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Debra Winger

Debra Winger. Data di nascita 16 maggio 1955 a Cleveland, Ohio (USA). Debra Winger ha oggi 68 anni ed è del segno zodiacale Toro.

La magnifica Winger

A cura di Fabio Secchi Frau

Tutto il meglio che ha offerto quest'attrice, almeno secondo il giudizio della critica, lo ritroviamo nel decennio dell'Ottanta. Passati gli inquietanti anni di piombo, Hollywood cerca respiro in un volto femminile diverso (più umano e meno aggressivo) e, cercando cercando, trova il volto di Debra Winger. Geniale nella sua recitazione - non usava mai eccessivi effetti drammatici o manierismi tecnici -, dotata di un fascino incomprensibilmente ipnotico, fu una delle attrici più tenere e crudeli del grande schermo. Con grazia ed eleganza, riusciva a portare quel tocco di solitudine e fragilità di sentimenti a ogni personaggio interpretato, senza mai smettere di essere toccante e autentica. Nonostante la sua impeccabile bravura, è però ricordata come quella ragazza terribile che, senza rispetto e senza indulgenza, ha attaccato Hollywood e i suoi miti.
Nata nell'Ohio, figlia di una coppia ebrea (lui operaio, lei impiegata), Debra Winger aveva il cinema nel suo destino già a partire dal nome. Il padre la chiamò per l'appunto Debra in onore dell'attrice Debra Paget, uno dei suoi miti personali. Dopo il trasferimento in California (quando l'attrice aveva solo cinque anni) e frequentando la Oliver Wendell Holmes Junior High School, nella Nothridge del 1970, sboccia il suo amore per la recitazione, che però mantiene segreto alla famiglia. Amore che la accompagnerà perfino in Israele, quando a soli sedici anni, si unirà all'esercito. Ma le armi non facevano esattamente per lei, così torna fra i banchi di scuola e continua la sua istruzione alla James Monroe High School di Sepulveda, nel 1973. Una volta diplomata, si iscrive all'università, con l'intenzione di diventare una criminologa. La sua storia ha una svolta quando, assunta nel parco di divertimenti Six Flags Magic Mountain Amusement Park, ha un brutto incidente cadendo da un autocarro. Trasportata in ospedale, le viene diagnosticata una paralisi parziale e una cecità permanente che la costringono a rimanere dieci mesi sotto stretto controllo medico. Una volta riacquistato l'utilizzo degli arti e la vista, lascia lo studio e decide di seguire il suo istinto, studiando recitazione.
Il suo esordio avviene nel 1976, con la pellicola softcore Slumber Party '57 di William A. Levey, seguito da una lunga gavetta fra spot televisivi e telefilm, per esempio Wonder Woman, in cui recita il ruolo di Wonder Girl, personaggio presto cancellato per via dei dissensi con l'attrice Lynda Carter.
Dopo Grazie a Dio è venerdì (1978) e Baci da Parigi (1979), ma soprattutto in seguito al rifiuto di Sissy Spacek che non voleva assolutamente prendere parte al film di James Bridges Urban Cowboy (1980), è la seconda scelta del regista che decide di puntare tutto su una sconosciuta, in una rosa di candidate che includeva perfino Michelle Pfeiffer. Il ruolo della moglie di John Travolta la porta al successo e alla notorietà. Cominciano i primi flirt con grandi attori, come Nick Nolte e Al Pacino, e il pubblico e la critica le agitano davanti agli occhi il titolo di nuovo sex symbol. Sta per cominciare il periodo d'oro della magnifica Debra Winger. Periodo che però riscuote continuamente alti e bassi (è ricordato da tutta la critica americana il flop Cannery Row, 1982).
Diventata una delle star più conosciute, presta la sua voce a E.T. e con Ufficiale e Gentiluomo (1982) di Taylor Hackford, accanto a Richard Gere, riceve la sua prima nomination all'Oscar. La sua reputazione e il suo grande talento emergono anche in Voglia di tenerezza (1983) di James L. Brooks, con Jack Nicholson e Shirley MacLaine, con la quale però avrà uno scontro fortissimo sul set che culminerà in una vera e propria rivalità quando entrambe saranno nominate all'Oscar nella stessa categoria: quella di miglior attrice protagonista per lo stesso film. Fra le due, la spunterà la MacLaine, che non mancherà durante la cerimonia dell'Oscar di schiaffeggiarla moralmente per il suo successo.
