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Rassegna stampa di Lionel Barrymore

Lionel Barrymore è un attore statunitense, regista, è nato il 28 aprile 1878 a Filadelfia, Pennsylvania (USA) ed è morto il 15 novembre 1954 all'età di 76 anni a Van Nuys, California (USA).

ANNA BUIA

Fratello di Ethel e John, figlio d'arte, entra giovanissimo nel mondo dello spettacolo. La sua carriera è stata dedicata interamente al cinema; oltre che essere attore ha svolto anche funzioni di regista e sceneggiatore, e pur coprendo raramente ruoli da protagonista, è stato popolare e amato dal pubblico. Nel 1903 si reca a Parigi per coltivare la sua (autentica e solida) passione per la pittura, e vi rimane 4 anni. Come i fratelli, inizia la sua attività in teatro ancora bambino con i suoi genitori, e all'alba del secolo è già attore affermato a Broadway. Nel 1909 esordisce, con la Biograph, nel cinema in un film di D.W. Griffith, regista con cui girerà parecchi film. Per molti anni alternò l'attività cinematografica a quella teatrale, ma dal 1926 si consacrò interamente allo schermo, interpretando più di 250 pellicole tutte con la MGM alla quale lo legava un contratto in esclusiva. Il suo aspetto austero (occhi chiari e zigomi sporgenti) e la sua voce rauca lo rendevano adatto a caratterizzazioni di personaggi particolari: ruoli paterni o di cattivo (che alla fine rivelava però gli immancabili buoni sentimenti). Fu un detective nel primo film sonoro della MGM, Road House Alias Jimmy Valentine (Il misterioso Jimmy, 1928) di Jack Conway e vinse un Oscar per il personaggio dell'avvocato alcolizzato in A Free Soul (Io amo, 1931) di Clarenee Brown. In questi primi anni alla MGM fu anche regista operoso, benché non particolarmente originale. Ancora vanno ricordate le sue caratterizzazioni in vari film che lo vedevano al fianco della Garbo, come Moto Hari (1931) di G. Fitzmaurice, Grand Hôtel (1932) di Edmund Goulding. In questo film tra gli interpreti c'era anche il fratello John. Con lui e con gli altri componenti della sua famiglia realizzerà nel 1933 Rasputin and the Empress (Rasputin e l'imperatrice) di Richard Boleslawsky e, sempre nello stesso anno, Dinner at Eight (Pranzo alle otto) di G. Cukor. Nel 1934 è Peggoty in David Copperfield (Davide Copperfield), anche questo di Cukor. Poi è ancora presente in un film di G. Garbo, Camille (Margherita Gauthier, 1936) di Cukor, dove è il padre di Armando Duval. Con Tod Browning realizza alcune celebri caratterizzazioni in The Mark of the Vampire (Dracula), con Bela Lugosi e in The Devil Doll (La bambola del diavolo, 1936) in gran parte del film mascherato da vecchia signora. Sempre nel 1936 è tra gli interpreti di The Road to Glory (Le vie della gloria!) di H. Hawks e l'anno seguente lavora con Victor Fleming in Captains Caurageous (Capitani coraggiosi). Nel 1938 l'artrite e i postumi di un incidente lo costringono all'immobilità e B. appare su una sedia a rotelle nel film di Capra You Can't Take It with You (L'eterna illusione, 1938) dove l'attore sviluppa una delle sue più riuscite caratterizzazioni: la sua voce bassa e un po' aspra, l'espressione severa del volto lo fissarono nel tipo del vecchio bizzarro e brontolone, che dietro all'apparenza arcigna nasconde un cuore d'oro; esemplare in questo senso il personaggio del dottor Gillespie nella fortunata serie cinematografica del dottor Kildare. Un'altra prova significativa la offre nel personaggio del ricco Flammarion in Midnight (La signora di mezzanotte, 1939) di M. Leisen . Negli anni '40 e fino alla sua morte, B. appare nei maggiori successi della MGM: The Valley of Decision (La valle del destino, 1945) di Tay Garnett, It's a Wonderful Life (La vita è meravigliosa, 1946) di Frank Capra, Duel in the Sun (Duello al sole, 1947) di King Vidor, Key Largo (L'isola di corallo, 1948) di John Huston, Lone Star (Stella solitaria, 1952) di Vincent Sherman. Scrittore (di un romanzo e di un libro di memorie, 'We Barrymores', 1951), è stato, oltre che pittore e incisore, musicista di qualche valore (è autore di una sinfonia, di composizioni cameristiche e di un poema sinfonico 'In memoriam' dedicato al fratello John ed eseguito nel 1942 dalla Philadelphia Synphony Orchestra). Ma soprattutto fu una presenza continua e insostituibile nel mondo dello spettacolo Statunitense. Ha un posto a parte, ma di notevole rilievo, anche la sorella di John e Lionel, Ethel Barrymore (1879-1959). Dopo aver interpretato numerosi film nel periodo del muto Ethel volge le proprie attenzioni esclusivamente al teatro per tornare poi, dal 1944, di nuovo al cinema. La sua figura dai modi nobili e misurati e il suo consumatissimo mestiere dànno forma a pregevoli ruoli di fianco fino a fare di lei una delle più grandi caratteriste del cinema americano. Memorabili sono le sue interpretazioni in None But the Lonely Heart (Il ribelle, 1944) di C. Odets, The SpiraI Stia Ercase (La scala a chiocciola, 1945) di R. Siodmak, The Paradine Case (Il caso Paradine, 1948) di A. Hitchcock, Deadline (L'ultima minaccia, 1952) di R. Brooks accanto ad H. Bogart.

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