Uscita a 4 per un doppio Luhrmann
Tra i registi contemporanei più penalizzati dalla "riduzione" al piccolo schermo spicca il diavolo australiano dai capelli (adesso) biondo platino Baz Luhrmann. I suoi film dal largo formato, dalla sofisticata ricercatezza formale e dalle inquadrature sature di colori ed elementi, sembrano stare già stretti nell'ampio schermo delle sale cinematografiche, figuriamoci in un televisore. Il Blu-ray dei due capolavori della Bazmark (società di produzione fondata dallo stesso Luhrmann) arriva dunque a mettere giustizia, con le versioni in alta definizione di Romeo + Juliet e Moulin Rouge, entrambe partite da un master visionato e approvato dallo “stesso regista” (il quale ci tiene a rimarcarlo negli extra) che mette in risalto dalla più piccola delle candele del tumulo di Giulietta fino all'ultimo dei lustrini di Satin.
Capitolo a parte, ovviamente, per gli Extra che corredano le due edizioni single disc: a partire da una base di contenuti che erano già stati approntati per l'uscita in DVD, cui si aggiungono nuovi materiali, la versione Blu-ray offre la possibilità di affiancare alla visione del film anche video, immagini, foto, animazioni e notazioni. Si chiama "picture in picture" e sposta in avanti l'idea del "commento dell'autore".

Moulin Rouge!
Dal più grande degli elefanti al più piccolo dei diamanti, dai mille piccoli effetti speciali alle correzioni sulle immagini, Moulin Rouge, anche più del coevo Romeo + Juliet, è un film da Blu-ray. Lo dice Luhrmann stesso in una piccola clip di apertura degli Extra che lo vede spiegare - comodamente seduto su una panchina di legno nelle sue proprietà - il senso e le modalità attraverso le quali è stato pensato il Blu-ray.
E già a partire dall'inizio, il nuovo Moulin Rouge sorprende per ricchezza dei contenuti e splendore dell'immagine. La nuova edizione del film di Baz Luhrmann presenta infatti, a scelta, la possibilità di vedere il film partendo dall'inizio alternativo. Già da questa premessa, forzata sull'edizione originale, si misura l'idea che è alla base della nuova riedizione. A quasi 10 anni dalla sua uscita, il musical che ha ridato vita al proprio genere porta nel suo disco tutta la complessità dell'architettura che lo sostiene, il caos controllato luhrmaniano.
Attraverso la modalità “picture in picture” è infatti possibile vedere, nel medesimo quadro, sia le scene del film che il loro backstage, le interviste durante la realizzazione, le riprese alternative realizzate durante il lavoro sul set e il commento degli autori. Tutto convoglia nell'immagine, si sovrappone, si divide e si riunisce, in una moltiplicazione di fonti visive e informative che fa il paio con l'overload immaginifico del film. Centinaia di chicche, idee, suggestioni e dettagli dalla realizzazione, presentate in armonia con lo scorrere del film.
Tra i materiali totalmente inediti che vengono presentati, spicca il provino fatto da Nicole Kidman per aggiudicarsi la parte: Satin con capelli ricci, niente trucco e pochi vestiti. Ma già perfetta.

Romeo + Juliet
L'edizione in Blu-ray del Romeo e Giulietta kitsch luhrmaniano vede per la prima volta l'apertura dello scrigno della bazmark. Con "scrigno della bazmark" si intende il tesoro di dietro le quinte, interviste, backstage e segreti che la società di produzione ha nei suoi archivi.
Proprio dallo scrigno scopriamo il modo in cui Luhrmann ha lavorato al soggetto, quali siano state le scelte e perchè, quali i problemi sul set e, soprattutto, come il regista abbia fatto fronte a tutte quelle difficoltà che possono presentarsi per un film ambizioso come Romeo + Juliet. Il segreto del film sembra discendere proprio dalla qualità, la forza e l'estro di quelle risposte che, come spesso capita del cinema, fanno di necessità virtù.
Decine di storyboard e concept art mostrano le idee che hanno preceduto la realizzazione, come queste si siano evolute, trasformate e poi diventate realtà sul set. E se le interviste al regista e agli attori si erano già viste negli Extra del DVD, la modalità "picture in picture" restituisce - ancora una volta nel medesimo quadro del film, rubandogli solo una porzione di schermo - nuovi interventi e nuovi commenti del regista e della crew, sempre più divertiti, a distanza di anni, dell'accaduto. Romeo + Juliet, ancor più di Moulin Rouge, appare un film vitale, scaturito da una voglia di rompere gli schemi e fare qualcosa di diverso, di estremo eppure di straordinariamente legato al sentimentalismo. Rimane quasi l'amaro in bocca nello scoprire che Pete Postlethwaite, nel ruolo di Frate Lorenzo, doveva entrare in scena mentre si iniettava una dose di droga, ma che alla fine si optò per alcune provette e un tatuaggio a forma di croce sulla schiena.