Una principessa delle maree cinematografiche. Un'interprete che rende prezioso ogni film e che dà il meglio di sé quando, da abile sirena incantatrice, è immersa in una storia che è teatro di situazioni terribili, dove i brividi si miscelano a incredulità e drammaticità. Attrice canadese avvincente e brillante, molto amata in Inghilterra, oggi non è proprio più giovane, ma si rimane folgorati ugualmente per la sua recitazione così fortemente convincente, soprattutto nelle pellicole che battono bandiera anglosassone.
Quarta fra sei figli di un tecnico meccanico ed elettrico che lavorava come riparatore in un'industria e di una casalinga (che soffriva di non pochi problemi psicologici e di una seria dipendenza dall'alcol), Kate Nelligan ha avuto un'infanzia non molto felice e, una volta cresciuta, ha cercato il riscatto nello studio. Dopo aver frequentato la South Secondary School della sua città, si iscrive alla University of Toronto, senza però mai laurearsi, infatti, preferisce interrompere gli studi per seguire i corsi di recitazione alla Central School of Speech and Drama di Londra, in Gran Bretagna, coltivando il segreto sogno di diventare una celebre interprete cinematografica. Una volta terminata la sua istruzione, comincia a muovere i suoi primi passi da attrice e lo fa nel piccolo schermo inglese con una giusta e lunga gavetta che la vedrà spesso al fianco di Anthony Hopkins come nel caso della miniserie The Edwardians (1972) o del film tv The Arcata Promise (1974).
Dopo il ruolo di Leonora Biddulph nel telefilm The Onedin Line (1973-1974) e il film per il piccolo schermo Il Conte di Montecristo (1975), debutta sul grande schermo nella parte della Isabel di Una romantica donna inglese (1975) di Joseph Losey, accanto a Michael Caine, Glenda Jackson e Helmut Berger. Alcuni anni più tardi, è invece Lucy nel Dracula del 1979, accanto a Laurence Olivier in versione Van Helsing. Seguono nella sua filmografia La cruna dell'ago (1981) e Senza traccia (1983), pellicole che verranno alternate al teatro. La Nelligan, infatti, è stata nominata per ben 4 volte ai Tony Award nella categoria di miglior attrice: 1983 per "Plenty", 1984 per "A Moon for the Misbegotten", 1988 per "Serious Money" e 1989 per "Spoils of War".
Nel 1985, è accanto a John Malkovich in Eleni (che poi ritroverà nel film tv Old Times, 1991) e nel 1986 a Burt Lancaster nell'italiano Il giorno prima. Il matrimonio arriva, invece, nel 1989, con il compositore e pianista Robert Reale, dal quale avrà il suo primo e unico figlio Gabriel. La prima nomination all'Oscar (nella categoria di miglior attrice non protagonista) è nel 1991, grazie a Il principe delle maree di Barbra Streisand, dove interpreta la sorella gemella, poetessa depressa, di Nick Nolte. Vince invece un BAFTA per Paura d'amare (1991) con Al Pacino e Michelle Pfeiffer.
Insomma, i decenni Ottanta/Novanta, portano alla Nelligan una grande popolarità tanto da garantirle nuovissime proposte lavorative: Woody Allen la vuole nel cast di Ombre e nebbia (1991) dove recita ancora una volta accanto a Malkovich, ma anche a Jodie Foster. Nel 1994, è compagna di set della Pfeiffer nell'horror con Jack Nicholson Wolf - La belva è fuori e arricchiscono la sua carriera titoli come il film tv Un dolce addio (1995), la pellicola Il museo di Margaret (1995), Gli anni dei ricordi (1995), Qualcosa di personale (1996, sempre con la Pfeiffer e con Robert Redford), U.S. Marshals - Caccia senza tregua(1998) e una delle sue migliore performance, quella di Olive Worthington ne Le regole della casa del sidro (1999) di Lasse Hallström, con Michael Caine, Tobey Maguire, Charlize Theron, Paul Rudd, Erykah Badu e Kieran Culkin. Seguono una lunga lista di pellicole inedite in Italia che ne rafforzano la professionalità e spicca invece fra gli interpreti di Premonition (2007).
