Il grande gioco

Film 2022 | Drammatico

Regia di Nico Marzano, Fabio Resinaro. Una serie Da vedere 2022 con Francesco Montanari, Giancarlo Giannini, Elena Radonicich, Lorenzo Aloi. Cast completo Genere Drammatico 2022, - MYmonetro 4,50 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. STAGIONI: 1 - EPISODI: 8

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Ultimo aggiornamento martedì 13 dicembre 2022

Un cast internazionale al servizio di una serie che racconta il dietro le quinte del calciomercato.

Consigliato assolutamente sì!
4,50/5
MYMOVIES 4,00
CRITICA
PUBBLICO 5,00
ASSOLUTAMENTE SÌ
Attuale, inedita, complessa e accessibile: la serie sui segreti del calciomercato (e non solo) è vincente.
Recensione di Gabriele Prosperi
martedì 13 dicembre 2022
Recensione di Gabriele Prosperi
martedì 13 dicembre 2022

Corso Manni (Francesco Montanari) è un ex-procuratore della ISG, la più importante e affermata società di procuratori nel mondo calcistico italiano. Manni, a causa di accuse che si riveleranno tutt'altro che reali, viene emarginato dal mondo calcistico ma, grazie alla sua abilità e all'aiuto del procuratore Marco Assari (Lorenzo Aloi), potrà contendersi proprio con la ISG di Dino (Giancarlo Giannini), Elena (Elena Radonicich) e Federico De Gregorio (Lorenzo Cervasio) il calciatore più promettente del momento: Quintana (Jesús Mosquera Bernal). In un gioco di potere che vede sullo sfondo Milano come capitale del calciomercato italiano e snodo cruciale di quello europeo, le vicende si intesseranno anche a un complesso intrigo internazionale, in cui il procuratore russo Sasha Kirillov (Vladimir Aleksic) tenterà di espandere la propria influenza sul mercato calcistico (e non solo) italiano.

Il grande gioco non è una serie sul calcio... non propriamente quantomeno. La miniserie Sky, prodotta dalla Eliseo Entertainment di Luca Barbareschi, è un complesso pastiche, caratterizzato da più registri e stili, nonché da un montaggio serrato - che fa entrare lo spettatore, in maniera molto critica e avvincente, in un mondo fortemente influenzato da leve di potere, controllo, alleanze e tradimenti che si estendono ben oltre i confini nazionali.

Un complesso intrigo che modernizza lo sguardo italiano nei confronti dello sport nazionale più seguito e che ricorda molto prodotti seriali internazionali e di svolta come House of Cards (Beau Willimon) e Succession (Jesse Armstrong).

Il riferimento è dovuto non solo per le assonanze narrative - che ci permettono di osservare da dentro una giungla in cui si muovono animali violenti e ostinati, prede sacrificabili e famiglie stolide del mercato calcistico italiano - ma anche per il difficile processo di autocritica che la società italiana sta vivendo nei confronti di un sistema di mercato caratterizzato da storture e vicende che, in molte occasioni, sono totalmente slegate da ciò che avviene in campo.

È così, quindi, che l'ostinatezza dell'ex-procuratore Manni - impossibilitato a svolgere il suo ruolo per via di una causa giudiziaria - diventa una missione di affermazione personale nel momento in cui riesce a ottenere la procura del campione Quintana e di un promettente Antonio Lagioia (interpretato da Giovanni Crozza Signoris). La miniserie mette in scena il grande gioco del calciomercato e, per mostrarne le storture, non può che definire dei personaggi piacevolmente (e finalmente) complessi e sfaccettati.

Il grande gioco vanta un cast internazionale e, in molti casi, di indiscutibile levatura. Il riferimento è d'obbligo a Giancarlo Giannini che ci regala un personaggio estremamente interessante e magnetico.

Il ritiro dalle scene del CEO della ISG avrà impatto quasi più a livello psicologico che economico, nei confronti dei suoi due eredi, Elena e Federico. La prima, interpretata da Radonicich, incarna pienamente una svolta attuale nel mondo calcistico italiano, cioè la comparsa delle prime donne procuratrici e la difficoltà di fronteggiare tanto una competizione carrieristica con gli eredi maschi, quanto una battaglia intima con sé stesse. Bravissima l'attrice nel dar vita a questa doppia natura, così come è apprezzabile l'interpretazione di Crozza Signoris quale capro espiatorio, figura maschile infine fragile e autodistruttiva, vittima tanto delle operazioni machiavelliche del padre quanto di un sistema che non gli appartiene.

Ai protagonisti psicologicamente complessi, densi, spietati, si aggiunge una sceneggiatura assai efficace nel mostrare e spiegare - anche al non appassionato - il calciomercato, iperconnessa al contesto geopolitico internazionale grazie al feroce Kirillov, e regalando finalmente agli spettatori italiani una serie attuale, inedita, intricata e al contempo accessibile.

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
giovedì 5 gennaio 2023
pubblicante

Cast di alto livello, tra cui una Radonicich bella da togliere il fiato. Molto bravi anche i due giovani Crozza JR.e il procuratore Assari. Non parte benissimo ma l'interesse e la tensione sale bene nel corso delle puntate. Nonostante il budget anche in questa serie si fatica quando si va sul campo da gioco, scene troppo irreali. Peccato per gli ultimi due episodi, si perde e diventa un fumetto. [...] Vai alla recensione »

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