Fra lacrime e R'n'B Prosegue la parata tutta al femminile lungo il red carpet di Potsdamer Platz. Dopo le numerose dive che costellano le vite di Pippa Lee, l'aristocratica Michelle Pfeiffer di Chéri e la madre disperata Brenda Blethyn di London River, arrivano oggi a Berlino le due nevrotiche sorelle Demi Moore e Parker Posey. Nel film di Mitchell Lichtenstein (figlio del grande pittore del puntinismo della Pop Art, nonché regista dell'horror freudiano Denti) Happy Tears le due attrici interpretano infatti due sorelle alle prese con un padre settantenne, malato ma impenitente (Rip Torn). Se è vero che Parker Posey è già ben rodata come tragicomica star della cinematografia indipendente americana, l'ex signora Willis non è proprio una veterana del cinema "indie" e torna al grande schermo dopo un periodo piuttosto sottotono. Sempre sull'animo femminile si concentra anche l'altro film in competizione oggi, senza però avvalersi né di lacrime, né di felicità. Katalin Varga è il percorso tragico di una giovane madre e di suo figlio verso il villaggio dei Carpazi che l'ha vista nascere e la famiglia che l'ha rifiutata perché ragazza madre.
La tragedia si consuma anche fuori concorso con il biopic firmato da George Tillman Jr. (Men of Honor) su uno dei più famosi rapper degli anni '90: Notorious B.I.G. Il film Notorious affronta tutti i momenti e le personalità note su cui questa importante figura della musica contemporanea americana (e soprattutto afroamericana) ha costruito la sua breve vita: dal mentore Puff Daddy alla moglie Faith Evans, dalla buona amica Lil' Kim al nemico giurato Tupac Shakur.

Giovani ribelli e intellettualismo omosessuale
La giornata di Panorama vede invece il grande ritorno dell'attore inglese John Hurt ad uno dei personaggi chiave della sua carriera: il sagace scrittore, attore e saggista Quentin Crisp. In An englishman in New York Hurt ritrova così l'icona dell'intellettualismo omosessuale che più di trent'anni fa lo rese celebre a tutti gli spettatori televisivi britannici in Il funzionario nudo, reinterpretando l'ultima parte della sua vita, quando negli anni Ottanta lavorò per un lungo periodo nei teatri newyorkesi ed incontrò personalità come Sting (che gli dedicò la canzone che da il titolo al film) e Penny Arcade (interpretata dall'ex avvocatessa cinica di Sex & the City, Cynthia Nixon). Fra le visioni Berlinale Special del giorno anche le proiezioni di Pink, ritratto "sui generis" di una giovane poetessa tedesca e dei suoi amori tormentati e l'esordio nella scrittura interamente pensata per il cinema del narratore Nick Hornby, che in An Education racconta l'educazione sentimentale di una giovane adolescente nell'Inghilterra degli anni Sessanta.