Affermata e richiesta, la Winger sceglie però pellicole pessime (e a volte per puro e vile denaro), inoltre i media speculano sulla sua relazione con il politico Robert Kerry, allora governatore del Nebraska, che ne danneggiò in maniera permanente la carriera e la reputazione. Cercherà di rifarsi nelle mani del suo scopritore James Bridges, ma il film Mike's Murder (1984) sarà un flop terribile, così tenterà di ridecollare nella commedia di Ivan Reitman Pericolosamente insieme del 1986, con Robert Redford e Daryl Hannah.
Troppo indomabile, decide di non lasciare che la sua agenzia, la CAA, le curi la carriera e si separa da questa (per tornare poi anni dopo). Chiusa la relazione con Kerry, Debra si sposerà con l'attore premio Oscar Timothy Hutton nel 1986. Malgrado questo, la fortuna in amore non bissa anche nella carriera. La Winger, per il suo carattere troppo viziato e per inimicizie varie, si è ormai creata nemici molto potenti. Rifiuta o è scartata per pellicole che sono entrate nella storia del cinema come: Attrazione fatale (doveva essere lei l'ossessiva Alex Forrest nel film di Adrian Lyne del 1987 e non Glenn Close); Dentro la notizia (film che lo stesso regista James L. Brooks aveva scritto appositamente per lei e che poi fu costretto a offrire a Holly Hunter); Peggy Sue si è sposata, Bull Durham - Un gioco a tre mani, I favolosi Baker, Music Box - Prova d'accusa e Ragazze vincenti. Tutti ruoli che renderanno ancora più celebri Kathleen Turner, Susan Sarandon, Michelle Pfeiffer, Jessica Lange e Geena Davis.
Diventata mamma, nel 1987, di Emmanuel Noah Hutton, recita nel piccolo capolavoro di Bob Rafelson La vedova nera accanto a Theresa Russell, poi si presta in Accadde in Paradiso (1987) di Alan Rudolph e Betrayed - Tradita (1988) di Costa-Gavras, e in entrambi recita accanto al marito, dal quale poi divorzierà due anni più tardi.
L'Italia urla il suo nome e la invita a prendere Il tè nel deserto (1990) con Bernardo Bertolucci e John Malkovich. Un'interpretazione coinvolgente, ricca di virtuosismi d'attrice e di una bella caratterizzazione del personaggio, ma che non basteranno per redimerla dai guai della sua lingua troppo lunga. Il nuovo amore lo ritrova sul set del flop Triangolo di fuoco (1993) con Arliss Howard. E dopo le buone critiche per il suo ruolo in Una donna pericolosa di Stephen Gyllenhaal e per Viaggio in Inghilterra (1993) di Richard Attenborough (per cui riceve la sua terza nomination all'Oscar) decide di abbandonare tutto.
Ormai giunta alla soglia dei quaranta è scartata per i ruoli principali e le vengono offerti solo sceneggiature con parti "da madre". Recita nel suo ultimo film, la commedia romantica Forget Paris di Billy Crystal, e poi decide di lasciare il cinema e di dedicarsi al suo secondo figlio Bab Ruth Howard.
Seguiranno anni di silenzio. Anni in cui, sembra essere scomparsa nel nulla tanto da ispirare il documentario di Rosanna Arquette Searching for Debra Winger (2002) che la riporterà sulle scene, più inviperita che mai e soprattutto aganist Hollywood. In tutte le interviste che rilascia non può fare a meno di parlare male dello Star System, giudicando Hollywood orribile, ammettendo che, per tutto il tempo in cui ha lavorato negli Studios, ha sempre avuto la sensazione che volessero eliminarla e che, dopo una ventina di film, ci erano effettivamente riusciti.
Torna come attrice e cooproduttrice dei film che dirige il marito, come Big Bad Love e il film tv Dawn Anna, ma si dedica soprattutto dal teatro, recitando all'American Repertory di Boston. Non c'è una commozione, non c'è nostalgia, ma solo una sottile e pungente ironia nelle parole che oggi Debra Winger lancia su Hollywood che però (va ricordato) l'aveva elevata enormemente per la sua eleganza, per la recitazione sublime, e per tutte le conferme di vitalità e preziosa unicità relative alla sua presenza scenica. Chi di noi non si è lasciato andare a un pianto struggente quando la sua Emma di Voglia di tenerezza muore? E quanto rimpianto abbiamo provato quando l'abbiamo vista litigare con un Richard Gere in divisa? Fra immagini incongrue di una Debra Winger e voli funambolici dove smantella il passato e progetta piccole opere indipendenti, demolendo nel frattempo chi le ha permesso di essere quella che è, Debra vive la sua vita con la certezza di essere un stata una delle chiavi d'accesso alla cinematografia americana degli anni Ottanta.

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