Solos

Film 2021 | Drammatico

Regia di Melina Matsoukas, Sam Taylor-Johnson, David Weil, Zach Braff, Tiffany Johnson. Una serie con Uzo Aduba, Nicole Beharie, Morgan Freeman, Anne Hathaway, Anthony Mackie. Cast completo Genere Drammatico - USA, 2021, - MYmonetro 2,25 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. STAGIONI: 1 - EPISODI: 7

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Ultimo aggiornamento mercoledì 23 giugno 2021

La serie antologica in sette episodi esplora le strane, bellissime, struggenti, divertenti, straordinarie verità di cosa significhi essere umani.

Consigliato nì!
2,25/5
MYMOVIES 2,50
CRITICA
PUBBLICO 2,00
CONSIGLIATO NÌ
Una serie antologica perfetta per i tempi della pandemia ma penalizzata da una scrittura raramente all'altezza delle ambizioni filosofiche.
Recensione di Andrea Fornasiero
mercoledì 23 giugno 2021
Recensione di Andrea Fornasiero
mercoledì 23 giugno 2021

Una giovane fisica è ossessionata dal viaggio nel tempo, perché la madre è affetta da una malattia incurabile nel presente. Un uomo incontra la propria copia. Una anziana partecipa a un viaggio spaziale sperimentale e ritrova se stessa. Una donna si rifiuta di lasciare casa perché non crede che il pericolo esterno sia cessato. Un'altra donna, apparentemente molto inebriata, racconta cosa le è successo. Una madre partorisce un figlio straordinario ma pure inquietante. Un uomo cerca di estrarre memorie da un anziano, che ne ha accumulate così tante da perdere la propria identità.

Serie antologica in sette episodi, con uno o al massimo due personaggi in scena, ognuno chiuso in un unico ambiente: Solos è un progetto perfetto per i tempi della pandemia. Ha radunato un cast notevole, ma raramente la scrittura dell'autore è all'altezza delle sue ambizioni filosofiche.

Ogni episodi si apre infatti con una domanda più o meno esistenziale: "se viaggi nel futuro puoi sfuggire al tuo passato?" "Immagina di incontrare te stesso: chi vedrai?" "Quanto lontano puoi viaggiare per ritrovare te stesso?" E così via fino a "Chi sei se non puoi ricordare chi sei?". Gli episodi sembrano inizialmente irrelati, ma c'è a volte un sottile legame tra alcuni di loro, inoltre alla fine non emerge un vero e proprio fil rouge che riprende le fila dell'intera serie - non senza qualche buco di logica a dire il vero, ma non possiamo parlarne qui senza rivelare il finale.

Nel complesso, nonostante gli episodi di per sé siano sovente tediosi e prevedibili a chiunque sia un minimo avvezzo alla sci-fi, va riconosciuto che l'architettura complessiva, la struttura di Solos insomma, si rivela sorprendente. Questa costruzione di rimandi è forse solo un gioco intellettuale - così come sembrano esercizi di scrittura anche la gran parte degli episodi - ma per lo meno è ben condotto.

Lo sceneggiatore e autore David Weil del resto sembrava già più bravo nel pianificare una serie, anziché nello scrivere gli episodi: nello suo curriculum troviamo infatti Hunters, dove la caccia ai nazisti prende toni sopra le righe, e una puntata della nuova Twilight Zone, nemmeno tra le migliori. L'idea di affidargli un progetto come questo, che vorrebbe essere quasi un Black Mirror da camera, interamente basato su monologhi o duetti, è stata prevedibilmente un azzardo eccessivo.

Ciò nonostante non tutto è da buttare, anche perché gli attori sono comunque di livello e fanno il possibile, in particolare Helen Mirren, Anne Hathaway e Dan Stevens (che ha un doppio ruolo, visto che dà anche la voce alla IA che dialoga con Helen Mirren). In secondo luogo a volte le idee sono buone: in particolare l'episodio con Constance Wu è più vicino allo spirito originale di Black Mirror di quanto non siano molti episodi delle ultime stagioni della serie di Charlie Brooker.

Weil non ha resistito a debuttare nella regia in prima persona, con ben tre puntate, ma a dirigere troviamo anche due nomi più rodati come Sam Taylor-Johnson e Zach Braff, l'ex protagonista di Scrubs che già da tempo si cimenta come regista. A lui tocca aprire le danze con l'episodio interpretato da Anne Hathway che ci mette grande energia, confrontandosi a un certo punto con differenti versioni di se stessa. Si tratta della puntata dal tono più leggero, ma con una grande amarezza di fondo. Taylor-Johnson invece fa un buon lavoro soprattutto con Helen Mirren sola su una navicella, mentre la spiaggia semi-bucolica in green screen della puntata finale si rivela un ostacolo insormontabile. Questo episodio lascia per altro spazio a possibili teorie, anche perché - diremmo non per caso - Morgan Freeman è il narratore delle domande poste nei vari incipit. La possibilità di rileggere la serie sotto una diversa luce non è però bastata a renderla virale: in Usa e Uk, dove è già stata distribuita, più che incendiare la Rete Solos ha fatto un buco nell'acqua.

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PRIME VIDEO
mercoledì 23 giugno 2021
Andrea Fornasiero

Ottimo il cast, ma i sette episodi sembrano poco più che esercizi di scrittura. Dal 25 giugno su Amazon Prime video. Vai all'articolo »

TRAILER
lunedì 10 maggio 2021
 

Regia di Melina Matsoukas, Sam Taylor-Johnson, David Weil. Una seriecon Morgan Freeman, Anne Hathaway, Helen Mirren e Uzo Aduba. Dal 25 giugno su Amazon Prime Video.  Guarda il trailer »

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