Direttore Treccani, figura esemplare in un Paese da ricucire
ROMA, 26 APR - Non un convegno, né una tavola
rotonda né ancora una giornata di studi: il 27/4, nel giorno in
cui si celebrano gli 80 anni dalla morte di Antonio Gramsci,
all'Enciclopedia Treccani saranno "i linguaggi della
contemporaneità, quelli a cui le nuove generazioni sono più
attente, a ricordare questo anniversario", dice all'ANSA Massimo
Bray, direttore dello storico Istituto, che aprirà le sue porte
al pubblico.
Nella sede della Treccani sarà allestita la mostra Passato e
Presente di Elisabetta Benassi, a cura di Iacopo Ceni, una
"processione laica" in cui il libro capitolo finale della
raccolta gramsciana Quaderni dal carcere, e un chiodo in ferro
battuto che ne trafigge le pagine, rievocheranno l'eredità di
Gramsci; poi l'esecuzione de La Fabbrica illuminata di Luigi
Nono. L'idea è quella di raccontare Gramsci prima di tutto ai
giovani, mostrando la sua vita e i suoi scritti come "esempi a
cui guardare per ripartire", spiega Bray, in un momento in cui
"il Paese ha bisogno di essere ricucito".
(ANSA)