Ridley Scott è un attore inglese, regista, produttore, produttore esecutivo, co-produttore, scrittore, sceneggiatore, è nato il 30 novembre 1937 a South Shields (Gran Bretagna). Al cinema il 14 novembre 2024 con il film Il gladiatore 2. Ridley Scott ha oggi 86 anni ed è del segno zodiacale Sagittario.
La sua carriera comincia agli inizi degli anni sessanta dirigendo per la BBC, alcuni episodi di telefilm della serie Z-Cars e The Informer. Nel 1967 lascia la BBC per fondare la RSA (Ridley Scott Associates), una societa' che in una decina d'anni e' stata in grado di produrre un centinaio di spot pubblicitari. Esordisce sul grande schermo nel 1977 dirigendo I Duellanti, ambientato nell'era Napoleonica con Keith Carradine e Harvey Keitel, che gli vale un premio speciale della giuria al Festival di Cannes e il David di Donatello. Nel 1979 s'impone all'attenzione di critica e pubblico con Alien, un film che unisce con raro equilibrio tre generi mai "miscelati" tra loro: thriller, horror e fantascienza. Il film che le nuove generazioni ritengono "il piu' bello della storia del cinema" e' sicuramente Blade Runner che Ridley Scott firma nel 1982 dando vita al romanzo di Dick (Il cacciatore di androidi) con tutte le sue sfumature filosofiche che rendono questo capolavoro una sorta di metafora sull'esistenza dell'uomo. Nel 1985 si concede una "pausa" esplorando il genere fantasy e realizzando l'anonimo Legend con l'allora semi sconosciuto Tom Cruise.Tom Berenger, reduce dalla candidatura all'oscar per Platoon, e' l'attore preferito da Scott per Chi Protegge Il Testimone un giallo del 1987, passato un po' inosservato e, forse, anche sottovalutato. Torna al grande consenso di pubblico, ma non di tutta la critica, nel' 89 con Black Rain: Pioggia Sporca, un poliziesco con Michael Douglas ed Andy Garcia. Nel 1991, in veste di regista e produttore, realizza Thelma & Louise, che si aggiudica 5 nomination agli Oscar (tra cui quello per la miglior regia) e vince quello per la miglior sceneggiatura, un road movie con Geena Davis e Susan Sarandon che attraversa, oltre agli stupendi scenari del Gran Canyon, diverse ideologie a favore dell'universo femminile. Dopo questo film, il successo di Ridley Scott subisce una lieve flessione. Tra il 92 e il 99 dirige: 1942 La Conquista del Paradiso (1992), L'Albatross:Oltre La Tempesta (1994), Soldato Jane (1997) e produce Il Mio Amico Zampalesta (1994) e Per Amore Dei Soldi (1999) senza pero' tornare ai fasti dei suoi piu' significativi film. Torna invece a graffiare nel 2000 con Il Gladiatore, un film sicuramente meno raffinato del suo standard abituale ma che riesce ad ottenere un ottimo successo di pubblico e un discreto consenso della critica. È in procinto di realizzare un remake di Quarto potere, il mitico film sullo strapotere dell'editoria diretto da Orson Welles nel 1941.
Ridley Scott, il regista inglese, è l’uomo che in Biade Runner (1982) ha impresso nella memoria collettiva l’immagine della città futura: multirazziale, modernissima e decadente, tecnologica e piovosa, affollata di squattrinati che mangiano ai chioschi per strada, dal cielo attraversato da veicoli volanti, abitata anche da androidi, cyborg, cloni identici a esseri umani però inumani. Ora il regista, nelle Crociate, inventa per noi l’immagine del passato, della versione antica risalente al 1187 di quel conflitto tra cristiani e musulmani forse divenuto oggi di nuovo possibile e temibile, di quella contesa per il possesso di Gerusalemme tornata attuale. Rischioso? A Ridley Scott
non interessa: è un inglese solido, un po’ arrogante, discendente da militari di carriera, che non ha paura di niente e fa solo quel che gli piace.
Questo cineasta a cui dobbiamo tanto ha 66 anni, è nato a South Shields, ha avuto una carriera regolare e insieme strepitosa. Studi di arte e cinema (anche in Germania, ad Amburgo devastata dalla guerra, dove ha passato l’adolescenza), tv; pubblicità, spot di gran successo realizzati con una propria società, col fratello Tony Scott, con l’amico Hugh Hudson (poi regista di Momenti di gloria). Debuttò al cinema nel 1977 con un bellissimo film che subito vinse a Cannes il premio della giuria, tratto da un racconto di Conrad, collocato al tempo di Napoleone, interpretato da Harvey Keftel e Keith Carradine: I duellanti Segue Alien, fantascienza che fa innamorare il mondo di Sigourney Weaver e fa inorridire per il mostro nascosto nella vecchia astronave. Nuovo successo internazionale con Thelma e Louise (1992), giudicato un inno dinamico alla libertà femminile (non lo era) spavaldo e incalzante.
