Fuori concorso The Happy Prince, esordio alla regia dell'attore
BERLINO, 17 FEB - Più che una recitazione quella di
Rupert Everett nei panni di Oscar Wilde sembra essere una
reincarnazione-omaggio allo scrittore, aforista, poeta,
drammaturgo e saggista irlandese, omosessuale dichiarato ante
litteram. In The Happy Prince, esordio alla regia di Everett che
passa oggi nella sezione fuori concorso Berlinale Special, non
s'indugia in sfumature di troppo, ma si va diritti nel
raccontare la 'morte a Venezià dell'autore di Dorian Gray, la
sua prigionia, il periodo nero dell'artista, il suo De
Profundis. Una biopic questa già portata più volte a teatro e
che ha una coproduzione italiana (Palomar che lo distribuirà con
Vision). "Wilde è stato il primo a portare avanti il movimento
gay. La parola omosessualità è diventata tale solo dopo la sua
morte - dice Everett -. Lo stesso movimento LGBT inizia con lui.
Credo così che la sua storia sia incredibilmente attuale e possa
dare la forza, com'è stato per me, di fare un confronto tra ciò
che accadeva allora agli omosessuali e ciò che accade oggi".
(ANSA)