Jim Carrey (James Eugene Carrey) è un attore canadese, produttore, sceneggiatore, è nato il 17 gennaio 1962 a Newmarket (Canada). Al cinema il 1 gennaio 2025 con il film Sonic 3 - Il Film. Jim Carrey ha oggi 62 anni ed è del segno zodiacale Capricorno.
Sembra che uno dei giochi preferiti di Jim Carrey bambino, la "faccia di gomma" più nota di Hollywood, fosse quello di fare smorfie davanti allo specchio e di impersonare il nonno ubriaco. E a guardarlo oggi non c'è da stupirsi: mimica accentuata, caricatura, quasi uomo-cartoon. Qualcuno ha parlato di lui come di un moderno Jerry Lewis (sembra che Carrey abbia rifiutato l'offerta di Lewis di interpretare il remake de Le folli notti del dattorJerryl, film diretto e interpretato dal grande comico nel 1963). Ma è vero anche che Carrey rappresenta il nuovo prototipo del comico "snodabile" e manipolabile che si adatta alla perfezione alle nuove tecnologie di trasformazioni digitali dell'industria del cinema del nuovo milennio. Il suo esordio sul palcoscenico è (forse non a caso) nel ruolo di Babbo Natale in uno spettacolo scolastico. Qualche anno dopo, l'insegnante gli consente di improvvisare un quarto d'ora per i compagni alla fine di ogni giorno di scuola. Ma il padre, contabile con la passione del sassofono, perde improvvisamente il lavoro e a quattordici anni Jim si trasferisce con la famiglia a Scarborough, dove la famiglia trova lavoro come custodi di una fabbrica. Jim studia e lavora e il suo rendimento scolastico non è dei migliori. Abbandona la scuola e si trasferisce con la famiglia nuovamente vicino a Toronto dove vivono in un camper. Sfoga la sua frustrazione lavorando come comico, ma il suo debutto allo Yuk Yuk's di Toronto, dove recita degli sketch scritti dal padre, è fischiato. Jim insiste e continua a perfezionare la sua tecnica prima a Toronto e poi al Comedy Store Los Angeles, dove si trasferisce nel 1979. Comincia ad apparire in spettacoli televisivi e in film (la sua prima volta sullo schermo è del 1983). Nel 1984 prende parte alla serie tv The Duck Factory. Interpreta piccoli ruoli nei film Peggy Sue si è sposata, Se li mordo sei mio, La ragazze della terra sono facili e nel 1990 prende parte alla serie televisiva In Living Color dove è l'unico bianco in un cast tutto di colore. Il grande successo arriva neI 1994 con la commedia Ace Ventura -L'acchiappanimali, campione d'incassi negli Stati Uniti. Nello stesso anno fa il "tris" sbancando i botteghini con The Mask e Scemo e più scemo. Diventato improvvisamente una star, le offerte di lavoro si moltiplicano: dà vita ad esilaranti interpretazioni in Batman Forever, Ace Ventura - Missione Africa, Il rompiscatole, Bugiardo bugiardo. Nella sua carriera non c'è più solo spazio per parti folli e comiche. NeI 1998 dà corpo e volto a Truman Burbank, protagonista di The Truman Show di Peter Weir, amara riflessione sulla sempre più pericolosa confusione tra finzione e realtà prodotta dalla tv. Per questa interpretazione, Carrey vince un Golden Globe. Nel 1999 l'attore interpreta Man on the Moan di Milos Forman ed è premiato ancora con il Golden Globe. Tra i suoi film successivi ricordiamo, Io me & Irene di Bobby e Peter Farrelly, Il Grinch favola natalizia diretta da Ron Howard,. Dopo un breve periodo di eclissamento, gli è bastato ritornare a un ruolo più congeniale alle sue innate doti di istrione per ritrovare il successo: cinico e baro giornalista tv col dono dell'onnipotenza e della sbruffoneria in Una settimana da Dio, Jim Carrey ha di nuovo sbancato i botteghini mondiali (242 milioni di dollari negli Usa, 225 nel resto del mondo), dopo un periodo di appannamento, contrassegnato dal flop The Majestic, dove era uno smemorato scambiato per reduce di guerra.
Uno zio malvagio dal nome pomposo, Conte Olaf, pessimo attore e genio del travestimento, è l’ultima performance di Jim Carrey in Una serie di sfortunati eventi. Disegno animato-persona, uomo di gomma, pluripersonalità illusoria, trasformista strepitoso, aggraziato e beffardo quanto Paolo Poli, sgangherato e veloce quanto Gatto Silvestro, Carrey è unico tra le star americane. Una delle star più contemporanee, anche: il suo camaleontismo fulmineo, la capacità di perenne dislocazione, la giolosità sardonica, la costante irrisione di sé e di tutto, la puerilità allarmante, la mescolanza di stili e personaggi ne fanno un emblema di questi anni in cui il Pastiche Culturale si fa divertimento di massa Una delle star più sovversive: la sua incerta sessualità, lo spirito oltraggioso,la smentita vivente d’ogni principio e d’ogni certezza, l’irragionevolezza scelta e ostentata, l’instabilità, l’irriverenza sulfurea che lo distinguono sono per la attuale convenzionalità americana quanto di più odioso e pericoloso esista.
