Cineamatore e documentarista fino dagli anni Cinquanta (si è anche occupato di cinema d'animazione), nel decennio Sessanta-Settanta diresse una serie di cortometraggi di argomento vario (Anatolika, Forzieri di pietra, Lo sport in città, Cascata bianca, Milano, città di sculture, Arteria sotterranea e altri), curando al tempo stesso varie trasmissioni televisive culturali e di intrattenimento, quali Orizzonti della scienza e della tecnica, , Cordialmente, Giochi senza frontiere e altre. Nel 1963 diresse il suo unico lungometraggio a soggetto, La mano sul fucile. Il film, che narrava una storia di giovani sullo sfondo della guerra e della Resistenza con risvolti psicologici e morali, era di buona fattura, anche se rivelava nell'autore uno stile ancora incerto. Rimase un episodio isolato, perchè Turolla tornò a dedicarsi alla documentaristica.