Below Sea Level

Film 2008 | Documentario 110 min.

Titolo originaleBelow Sea Level
Anno2008
GenereDocumentario
ProduzioneItalia, USA
Durata110 minuti
Regia diGianfranco Rosi
MYmonetro 2,75 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

Regia di Gianfranco Rosi. Un film Titolo originale: Below Sea Level. Genere Documentario - Italia, USA, 2008, durata 110 minuti. - MYmonetro 2,75 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento mercoledì 24 giugno 2020

A quasi quindici anni da Boatman, Gianfranco Rosi torna alla regia con un progetto dedicato al rapporto fra immagini e acqua. Il film ha ottenuto 1 candidatura agli European Film Awards,

Consigliato sì!
2,75/5
MYMOVIES 2,50
CRITICA
PUBBLICO 3,00
CONSIGLIATO SÌ
Storie di ordinaria follia di una comunità di homeless che (soprav)vivono sotto il livello del mare.
Recensione di Marzia Gandolfi
sabato 6 settembre 2008
Recensione di Marzia Gandolfi
sabato 6 settembre 2008

In una base militare dismessa, a duecentocinquanta chilometri da Los Angeles e quaranta metri sotto il livello del mare, vive una comunità di homeless, un gruppo numeroso di senzatetto che cucinano, leggono, conversano, fanno l'amore, compongono canzoni, coltivano passioni e il sogno di tornare ad essere "visibili". Mike, ex tutor in un college, abita in un vecchio autobus, scrive ballate e detesta le mosche; Lily, medico di medicina tradizionale cinese, ha perso figlio, casa, e lavoro in una causa di divorzio e adesso pratica l'agopuntura ai cani e alle persone con cui condivide la solitudine; Wayne, ex galeotto, ama la bottiglia, i suoi cani e la pistola, che vorrebbe sfoderare e scaricare contro il mondo; Cindy, veterano del Vietnam, è stato sposato sei volte e padre due, adesso porta la parrucca, indossa abiti femminili, lava i capelli e lacca le unghie al vicinato; Carol, madre di un ragazzo ucciso, vive in un vecchio scuolabus, ha incontri appassionati con Wayne, custodisce in bocca una pallottola e nel cuore un dolore; Sterling, un tempo attore di C movies, viaggia col suo furgone e un carico d'acqua con cui rifornisce i serbatoi della comunità.
Immersi in un deserto, torrido il giorno e rigido la notte, i protagonisti del documentario di Gianfranco Rosi (soprav)vivono fuori dal mondo, rassegnati alla sorte o in attesa di una seconda occasione. Dopo quattro anni e centoventi ore di materiale girato, Gianfranco Rosi realizza un documentario su una comunità di homeless "scaricati" dal mondo civile nell'aerea desertica del New Mexico, uno "sfondo" che appartiene alla mitologia nazionale e che si alimenta delle sue stesse imprese.
Il paesaggio americano, un tempo inteso come ostacolo primario alla fondazione della Nazione a causa delle sue irriducibili forze naturali, è diventato un semplice scenario contenitore che (r)accoglie i "dimenticati" e il rimosso di quella stessa Nazione. In un'epoca in cui la conquista è soltanto un ricordo Rosi comprime e annulla l'ipertrofia dello spazio e la sua magniloquenza in funzione dei "personaggi" che abitano quel luogo con lo sguardo nostalgico, per un'età dell'oro esistenziale irrimediabilmente perduta in un incidente d'auto, con un colpo di pistola o dentro una bottiglia di whisky.
Below Sea Level è innanzitutto un film sull'abitare, o meglio sulle alternative all'abitare. Una riflessione in immagini sulle disgregazioni delle città contemporanee e sul sorgere di nuove geografie e mappe emotive per ospitare vite deragliate. Uno sguardo misurato sul trauma dello spaesamento, dell'emarginazione e del bisogno di riannodare rapporti umani significativi. È il personaggio, meglio, i personaggi a dettare le linee della messa in scena, a farsi emblema di una condizione interiore e di una scommessa progettuale in cui riordinare la propria vita e le proprie povere cose. Nonostante alcune soluzioni di montaggio e alcune inquadrature sappiano troppo di cinema, l'autore lascia lo spazio per un importante andirivieni tra personaggio e sfondo, cercando una struttura di messa in scena della rappresentazione che dia ragione della realtà osservata.

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