Dreamin' Wild

Film 2022 | Drammatico 110 min.

Regia di Bill Pohlad. Un film con Walton Goggins, Zooey Deschanel, Casey Affleck, Jack Dylan Grazer, Chris Messina. Cast completo Genere Drammatico - USA, 2022, durata 110 minuti. - MYmonetro 2,67 su 4 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento giovedì 8 settembre 2022

La storia vera di Donnie e Joe Emerson che negli anni '70 diedero tutto per creare la propria musica. Al Box Office Usa Dreamin' Wild ha incassato 239 mila dollari .

Consigliato nì!
2,67/5
MYMOVIES 2,00
CRITICA 3,33
PUBBLICO
CONSIGLIATO NÌ
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Premi
Cinema
Trailer
Un miscuglio squilibrato e pomposo che non rende giustizia alla splendida musica dei fratelli Emerson.
Recensione di Roberto Manassero
giovedì 8 settembre 2022
Recensione di Roberto Manassero
giovedì 8 settembre 2022

Donnie Emerson vive con la moglie Nancy e i due figli nello stato di Washington. Ex musicista, suona occasionalmente e gestisce uno studio di registrazione. Una chiamata del fratello maggiore Joe cambia tutto: un produttore musicale vuole infatti ristampare il disco che Donnie e Joe pubblicarono da ragazzi a fine anni '70, Dreamin' Wild, dopo che collezionisti e appassionati lo hanno trasformato in un successo in rete. I ricordi di anni lontani e il senso di colpa per non aver sfondato nonostante l'incondizionato supporto dei genitori, gettano Donnie in uno stato d'insoddisfazione e frustrazione, nonostante l'agognata realizzazione dei suoi sogni. Come accettare un successo arrivato ormai troppo tardi? Come tornare a suonare canzoni con lo stesso spirito di un tempo?

Da una vicenda molto nota nell'ambiente della musica underground, Bill Pohlad ha tratto un melodramma familiare basato in particolare sui tormenti del talentuoso Donnie.

Tutto ricominciò nel luglio del 2012, quando il musicista indie di Los Angeles Ariel Pink's Haunted Graffiti registrò per il suo album "Mature Themes" la canzone "Baby", cover di una canzone di fine anni Settanta del misconosciuto duo Donnie e Joe Emerson, tratta dall'album "Dreamin' Wild", capolavoro dimenticato a metà tra rock, funky, R&B e soul. Per gli appassionati di musica di Seattle e dintorni si trattava in realtà di una consacrazione, dal momento che un anno prima un collezionista aveva trovato in un negozio di Spokane, Washington, una vecchia copia di "Dreamin' Wild" e una volta innamoratosene lo aveva diffuso fra gli amici e la rete decretandone l'insperato successo. A quel punto i redivivi fratelli Emerson avevano già ricevuto la proposta di ristampare il loro disco e di suonare dal vivo un paio di canzoni, vedendo riconosciuto il proprio lavoro con decenni di ritardo.

A partire dall'articolo del New York Times "A Time Capsule Set to Song" di Steven Kurutz, il film di Bill Pohlad ricostruisce questa incredibile vicenda che ribadisce il mito americano della seconda opportunità e senza dimenticarne (anzi, esaltandone) le potenziali drammatiche si concentra soprattutto sul travaglio interiore della vera anima del duo: il talentuoso e geniale Donnie (Casey Affleck), costretto a vivere con il fardello di non aver sfruttato le proprie doti.

La sua storia e quella di una perla musicale tornata a risplendere («The most moving lost record of the 70s», come ha scritto il The Guardian) ha generato nelle mani di Hollywood un racconto in cui i piani temporali s'intrecciano mettendo in relazione il presente di Donnie e famiglia con il loro passato: realtà e ricordo, sogno e fallimento, fede e convinzione, libertà e successo, fallimento e conquista. L'America, insomma.

