Anno | 2004 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Italia, Canada, Gran Bretagna |
Durata | 100 minuti |
Regia di | Fabio Segatori |
Attori | Vinnie Jones, Bianca Guaccero, Brad Renfro, Casper Van Dien, Caprice Bourret Antonio Cupo. |
MYmonetro | 2,49 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
|
L'odissea di due ragazzi italiani negli Stati Uniti loro malgrado coinvolti nel road-movie di una coppia di rapinatori. Un film italiano che non vuol avere nulla di italiano. In Italia al Box Office Hollywood Flies ha incassato 3,1 mila euro .
CONSIGLIATO NÌ
|
Con un notevole cast e in mezzo ad accenti diversi (dall'italoamenicano dei protagonisti Antonio Cupo e Bianca Guaccero, che almeno dimostrano di sapere bene l'inglese, al pesante british del bandito Vinnie Jones) Fabio Segatoni (Terra bruciata) ci riprova. Raccontando l'odissea di due ragazzi italiani negli States loro malgrado coinvolti nel "road-movie" di una coppia di rapinatori, tenta di (ri)fare un film che non abbia nulla di italiano. E ci riesce: invece di essere un brutto film nostrano, Hollywood Flies è un brutto film americano. E non tanto per il "déjà vu", sul quale l'autore non nasconde di voler lavorare programmaticamente, quanto perché l'incedere del racconto è faticoso, l'azione prigioniera di se stessa, il senso generale... statico. Difficile affezionarsi a personaggi che si stenta a definire tali, e spiace dirlo perché Cupo e la Guaccero non sono affatto male, ma anche il talento dei comprimari (Brad Renfrol) è un po' sprecato. Esiste una via italiana al genere? Esisteva, oggi è difficile pensarlo se anche i film si "televisizzano" e le idee si riducono, per complessità e ispirazione, ai soggetti di una fiction. Fabio Segatoni fugge verso il West per evitare tutto questo, ma è un viaggio a vuoto.
Da Film Tv, n. 20, 2005
La qualità di un film non dipende mica dalla sua distribuzione nelle sale. è inutile stare a mischiare le carte: questo film, è vero, è un mediocre (forse) film "americano". I personaggi sono tagliati con l'accetta, non hanno scopi od obbiettivi, se non quelli di combattere la noia di una trama che vorrebbe essere ricca di ostacoli ma, in realtà, non muove nulla dentro le coscienze dei protagonisti. [...] Vai alla recensione »