Negli ultimi dieci anni ha alternato film grandi e belli con film più comuni. Tutti hanno comunque le sue caratteristiche: talento visionario, qualità dello spettacolo e degli effetti speciali, estetica particolare di forme culturali contemporanee, civetteria delle citazioni letterarie, attenzione ai segni psicoanalitici, accuratezza di realizzazione, ottima direzione degli attori, nessuno snobismo verso il successo di pubblico e l’esfto commerciale del film. Il raro equilibrio d’autore si unisce a una passione profonda per quanto fa: ogni suo film,anche minore o impasticciato (come Legend, come La conquista del paradiso) ha fascino, dà emozione, prende, a volte fa piangere o mette spavento.
Da La Stampa, 30 aprile 2005
Ridley Scott è l’autore di uno dei film più belli degli ultimi vent’anni - Biade Runner (1982), da un romanzo del grande eccentrico e infelice Philip K. Dick -, che ha stabilito le coordinate e il paesaggio della megalopoli del futuro. E con The/ma & Louise (1991) - al di là dei meriti del film, meno travolgente della leggenda che ne è nata - ha dato una sorta di eversivo manifesto di liberazione femminile.
Non sarebbe poco. In più con I duellanti, da Conrad - un film che a Cannes 1977 entusiasmò Roberto Rossellini e che vinse come miglior opera prima - ha anche realizzato una delle più intelligenti e inventive trascrizioni da un’opera letteraria, e con Alien (1979) un capolavoro della fantascienza metafisica, dove per la prima volta a una donna (Sigourney Weaver) tocca il ruolo dell’eroe in lotta contro l’ignoto: in questo caso l’orribile creatura che si sta impadronendo dell’astronave.
Quattro film che bastano a fare di Ridley Scott un autore di primo piano. Che tuttavia nella sua carriera - preceduta e costeggiata da una fortunata attività di regista e produttore di pubblicità insieme al fratello Tony, e sempre attestata su un altissimo livello formale - ha registrato alti e bassi di stile e di qualità:
il punto più basso della quale è costituito dal suo film più recente, un goffissimo1492 - La scoperta del Paradiso (1992), tutto sbagliato (a partire da Depardieu sovrappeso nel ruolo dell’austero Colombo) meno forse che in quel tanto di follia alla Herzog che percorre le parti sudamericane.
Da Irene Bignardi, Il declino dell’impero americano, Feltrinelli, Milano, 1996
Ha ricevuto tre nomination all’Academy Award come Miglior Regista. La sua ultima nomination all’Oscar è giunta nel 2002 per il suo lavoro in Black Hawk Down, per il quale ha ricevuto anche una nomination al Directors Guild of America (DGA) Award. L’anno prima, Scott ha ricevuto la nomination all’Oscar, al Golden Globe, al BAFTA Award ed al DGA Award come Miglior Regista per il film epico Il Gladiatore. Questo film ha vinto anche l’Oscar, il Golden Globe ed il BAFTA Award come Miglior Film, oltre ad aver ricevuto la nomination come Miglior Film da numerosi gruppi di critici. Scott ha ottenuto la sua prima nomination all’Academy Award, e la sua prima nomination al DGA Award, per il suo lavoro nel film drammatico di grande successo del 1991 Thelma & Louise, interpretato da Susan Sarandon e Geena Davis, con nomination all’ Oscar per entrambe le attrici per la loro recitazione nel film.
Agli inizi di quest’anno, Scott ha ottenuto un’altra nomination al Golden Globe Award come Miglior Regista per il film drammatico e reale American Gangster, interpretato da Denzel Washington e Russell Crowe. Scott ha ricevuto anche una nomination al BAFTA Award per il Miglior Film come produttore di questo stesso film. Inoltre, recentemente ha diretto e prodotto Un’ottima annata, interpretato da Russell Crowe e Albert Finney; il film epico Le crociate, con un cast di grandi attori tra cui Orlando Bloom e Jeremy Irons; e Il genio della truffa, interpretato da Nicolas Cage e Sam Rockwell.
Laureatosi alla prestigiosa Royal Academy of Art di Londra, Scott successivamente ha iniziato la sua carriera di regista alla BBC, lavorando su alcuni dei più famosi programmi televisivi della rete, nonchè in pubblicità. Dopo tre anni, ha costituito una sua società, la RSA, che in breve tempo è diventata una delle compagnie di produzione più famosa d’Europa, aprendo uffici a n New York e Los Angeles. La RSA è ancora molto quotata nel mercato globale e rappresenta molti registi famosi nel campo del cinema e della pubblicità. Nel corso degli anni, Scott ha diretto più di 3,000 pubblicità, tra cui le più importanti sono state la provocatoria Share the Fantasy per Chanel #5 e lo spot Orwelliano per la Apple Computer, che è stato trasmesso solo una volta, nel 1984 durante il Super Bowl, ma che rimane una pietra miliare della pubblicità. Recentemente è stato definito dalla Advertising Age come il migliore spot pubblicitario degli ultimi 50 anni. Il lavoro in pubblicità di Scott ha fatto ottenere al regista diversi premi in altrettanti festival del cinema, tra cui quelli di Venezia e di Cannes.
