Massimo D'Anolfi e Martina Parenti presentano alla Mostra un film contemplativo che cerca di toccare 'il cuore del cuore delle cose', il ritratto di un uomo a confronto con i propri limiti. Dal 22 settembre al cinema.
È uno dei tre film italiani in lizza per il Leone d'Oro della 73. Mostra del Cinema di Venezia. Diretto da Massimo D'Anolfi e Martina Parenti e al cinema dal 22 settembre, Spira Mirabilis - di cui presentiamo in anteprima il teaser trailer - è un documentario girato in diversi luoghi del mondo, una sinfonia visiva, un inno alla parte migliore degli uomini, un omaggio alla ricerca e alla tensione verso l'immortalità.
Simbolo di perfezione e di infinito, "la spirale meravigliosa", "Spira Mirabilis" come venne definita dal matematico Jackob Bernoulli, è una spirale logaritmica il cui raggio cresce ruotando e la cui curva si "avvolge" intorno al polo senza però raggiungerlo mai.
"Il concetto di immortalità inteso come proprietà di vivere per sempre - spiegano i due registi - implica una nascita e un superamento della morte e noi vorremmo affrontare questo concetto attraverso una prospettiva "umanista" per restituire la grandiosità delle aspirazioni e dell'agire umano in grado di travalicare il tempo e le generazioni. Intendiamo per "umanista" un punto di vista che mette al centro l'uomo che, attraverso il suo quotidiano e meticoloso agire, cercare, studiare, trova la sua misura nel mondo e grazie a questo riesce a fare i conti con la morte, a venirne a patti e a superarla".