"Sono qui! Sono qui! Tu sei il prossimo!" Se questa battuta è rimasta negli annali della storia del cinema, molto del merito va all'attore che l'ha pronunciata, Kevin McCarthy. Interprete teatrale prima ancora che cinematografico e televisivo, McCarthy è stato attivo per oltre sette decadi, apparendo in oltre 100 film, anche dopo aver superato la novantina.

Infanzia ed esordi
Fratello della scrittrice Mary McCarthy, a soli quattro anni Kevin rimane orfano di entrambi i genitori. Cresciuto da nonni e zii, nel 1932 si diploma presso la "Campion Jesuit High School" di Prairie du Chien, Wisconsin. Dopo essersi iscritto alla Georgetown University di Washington DC con l'intenzione di diventare diplomatico, nel 1938 esordisce a Broadway con la piecè "Abe Lincoln in Illinois". Successivamente partecipa alla fondazione dell'Actor's Studio, la celebre scuola presso la quale studieranno divi come Marlon Brando, James Dean e Robert De Niro.
Nel 1944 appare, sebbene non accreditato, in Vittoria alata di George Cukor, nei panni di un militare della Unites States Air Force.

Da Arthur Miller a Don Siegel
Dopo alcuni piccoli ruoli televisivi, nel 1951 impersona Biff Loman, il figlio del protagonista (Fredrich March) in Morte di un commesso viaggiatore di Làszlò Benedek, adattamento cinematografico del dramma di Arthur Miller. Questo ruolo, considerato il suo vero e proprio esordio sul grande schermo, gli frutta anche un Golden Globe e una nomination all'Oscar come Migliore Attore Non Protagonista. Pur continuando a lavorare in televisione, ottiene un ruolo in Il terrore corre sull'autostrada di Richard Quine, al fianco di Mickey Rooney. Dopo alcuni film non particolarmente memorabili, interpreta il protagonista di L'invasione degli ultracorpi. Girata a basso costo, in breve tempo la pellicola di Don Siegel diventa un film di culto, anche grazie alla leggendaria interpretazione di McCarthy.

Una lunga carriera fra cinema e televisione
Nonostante il successo de L'invasione degli ultracorpi, Hollywood offrirà solo ruoli di secondo piano all'attore di Seattle. Da ricordare sono le sue apparizioni in Gli spostati - The Misfits (1961) di John Huston, nel quale interpreta il marito di Marylin Monroe, mentre nel 1964 è nel cast di L'amaro sapore del potere di Franklin J. Schaffner, al fianco di Henry Fonda. Grazie al suo sodalizio con Joe Dante, suo fan di vecchia data, ottiene ruoli in film come Ai confini della realtà. Il suo ultimo ruolo cinematografico risale al 2010, quando appare nel cortometraggio Drawback di Daniel Rigdon, mentre il suo ultimo lungometraggio è Slipstream - Nella mente oscura di H. di Anthony Hopkins.
Nel corso dei decenni partecipa anche a numerose serie di culto, come Loveboat, A-Team e La signora in giallo.
Kevin McCarthy si spegne l'11 settembre 2010 per cause naturali nell'ospedale di Cape Cod, all'età di 96 anni.