Cinquantenne amato dalla moglie e dai figli, costretto a esibirsi in locali di terz'ordine e a scrivere musica che nessuno ascolterà, Donnie è richiamato dal destino a ripensare ai sogni da adolescente, alla facilità con cui componeva, alla bellezza delle sue canzoni, al rapporto con il fratello Joe (Walton Goggins), ragazzo e poi uomo dolce ma remissivo e senza talento, all'amore incondizionato dei genitori, e in particolare del padre (le donne, a cominciare dalla moglie di Donnie, interpretata da Zooey Deschanel, nel film sono poco più che un soprammobile o una seconda voce), coltivatore e fervente cristiano sempre dalla parte dei figli nonostante i fallimenti. 

La materia melodrammatica è dunque parecchia, ma purtroppo né la regia né la sceneggiatura dello stesso Pohlad sanno gestirla. Dreamin' Wild è un miscuglio squilibrato e pomposo di dialoghi salmodianti e ripetitivi, toni eccessivamente malinconici, retorica familista, celebrazione dei valori più autentici dell'America profonda (fiera del proprio isolamento ma intelligente abbastanza da non mettere freni ai sogni), scelte di messinscena caotiche, tra eccessi di camera a mano, fotografia in controluce e sequenze in montaggio alternato tra passato e presente.

Certo, c'è la musica, che è davvero splendida: una vera scoperta per chi non conoscesse i fratelli Emerson. Alla fine c'è anche l'incontro con i veri protagonisti della vicenda, accostati ai loro interpreti così come i personaggi sono accostati alla loro versione giovane, a ribadire in questo modo la ridondanza di un'operazione le cui immagini confusionarie non rendono un bel servizio alla semplicità della musica di Donnie e Joe Emerson. 

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
giovedì 8 settembre 2022
Peer Gynt

Il secondo film di Bill Pohlad (più noto in realtà come produttore di registi quali Ang Lee, Robert Altman, Sean Penn e Terrence Malick fra gli altri) è un biopic musicale, come il suo precedente "Love & mercy" del 2014. Ma mentre in quello si occupava di ricostruire vita e arte del famoso Brian Wilson, la mente geniale dei Beach Boys, in questo ci narra la storia di un musicista, Donnie Emerson, sconosciut [...] Vai alla recensione »

STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
mercoledì 7 settembre 2022
Michele Anselmi
Cinemonitor.it

Meglio l'americano, fuori concorso, "Dreamin' Wild", ispirato a una storia vera. Il regista Bill Pohlad ama i racconti a sfondo musicale, così dopo "Love & Mercy" su Brian Wilson, il cervello dei Beach Boys, eccolo trarre da un articolo di giornale la bizzarra parabola dei fratelli Donnie e Joe Emerson, da Fruitland, Stato di Washington. Nel 1979, l'uno quindicenne e l'altro diciassettenne, incisero [...] Vai alla recensione »

mercoledì 7 settembre 2022
Federico Pontiggia
La Rivista del Cinematografo

Otto anni dopo Love & Mercy, che raccontava di Brian Wilson e la nascita dei Beach Boys, il produttore Bill Pohlad torna dietro la macchina da presa per raccontare un'altra storia incentrata sulla musica. "A Time Capsule Set to Song": la storia è quella di Donnie Emerson, di suo fratello Joe, della loro famiglia. Sullo schermo prende vita il racconto reso al mondo da Steven Kurutz sul New York Times [...] Vai alla recensione »

mercoledì 7 settembre 2022
Simone Emiliani
Sentieri Selvaggi

Può succedere che un musicista venga scoperto con 30 anni di ritardo dal disco d'esordio. È quello che è accaduto a Donnie Emerson che con il fratello Joe si era autoprodotto un album nel 1979 intitolato appunto Dreamin' Wild che non aveva avuto nessun successo. Nel 2008 un collezionista, Jack Fleischer, ha scoperto il disco in un negozio di antiquariato a Spokane, Washington.

NEWS
MOSTRA DI VENEZIA
giovedì 8 settembre 2022
Roberto Manassero

Squilibrato e pomposo, il film di Pohlad non riesce a sfruttare una storia incredibile. Presentato Fuori Concorso. Vai all'articolo »

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