Ma, contemporaneamente, Jim Carrey è anche capace di apparire come un innamorato smarrito e dolente in Se mi lasciti cancello, accanto a Kate Winslet; capace di rappresentare in The TrumanShow di PeterWeir la perfetta banalità del trentenne di una agiata comunità suburbana che scopre come la sua vita idilliaca sia una gigantesca messa in scena, un reality show contenuto in uno studio televisivo grande come una città, e come l’unica persona vera sia lui. Quindi l’attore non è soltanto una plurima personalità, ma un esempio di doppia natura.
Ha 43 anni, è canadese, ha cominciato a quindici anni a recitare in teatro personaggi comico-brillanti, nel 1981 è emigrato a Los Angeles: show personali nei locali notturni californiani, un p0’ di televisione, qualche fìlm (il primo è Se ti mordo sei mio, commedia di vampiri con Lauren Hutton). Dal 1991 grandi successi televisivi: nel proprio spettacolo comico settimanale Jim Carrey’s Unnatural Act nel varietà In Living Color. I primi successi cinematografici, Ace Ventura e The Mask sono del 1994; in Batman Forever il suo talento sembra al massimo nel ruolo dell’Enigmista. Oltre a far ridere, più che far ridere, sbalordisce e inquieta, spiazza e coglie di sorpresa. È stato tra i primi trasformisti a valersi degli effetti speciali, di trucchi elettronici, del morphing, ad andare oltre i limiti del corpo umano mutandosi in una trottola vorticante, un tornado travolgente, un dèmone spettacolare: la perfetta star del Caos Duemila.
Da Lo Specchio, 9 aprile 2005
È un attore che ha avuto successo sia in ruoli drammatici che comici. Nel 1999, ha vinto un Golden Globe Award, come miglior attore, per The Truman Show di Peter Weir. L’anno seguente ha vinto un secondo Golden Globe per il suo ritratto del comico Andy Kaufman in Man on the Moon di Milos Forman. Nel corso della sua carriera, Carrey ha ricevuto molti altri riconoscimenti, da MTV Movie Awards, People’s Choice Awards, ai Nickelodeon Kids’ Choice Awards.
Presto lo vedremo in I Love You Phillip Morris, una commedia dark scritta e diretta da Glenn Ficarra e John Requa, e in A Christmas Carol, tratto dal famoso racconto di Charles Dickens, adattato e diretto da Robert Zemeckis. In questo film, che usa il processo di animazione performance capture/digital 3D, Carrey interpreta Ebenezer Scrooge e i tre fantasmi che lo perseguitano.
Recentemente, Carrey ha prestato la sua voce al protagonista del film d’animazione in CG tratto da Horton Hears a Who! di Dr. Seuss. Nel 2007, Carrey ha interpretato con Virginia Madsen il thriller psicologico The Number 23, diretto da Joel Schumacher e nel 2005, al fianco di Tea Leoni, la commedia di grande successo Fun with Dick and Jane, diretta da Dean Parisot e prodotta da Brian Grazer. L’anno precedente era stato invece protagonista di Lemony Snicket-Una serie di sfortunati eventi, tratto dalla serie di libri per l’infanzia di Daniel Handler, e del drammatico Se mi lasci ti cancello, che gli ha portato candidature ai Golden Globe e ai BAFTA come miglior attore.
Nel 2003, Carrey ha interpretato la commedia di grande successo Una settimana da Dio, uno dei film di maggiore incasso dell’anno, che è stata anche la sua terza collaborazione con il regista Tom Shadyac, dopo Ace Ventura e Bugiardo, bugiardo. Nel 2001, è stato protagonista di The Majestic e nel 2000 del campione di incassi Il Grinch, tratto da un altro classico di Dr. Seuss, che gli ha portato una candidatura ai Golden Globe. L’estate di quell’anno, Carrey è apparso anche nella commedia dei fratelli Farrelly Io, me & Irene. Nel 2000, Carrey è stato nominato Star maschile dell’anno al ShoWest, titolo che aveva già vinto nel 1995 per Scemo & + scemo, il suo primo film con Peter and Bobby Farrelly; Ace Ventura; The Mask, che gli ha portato anche la sua prima candidatura ai Golden Globe, seguita nel 1997 da quella per Bugiardo, bugiardo.
Nato a Newmarket, Ontario, Carrey ha iniziato la sua carrier come comico improvvisatore quando era ancora adolescente, poi a 19 anni si è trasferito a Los Angeles e ha inizito a esibirsi regolarmente al Mitzi Shore’s Comedy Store, attirando l’attenzione del famosissimo comico Rodney Dangerfield, che ha voluto addirittura andare in tournée con lui.
Nel 1982, Carrey venne scelto per la serie di NBC The Duck Factory e l’anno seguente ottenne il suo primo ruolo cinematografico in Se ti mordo sei mio, con Lauren Hutton. Lo ricordiamo poi in Peggy Sue si è sposata di Francis Ford Coppola, nella commedia Le ragazze della Terra sono facili, con Geena Davis e, nel 1988, in una breve ma memorabile, apparizione nel ruolo della rock star Johnny Squares in Scommessa con la morte di Clint Eastwood.
Nel 1990, Carrey è entrato nel cast della commedia di grande successo In Living Color di Fox Television e nel novembre del 1991, il sui primo Showtime Special, Jim Carrey’s Unnatural Act ha avuto un gradimento straordinario. In seguito è stato protagonista del telefilm candidato agli Emmy Doing Time on Maple Drive.
Nel 1994, dopo parecchie stagioni di successo con In Living Color, Carrey ha attirato l’attenzione del pubblico internazionale con Ace Ventura e il sequel Ace Ventura- Missione Africa; Batman Forever di Joel Schumacher e Il Rompiscatole, diretto da Ben Stiller.