony Manero In una Torino che ha visto lentamente sciogliersi il candido biancore innevato degli ultimi giorni, si è concluso il terzo e ultimo festival dell'autunno cinematografico italiano.

winner
premio fipresci
Torino Film Festival
2008
winner
miglior film
Torino Film Festival
2008
winner
miglior attore
Torino Film Festival
2008
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