Titolo originale | Brad's Status |
Anno | 2017 |
Genere | Commedia |
Produzione | USA |
Durata | 101 minuti |
Regia di | Mike White |
Attori | Ben Stiller, Austin Abrams, Jenna Fischer, Michael Sheen, Jemaine Clement Luke Wilson, Shazi Raja, Luisa Lee, Mike White, Xavier Grobet, Adam Capriolo, Felicia Shulman, Jane Wheeler, Karl Graboshas, Jon Bernad, Jonah Carson, Susan Glover, Meghan Gabruch, Kenny Wong, Keir Cutler, Erin Agostino, Shauna Bradley, Frank Fontaine (II), Carolyn Fe, Izzy Stannard, Ava Gammie, Devon Packer, Dawn Ford, Rosalba Martinni, Spiro Malandrakis, Xavier Sotelo, Adam Bernett, Alex Bovaird, Orla Johannes, Alex Bisping, André Simoneau, Jordan Matthew Teasdale, Ivan Fuchs, Kuulei Uelese, Sara Baumgartner, Vincent Colpron, Steven Cuneo, Allison Williams (II), Max Benda, Raynnie Platz, Mya Hénault, Jimmy Kimmel. |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,10 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 28 febbraio 2018
Quando accompagna il figlio a visitare numerosi college, Brad incontra un suo ex compagno di classe che lo fa sentire molto inferiore. Al Box Office Usa Brad's Status ha incassato nelle prime 4 settimane di programmazione 2,1 milioni di dollari e 100 mila dollari nel primo weekend.
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CONSIGLIATO SÌ
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Alle soglie del mezzo secolo Brad si vive come un mezzo fallimento. Eppure dirige una onlus della quale è proprietario e fondatore, ha una moglie carina, Melanie, che gli vuole ancora bene e un figlio 17enne, Troy, che non gli crea nessun problema. Ma proprio quando sta per partire con il figlio, in visita alle università dove Troy vorrebbe iscriversi, Brad si accorge che i suoi ex compagni di college sono tutti più ricchi e famosi di lui: uno è un finanziere di successo, un altro uno scrittore affermato, il terzo si è ritirato alle Hawaii dopo aver venduto la sua azienda di alte tecnologie guadagnando una fortuna. E per lui invece non c'è più tempo, o potenziale da realizzare: la vita non è quella che aveva sognato ma non può più fare nulla per cambiarla.
Ben Stiller, che interpreta il ruolo di Brad, si sta specializzando in uomini in crisi di mezza età: basti pensare al suo ruolo nel recente Giovani si diventa.
La spigolatura innovativa di Brad's Status è l'accento posto sull'invidia sociale di un americano bianco e benestante che dovrebbe essere contento di quello che ha, e invece passa il tempo a rosicare davanti ai profili social dei suoi ex compagni di scuola, immaginando la loro vita come un giardino di rose dall'erba molto più verde della sua.
Tutte le sue azioni, imbarazzanti per il figlio e per vari altri personaggi della storia, sono improntate a questo complesso di inferiorità, e alla nostalgia per un'epoca in cui Brad nutriva grandi speranze destinate ad essere disattese. Stiller incarna il protagonista nelle sue piccole meschinità, esponendo quel lato fragile nel quale tutti, in una certa misura, ci possiamo identificare, e dando voce allo scontento che molti provano senza avere il coraggio di ammetterlo, nemmeno a se stessi. Dietro al suo rancore c'è un dolore riconoscibile, e il suo fallimento brucia soprattutto quando appare a Brad nello sguardo degli altri: una metafora potente, nell'epoca dello storytelling compulsivo (e fuorviante).
Il passo della narrazione è lento, con indugi eccessivi da parte del regista, ma la storia è carica di autentica sofferenza e di genuino rimpianto. Non è facile fare il tifo per questo tipo che non fa che lamentarsi e che è convinto che l'unica chiave per il raggiungimento del successo sia la competizione con i propri simili. Ma in lui si incarna il tramonto di un certo ottimismo americano, della filosofia capitalista, del mito del self-made man e del privilegio "naturale" dell'uomo bianco occidentale. Stiller ha abbastanza ironia per raccontarci questo Giobbe contemporaneo (dal suo punto di vista, naturalmente) come un antieroe tragicomico: non sufficiente per fare di questo film una commedia, ma abbastanza per farci riflettere sulle nostre fortune misconosciute.
Non mi aspettavo praticamente niente da questo film, anche perché non avevo letto niente a riguardo, però mi ha sempre attirato forse perché il protagonista era Ben Stiller o forse perché il poster mi ispirava particolarmente. I temi che tratta sono molti attuali e lo fa in maniera onesta, sincera e anche per certi versi coraggiosa, non è facile toccare [...] Vai alla recensione »