Titolo originale | Anonyma - Eine Frau in Berlin |
Anno | 2008 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | Germania, Polonia |
Durata | 131 minuti |
Regia di | Max Färberböck |
Attori | Irm Hermann, Ulrike Krumbiegel, Nina Hoss, Sebastian Urzendowsky, August Diehl Juliane Köhler, Anne Kanis, Oleg Chernov, Aleksandra Kulikova, Viktor Zhalsanov, Samvel Muzhikyan, Roman Gribkov, Jördis Triebel, Rolf Kanies, Rudiger Vogler, Evgeniy Sidikhin. |
Distribuzione | Cinecittà Luce |
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Ultimo aggiornamento lunedì 25 gennaio 2016
Una donna cerca di sopravvivere all'invasione delle truppe sovietiche di Berlino durante gli ultimi giorni della seconda guerra mondiale.
CONSIGLIATO N.D.
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Aprile 1945. L'Armata Rossa sta invadendo Berlino. All'interno di una casa semidistrutta, delle donne sono vittime di violenza. Tra di loro c'è Anonyma, una ex giornalista e fotografa. Nella sua disperazione, la donna decide di cercarsi un ufficiale dell'esercito nemico che la possa proteggere. Ma avviene qualcosa di imprevedibile. Ha inizio un rapporto tra lei e l'ufficiale russo Andreji, un rapporto che potrebbe essere d'amore se non fosse per le barriere che li dividono, e che li costringeranno a rimanere nemici fino a un amaro finale.
Somewhere in the middle of “A Woman in Berlin,” the anonymous title character (Nina Hoss) runs into an old friend. It is 1945, the German capital has recently fallen to the Soviet Army, and the two women exchange what is apparently a common greeting at that time and place: “How often?” The unspoken, self-evident meaning of this question is “How many Russian soldiers have raped you?” That such horrific [...] Vai alla recensione »
"A Woman in Berlin" is the best movie you're not going to see this year. You're going to read this review, maybe some others, you'll say, "That sounds good," but you won't go because the subject matter is difficult to handle. So difficult, so taboo, that it caused a scandal in Germany that lasted nearly half a century. Not going, however, would really be a shame, because this powerfully told, devastating [...] Vai alla recensione »