Nel 1977, Scott ha debuttato come regista nel cinema nel film I duellanti, per il quale ha vinto il Premio di Miglior Film al Festival del Cinema di Cannes. Successivamente a questo film ha realizzato il blockbuster di fantascienza Alien, che ha catapultato Sigourney Weaver nel firmamento delle stelle ed ha lanciato un marchio di grande successo. Nel 1982, Scott ha diretto il film significativo ed originale Blade Runner, interpretato da Harrison Ford. Considerato un classico di fantascienza, questo thriller futuristico è stato aggiunto al Registro Nazionale dei Film della U.S. Library of Congress nel 1993, e nel 1993 è uscita una versione del regista di Blade Runner che ha riscosso nuovamente un grande successo e di nuovo ne è uscita un’altra nel 2007.
Tra gli altri film dei quali Scott ha curato la regia troviamo Legend, interpretato da Tom Cruise; Chi protegge il testimone; Pioggia sporca, interpretato da Michael Douglas ed Andy Garcia; 1492: la conquista del Paradiso; L’albatros, interpretato da Jeff Bridges; Soldato Jane, interpretato da Demi Moore e Viggo Mortensen; e Hannibal, interpretato da Anthony Hopkins e Julianne Moore.
Nel 1995, Scott e suo fratello minore nonchè collega cineasta, Tony Scott, hanno formato la Scott Free productions. Da quel momento in poi la società ha prodotto una vasta serie di progetti televisivi e cinematografici, tra cui numerosi film diretti da Ridley o Tony Scott. Con il marchio della Scott Free banner, Ridley Scott ha prodotto o è stato produttore esecutivo di film quali Clay Pigeons, interpretato da Joaquin Phoenix; Where the Money Is, interpretato da Paul Newman; Tristano & Isotta, interpretato da James Franco e Sophie Myles; il film di Curtis Hanson Se fossi in lei; ed il western che ha vinto svariati premi L’assassinio di Jesse James per mano del codardo Robert Ford, interpretato da Brad Pitt e Casey Affleck.
Per la televisione, la Scott Free attualmente produce la serie di grande successo Numb3rs, che sta per entrare nel quinto anno di programmaziona sulla CBS. Ridley Scott è stato anche produttore esecutivo di diversi progetti di lunga durata, tra cui la miniserie della A&E The Andromeda Strain, based on the book by Michael Crichton; the TNT miniseries The Company; ed i film della HBO molto premiati RKO 281, interpretato da Liev Schreiber nella parte di Orson Welles, e The Gathering Storm, interpretato da Albert Finney e Vanessa Redgrave per la regia di Richard Loncraine. La produzione recentemente è stata ripresa nel sequel di The Gathering Storm, sempre per la HBO.
Nel 2003, Scott ha ricevuto l’onorificenza di cavaliere dell’Ordine dell’Impero Britannico come riconoscimento al suo contributo alle arti.
Non è il solo, ma è certo il miglior prestito fatto al cinema dalla pubblicità. Ora sono i pubblicitari a rinvigorire il cinema, apportandovi la scoperta di mondi nuovi, non solo dal punto di vista tecnico. Scott nasce in televisione, poi fonda a Londra una società di produzione con il fratello Tony. Nel 1977, con il primo lungometraggio (I duellanti, da un racconto di Conrad ambientato durante le guerre napoleoniche), vince un premio speciale al festival di Cannes. Rivela subito le proprie ossessioni e le riespone, ingigantite, in Alien (1979), un horror fantascientifico zeppo di effetti speciali, di angoscia da claustrofobia e di forte tensione, al limite della sopportabilità. All'uomo oggi non resta altro che la sfida: al mondo, al destino, a se stesso. Non ha alcuna garanzia di poterla vincere. Deve solo accettarla, come fa il disincantato cacciatore di alieni che corre le terribili avventure di Blade Runner (1982), per burocratica fedeltà a un impegno cui la società del 2019 - una Los Angeles cupa e piovosa, spaventosa - lo costringe. È un clamoroso successo, che mostra quanta abilità narrativa e figurativa (e mistificatoria) possiede questo ex pubblicitario.
Prescindendo dal farraginoso kolossal Legend (1985), i successivi prodotti della fantasia di Scott vanno dal buon thriller Chi protegge il testimone (1987) alle incalzanti vicende di due poliziotti americani che finiscono tra le braccia violente della mafia giapponese (Black Rain Pioggia sporca, 1989). Sono una bella introduzione a un'altra, spettacolare avventura attraverso l'America (si concluderà tragicamente, e fiabescamente, nel Gran Canyon) che avrà per gagliarde protagoniste due donne qualunque: Thelma & Louise (1991). È il risultato più brillante e vistoso del regista, racconto di una sfida prima incosciente e poi sempre più convinta: una ribellione femminile ricca di fascino. Assai più greve, nonostante il consueto splendore figurativo, appare il kolossal storico (pseudostorico) dedicato a Cristoforo Colombo (1492 - La conquista del paradiso, 1992).
Fernaldo di Giammatteo, Dizionario del cinema. Cento grandi registi,
Roma, Newton Compton, 1995