Dreamin' Wild

Il secondo film di Bill Pohlad (più noto in realtà come produttore di registi quali Ang Lee, Robert Altman, Sean Penn e Terrence Malick fra gli altri) è un biopic musicale, come il suo precedente "Love & mercy" del 2014. Ma mentre in quello si occupava di ricostruire vita e arte del famoso Brian Wilson, la mente geniale dei Beach Boys, in questo ci narra la storia di un musicista, Donnie Emerson, sconosciuto ai più, autore assieme al fratello Joe di un LP intitolato appunto "Dreamin' wild", uscito nel 1979 nel disinteresse generale. L'album però è stato riscoperto quasi 30 anni dopo, rimasterizzato e pubblicato con un certo successo. I temi del film, già percorsi molte volte dal cinema americano, sono quelli della determinazione nel perseguire i propri sogni e della lotta contro tutto e tutti per realizzare se stessi e la propria arte. [+]

Il secondo film di Bill Pohlad (più noto in realtà come produttore di registi quali Ang Lee, Robert Altman, Sean Penn e Terrence Malick fra gli altri) è un biopic musicale, come il suo precedente "Love & mercy" del 2014. Ma mentre in quello si occupava di ricostruire vita e arte del famoso Brian Wilson, la mente geniale dei Beach Boys, in questo ci narra la storia di un musicista, Donnie Emerson, sconosciuto ai più, autore assieme al fratello Joe di un LP intitolato appunto "Dreamin' wild", uscito nel 1979 nel disinteresse generale. L'album però è stato riscoperto quasi 30 anni dopo, rimasterizzato e pubblicato con un certo successo. I temi del film, già percorsi molte volte dal cinema americano, sono quelli della determinazione nel perseguire i propri sogni e della lotta contro tutto e tutti per realizzare se stessi e la propria arte. Altro tema centrale del film è anche il rapporto padre-figlio: da una parte il padre che crede nel talento del figlio e perde soldi e terreni per aiutarlo a prodursi la musica in cui crede, dall'altra il figlio che si sente in colpa per aver deluso il padre e avergli fatto spendere invano i suoi soldi. Scorrevole, giocato con un'alternanza fra presente e passato che non si può dire certo originale (e va detto che di recente il cinema ha veramente abusato del flashback!), il film ha i suoi elementi più deboli in una tendenza a sforare nel melodramma e in dialoghi ripetitivi e prolissi, che dimostrano che Pohlad, che è anche autore della sceneggiatura, non ha nella scrittura il suo punto di forza. Invece fra gli elementi positivi va annoverata la prova di Casey Affleck, attore sempre sensibile e misurato. [-]