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Lo Hobbit di Peter Jackson, le novità

News e anticipazioni dal mondo del cinema.
di Robert Bernocchi

In foto Peter Jackson, il regista dei due capitoli dedicata a Lo Hobbit.

martedì 31 maggio 2011 - BIZ

New Line Cinema, Warner Bros. Pictures e MGM hanno ufficializzato alcune informazioni molto attese dai fan de Lo Hobbit di Peter Jackson. Intanto, i titoli. Il primo capitolo si chiamerà The Hobbit: An Unexpected Journey ('Un viaggio inatteso'), mentre il secondo The Hobbit: There and Back Again ('Andata e ritorno').
Questi due titoli saranno i film di Natale (almeno negli Stati Uniti, ma si può ben sperare anche per un'uscita italiana in contemporanea) della Warner. Infatti, il primo episodio uscirà il 14 dicembre del 2012, mentre il secondo arriverà il 13 dicembre del 2013.
La storia de Lo Hobbit si svolge sessant'anni prima delle avventure raccontate ne Il Signore degli Anelli e vede protagonista il personaggio che dà il titolo alla pellicola, Bilbo Baggins, che si troverà a dover combattere contro il drago Smaug.

Tony Collette ritrova PJ Hogan
Le nozze di Muriel è stato il delizioso film che ha fatto conoscere al mondo il talento del regista PJ Hogan e della sua protagonista Toni Collette. Ora i due si ritroveranno per la pellicola australiana Mental, incentrata su una famiglia e sulla governante della casa, una donna descritta come pazza ma carismatica.
Si tratta di un ritorno a casa per il regista, dopo Il matrimonio del mio migliore amico e I Love Shopping. PJ Hogan si occuperà anche della sceneggiatura, mentre la società di produzione impegnata nel progetto sarà la Screen Australia.

I pirati conquistano il pianeta
Non sembrano fermarsi gli ottimi numeri internazionali di Pirati dei Caraibi: Oltre i confini del mare. Infatti, la pellicola avrebbe raggiunto la soglia dei 650 milioni di dollari mondiali questo fine settimana. Più che i dati americani (discreti ma non straordinari), a fare la differenza sono stati gli altri mercati, in particolare quelli emergenti, come la Russia e la Cina, dove il film ha raccolto rispettivamente 49,8 e 44,2 milioni, diventando il maggiore successo della Disney in quei Paesi. In effetti, mentre negli Stati Uniti la pellicola è arrivata a 164 milioni, negli altri mercati esteri il totale è di 485 milioni.
La differenza è dovuta anche al gradimento per il 3D. Mentre nelle nazioni che stanno scoprendo solo ora questo strumento c'è ancora molto interesse, negli Stati Uniti i numeri sono molto meno entusiasmanti. Infatti la pellicola ha conquistato solo il 46% dei suoi incassi nel primo weekend grazie al 3D, mentre la media di solito oscilla tra il 55 e il 65%. Discorso molto simile per Kung Fu Panda 2, che ha raccolto il 47% dei suoi risultati negli schermi 3D. Solo un caso o il pubblico inizia ad abbandonare quello che sembrava il nuovo standard? Ed eventualmente, questa tendenza si estenderà anche al resto del mondo?

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