1972. È questo l'anno di nascita di una delle attrici che raccoglie nei suoi cromosomi il meglio della recitazione europea. Originale, lo è da parte di entrambi. Non è miracolosa, e nemmeno una magia vera e propria, ma la sua qualità recitativa non si può certo dare a prescindere dal cognome e neanche dalla linea genetica! Anche se i tuoi genitori sono due dei più grandi miti della settima arte, due nomi che richiamano inevitabilmente la storia stessa del cinema. Ma lei ha la bravura di un veterano, l'aveva già quando aveva appena iniziato a recitare. Lei è Chiara Mastroianni.
Figlia d'arte - il suo papà è quel mito di Marcello Mastroianni e la sua mamma è l'attrice più glamour d'Europa, Catherine Deneuve - Chiara Mastroianni è la sorellastra di Christian Vadim, nonché della costumista Barbara Mastroianni. Nipote del montatore Ruggero Mastroianni e cugina dell'attrice Federica Mastroianni. Migliore amica dell'attore Melvil Poupaud, con il quale ha condiviso gli anni del liceo, è da sempre stata accostata alla madre, dalle copertine di Paris Match fino al debutto cinematografico. Forse perché la sua riuscita professionale è coincisa con il debutto di altrettanti figli d'arte francesi (Guillaume Depardieu e Marie Trintignant).
Esordisce nel 1979 nella pellicola di Claude Lelouch A noi due, poi però si iscrive alla Facoltà di Lettere e Cinema, ma presto l'abbandona per imparare a recitare. Dopo una lunga relazione con l'attore Benicio Del Toro, viene nominata al César come miglior promessa femminile per Ma Saison Préférée - La mia stagione preferita (1993) di André Téchiné, dove recita accanto alla madre.
Nel 1994 Robert Altman la affianca a suo padre in Prêt-À-Porter, ma non sarà il solo che avrà il gusto di accostarli, nella lista figura anche Raoul Ruiz per Tre vite e una sola morte (1996). Dopo essere stata diretta da Agnès Varda in Les cent et une nuits de Simon Cinéma e da Gregg Araki in Ectasy Generation (1997), aspetta un figlio (Milo) dallo scultore francese Pierre Torreton. Diventata celebre in patria, celebrata quasi come una delle nuove Marianne, la Francia le offre un posto come giurata al Festival di Cannes nel 1998, mentre al cinema offre una preziosa interpretazione ne Il tempo ritrovato (1999) ancora di Ruiz, trasposizione cinematografica del romanzo di Proust "Alla ricerca del tempo perduto".
Manoel de Oliveira (La lettera, 1999), Sergio Castellitto (Libero Burro, 1999) e Francesca Comencini (Le parole di mio padre, 2001) ne sottolineeranno le qualità interpretative. Similmente farà Mike Figgis con Hotel (2001), anche se il suo personaggio più strepitoso rimane quello della sorella diametralmente opposta alla protagonista de È più facile per un cammello... (2002) di Valeria Bruni Tedeschi che ha visto in lei un ritratto sputato della vera sorella, la modella e cantante Carla Bruni. E in effetti, dopo il matrimonio parigino con il cantante e compositore Benjamin Biolay (dalla cui unione è nata la sua seconda figlia Anna), la coppia di sposini ha iniziato a cantare, pubblicando l'album "Home" per la VIRGIN. Che anche Chiara Mastroianni stia per finire nel limbo delle coppie canterine? Vedi Serge Gainsbourg e Jane Birkin, Paul e Linda McCartney, John Lennon e Yoko Ono... Al Bano e Romina.
Non sappiamo quali altre canzoni ronzano nella testa di Chiara Mastroianni, ma ci piace tanto che vogliamo e possiamo solo augurarle tante ciliegine sulla tua torta. Magari qualche bel ruolo femminile che la umanizzi sempre di più.