Anno | 2001 |
Genere | Drammatico |
Durata | 100 minuti |
Regia di | Henry Bean |
Attori | Billy Zane, Theresa Russell, Summer Phoenix, Ryan Gosling, Glenn Fitzgerald Garret Dillahunt, Kris Eivers, Joel Marsh Garland, Joshua Harto, Tommy Nohilly. |
Tag | Da vedere 2001 |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,39 su 2 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 26 febbraio 2021
Si può essere ebrei ed antisemiti? Il regista esordiente Henry Bean prova a raccontarci la storia di Danny Balint, diviso tra lo studio della Torah e l'odio per ciò che rappresenta. Il film è stato premiato a AFI Awards, Al Box Office Usa The Believer ha incassato 406 mila dollari .
CONSIGLIATO SÌ
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Presentato con successo al Sundance Festival, e al Noir in Festival, è un film di cui discutere, sia per il contenuto contraddittorio, sia per il modo in cui è raccontato. Se non fosse la vera storia di Danny Balint, o almeno così dicono, sarebbe troppo provocatorio per essere vero. Danny è un brillante studente ebreo, ma è anche un violento antisemita. La paradossale contraddizione in cui vive arriva al culmine quando gli viene chiesto di mettere una bomba in una sinagoga. In realtà sarà lui ad andare in corto circuito. Aspro, isterico e violento, il primo film di Henry Bean (sceneggiatore di Nemico pubblico e Affari sporchi) è capace di scuotere le coscienze, pur non approfondendo le difficili tematiche religiose.
THE BELIEVER disponibile in DVD o BluRay |
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€9,99 | – |
Questo film, fino a quando non mi è stato consigliato da un amico, anche lui appassionato di cinema, non era mai rientrato nelle mie conoscenze. Penso che questo film (diretto dal non molto prolifico Henry Bean) sia una piccola perla direttamente dal panorama indipendente, che consiglio vivamente di recuperare nel caso in cui amiate il cinema guidato dai dialoghi.
Film interessante, per molti aspetti. Primo quello culturale e religioso, che vede Ryan Goslng muoversi come un infiltrato speciale tra gli ebrei e come un guru tra gli antisemiti/nazi. Secondo quello interiore, intensissimo nel descrivere il conflitto che affligge chiunque tenti di sovvertire i canoni e le regole, di una mentalità, quella ebraica, che si è svilupppata in secoli e [...] Vai alla recensione »
Si tratta di un film dal contenuto molto interessante e che fa pensare. Introduce un importante tematica della cultura occidentale, la presenza del nulla. La contraddizione della vita di Danny, antisemita convinto anche se cresciuto secondo tradizioni ebraiche, è esplicativa: una violenza gratuita, un odio che non va in nessuna direzione. Se l'antisemitismo, il razzismo, il nazismo, nascono dalla paura [...] Vai alla recensione »
Un film(ed è cosa rara, specialmente, ma non solo , nel cinema USA)che fa rfilettere: la storia di Dan Burros(impossibile stabilire quali elementi siano strettamente biografici, quali invece"aggiunti"in funzione dimostrativa, di exemplum)è resa qui in forma apoditticamente efficacissima: l'Ebreo antisemita, che, insieme al contemptus sui, al cupio dissolvi, conserva, però, [...] Vai alla recensione »
A soli tre anni da Cameron Alexander, la spiaggia di Venice, i pettorali con svastica tatuata di Ed "Derek Vinyard" Norton, e dall'odio che lo aveva divorato fin dall'adolescenza, il regista semi sconosciuto Henry Bean, due sole le pellicole all'attivo a fronte di diversi procedimenti giudiziari per un carattere decisamente ribelle, ci propose un secondo pugno in faccia, in [...] Vai alla recensione »
Il film inizia con il mostrare un ragazzo violento, all'accanita ricerca di ebrei da massacrare, che si distingue nell'ambiente fascista in cui entra a far parte. Ma Daniel deve ancora fare i conti con una sfida lanciata a Dio alla fine di una disputa teologica, episodio chiave della sua adolescenza.. A parte la necessità di restringere nel breve lasso della durata di un film la conversione [...] Vai alla recensione »
Si può essere ebrei e antisemiti al tempo stesso? Fino a che punto un uomo può odiare se stesso? "The Believer" cerca di rispondere a queste domande simultaneamente su due piani: quello sociale e quello personale. Ne viene fuori un film colto e pungente, imperfetto ma potente e drammatico, con un Ryan Gosling davvero bravo.
Nato da un’idea assolutamente originale, si sviluppa e procede attraverso dialoghi all’altezza delle iniziali aspettative. Uno degli interrogativi più grandi che pone il film (e che spesso mi sono posto anche io), è quello che riguarda la comprensione dei motivi per i quali sei milioni di ebrei si sono fatti ammazzare senza nemmeno tentare di ribellarsi; forse quella [...] Vai alla recensione »
Un film complesso che tratta delle tematiche delicate. La religione è sempre stata un'argomento difficile da trattare, a questo ci si aggiunge la tematica del nazismo e dell'antisemitismo. E' la storia di un ragazzo ebreo, che crescendo ha ripudiato la propria fede e la propria appartenenza diventando un membro dei naziskin. Il personaggio in questione è realmente esistito. [...] Vai alla recensione »
L'elemento che ha reso questo film geniale è l'approfondire il concetto di nulla all'interno della religione ebraica.
La storia di un conflitto interiore, il conflitto di un ragazzo di famiglia ebrea che negli anni ripudia cosi tanto le sue origini da diventare skinhead. Nel corso del film questo paradosso personale sfocia in un inevitabile epilogo. Un film crudo, che tratta piu tematiche: dalla situazione ebraica ancora non del tutto risolta nella cultura occidentale, alle realtà dei movimenti nazi in america, [...] Vai alla recensione »
Il film, premiato al Sundance nel 2001 e accuratamente tenuto lontano dalle sale americane (la vecchia “censura” del mercato continua a funzionare ovunque), affronta, con uno stile secco, abbastanza originale, in alcuni momenti molto sorvegliato e in altri incandescente dal punto di vista drammaturgico, una contraddizione culturale prelevata da una storia vera.