Corpo libero

Film 2022 | Drammatico, Sportivo, Thriller

Regia di Valerio Bonelli, Cosima Spender. Una serie Da vedere 2022 con Emanuele Maria Di Stefano, Filippo Nigro, Barbara Chichiarelli, Antonia Truppo. Cast completo Titolo originale: Corpo libero. Genere Drammatico, Sportivo, Thriller - Italia, 2022, Valutazione: 3,5 Stelle, sulla base di 2 recensioni.

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Ultimo aggiornamento martedì 15 novembre 2022

Una serie thriller tratta dall'omonimo libro di Ilaria Bernardini.

Consigliato assolutamente no!
n.d.
MYMOVIES 3,50
CRITICA
PUBBLICO
CONSIGLIATO SÌ
Una serie importante ed estremamente appassionante su un sistema perverso. Per tutti, non solo gli amanti dello sport.
Recensione di Claudia Catalli
martedì 15 novembre 2022
Recensione di Claudia Catalli
martedì 15 novembre 2022

Raramente una serie si è mostrata più attuale di Corpo libero, tratta dal romanzo di Ilaria Bernardini edito Mondadori. C'è un'attualità "voluta", ragionare sul corpo delle giovani atlete e su come venga percepito (e modificato) dall'esterno, e un'attualità più "accidentale", l'attualità scottante delle polemiche sui maltrattamenti delle giovani ginnaste, costrette ad allenamenti proibitivi ma anche a vessazioni psicologiche e bodyshaming. Corpo libero racconta tutto questo, e nell'indagare il rapporto mai sano tra adolescenza e agonismo propone a chi guarda il viaggio (tutt'altro che solo sportivo) di una squadra di ginnaste artistiche verso il loro agognato torneo. Classificarsi altro che prime non è un'opzione pensabile: l'imperativo categorico è vincere e per arrivare allo scopo è dichiaratamente percorribile ogni mezzo. Delitto compreso.

Il modello seriale di Élite ha fatto scuola, Corpo libero prevede la stessa formula di racconto da parte di un'adolescente durante un interrogatorio, inframmezzato da potenti flashback sull'accaduto.

L'interrogatorio è condotto da un volto che gli spettatori conoscono bene, Barbara Chichiarelli già vista in Suburra - La serie, qui più misurata e convincente nei panni investigativi. Dall'altra parte, a raccontare come sono andati i fatti, c'è Alessia De Falco che interpreta in modo più che notevole Martina, la più outsider delle ginnaste per tutta una serie di motivi: è stata a lungo ferma per via di un "incidente", non è prevista in gara, non sente di 'appartenere' fino in fondo a una squadra di apparenti esaltate, convinte di essere «un unico corpo, un unico cuore».

Puntata per puntata si approfondisce meglio il loro rapporto e il loro legame, le une con (o contro) le altre, ma anche con i loro mentori. Ovvero l'inquietante medico sportivo interpretato da Filippo Nigro, ormai abbonato ai ruoli controversi, e l'ambigua allenatrice Antonia Truppo, il cui passato viene svelato a poco a poco durante la serie, fino a esplodere nel quinto episodio, il più rivelatore.

L'ambientazione sulla neve, oltre ad aggiungere suggestione alla storia grazie allo splendore dei paesaggi abruzzesi, è metafora del profondo isolamento in cui si trovano le giovani protagoniste, circondate da adulti spregiudicati che ne sfruttano abilità e psicologie per raggiungere i propri scopi. Una serie che affronta di petto il tema del doping, ma anche il bullismo tra ragazze e il bodyshaming, in cui l'ossessione per il corpo perfetto delle ginnaste è narrativamente centrale. Esplode a livello visivo nel terzo episodio con la crisi del menarca della protagonista, che arriva a spezzare l'utopia di un corpo eternamente giovane. Parte un'escalation di violenze fisiche e psicologiche, patti di sangue si alternano a imprevisti tradimenti, baci rubati a fughe notturne, digiuni forzati a allucinazioni da farmaci.

Nel quarto episodio scatta il primo delitto: un cane viene brutalmente massacrato. Quando una delle allieve della Vis Invicta verrà allontanata inizieranno a emergere le differenze tra le ragazze della squadra e ad aprirsi crepe di dubbi, tra chi si sente diversa, chi abbraccia l'omertà e chi sceglie di fare la spia, ma verrà punita, perché "la squadra" viene prima di tutto, come "la famiglia" per le organizzazioni criminali. Perché di fatto Corpo Libero è una storia criminale, quella di un'allenatrice ex dipendente da alcol e psicofarmaci con dei trascorsi scioccanti in cerca di riscatto e di un cinico medico che non si ferma davanti a nulla. Ma anche quello di un intero torneo creato per testare i risultati di un doping sistemico, somministrato da anni attraverso flebo di ormoni per rallentare la crescita e creare a tavolino ginnaste perfette eternamente bambine. Il sesto episodio chiude l'inquietante cerchio narrativo, facendo luce sul terribile delitto e facendo emergere la figura della protagonista, unica vera campionessa della serie, a dimostrazione che il talento naturale batte ogni tentativo di doping.

Cosima Spender e Valerio Bonelli riescono nell'intento di rendere la loro serie estremamente appassionante, scritta e diretta in maniera sapiente come un meccanismo a orologeria dove ad esplodere sono storie di adolescenti catturate in un sistema perverso più grande di loro. L'introspezione psicologica dei personaggi risulta minuziosa e affascinante: difficile staccare gli occhi di dosso dall'istrionica Carla (la bravissima Giada Savi), o non tifare per Martina e seguirla nelle sue chiacchierate con il nuovo amico (Emanuele Maria di Stefano, altro talento della nuova generazione attoriale italiana, in un ruolo agli antipodi di Tito Tazio di Romulus).

Corpo libero è una serie appassionante anche per i non amanti dello sport, perché denuncia un sistema corrotto non solo dal doping, ma dalla stessa determinazione a trattare gli adolescenti come degli oggetti da modellare per i propri scopi, ignorandone i sentimenti, le esigenze e le metamorfosi di una crescita inevitabile. Una serie importante per riflettere non sole sulle storture dell'agonismo contemporaneo, ma sulla discrepanza incolmabile tra mondo degli adulti e mondo degli adolescenti, in cui il primo si rivela decisamente più deprecabile del secondo.

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RECENSIONI DELLA CRITICA
domenica 16 ottobre 2022
Riccardo Baiocco
Sentieri Selvaggi

"Un solo corpo, un solo cuore", gridano prima della gara le ginnaste di Corpo libero, la nuova serie della regista di Sanpa Cosima Spender, qui diretto insieme a Valerio Bonelli. In realtà, per quanto le voci delle cinque atlete e della loro "coach" risuonino in coro, sono tutt'altro che unite. Infatti, il motore della trama, desunta dal romanzo di Ilaria Bernardini, è la testimonianza che fornisce [...] Vai alla recensione »

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venerdì 30 settembre 2022
 

Regia di Valerio Bonelli, Cosima Spender. Una serie con Emanuele Maria Di Stefano, Filippo Nigro, Barbara Chichiarelli, Antonia Truppo, Fiorenza Tessari. Dal 26 ottobre su Paramount+. Guarda il trailer »

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