È arrivata al cinema e al mondo della recitazione per la sua bellezza da adolescente. Ma dire che ci è arrivata è errato. L'ha praticamente scaraventata dentro George Lucas, affascinato da quello sguardo che aveva qualcosa di cruciale e da quel corpo (da adolescente in piena pubertà) che era una contrapposizione con la sua mente (già adulta). Fra digressioni sentimentali e umorismo, fra drammi e commedie e soprattutto molta tv, l'attrice Kathleen Quinlan è riuscita persino a ottenere il ruolo di protagonista in un serial di modesto successo e non ha avuto certo timore quando uno dei più grandi registi viventi, come Oliver Stone, le ha chiesto di denudarsi completamente per una delle scene più sexy e drammatiche di The Doors.
Cresciuta a Mill Valley, in California, era ancora una studentessa della Tamalpais High School quando, dopo aver partecipato a Una donna in attesa di divorzio(1972) di Mel Stuart con Janet Leigh, George Lucas la sceglie per uno dei ruoli principali ne American Graffiti (1973), entrando a far parte di quelle nuove leve di attori che rinfrescheranno il circuito hollywoodiano. Fra tutti, quello che più rimarrà sulla cresta dell'onda sarà Harrison Ford, mentre gli altri si ritireranno (Richard Dreyfuss) o passeranno a un altro mestiere, per esempio, il regista (Ron Howard). Lei, la Quinlan verrà invece fagocitata dal circuito televisivo partecipando a telefilm come Kojak (1974) o Una famiglia americana (1974-1976).
Ritorna agli onori solo nel 1977, quando Natalie Wood rinuncia al suo ruolo nel film I Never Promised You a Rose Garden (1977) e il regista Anthony Page la chiama per sostituirla. Ottima scelta, dato che la Quinlan otterrà dalla parte una nomination ai Golden Globe. Da quel momento in poi, le sue quotazioni saliranno e troverà un posto di riguardo in commedie come Hanky Panky - Fuga per due(1982) di Sidney Poitier, con la coppia malassortita Gene Wilder-Gilda Radner, il giallo Sunset - Intrigo a Hollywood (1988) di Blake Edwards, con Bruce Willis, e il biografico The Doors (1991) di Oliver Stone, dove si lascia andare anche a una scena di nudo.
Sposata all'attore Bruce Abbott dal 1994, viene scelta per entrare nel cast de Apollo 13 (1995) del vecchio amico Ron Howard. Film che le permetterà di ricevere non solo un Golden Globe come miglior attrice non protagonista, ma anche una candidatura all'Oscar nella stessa categoria. Dopo molta televisione, a cavallo fra gli anni Novanta e il Duemila, ottiene il ruolo di protagonista nel serial In tribunale con Lynn, per poi partecipare al remake de Le colline hanno gli occhi (2006) di Alexandre Aja, nel ruolo di una matriarca di una tipica famiglia americana che viene uccisa da un gruppo di mutanti rifugiati sulle colline di uno stepposo deserto statunitense. Ritornata nel tubo catodico appare anche in Dr. House - Medical Division (2006) e C.S.I. - Scena del crimine (2007), continuando a infondere spessore a personaggi marginali, ma anche spunti e interrogativi che occupano la maggior parte delle trame dei telefilm americani.
