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Una compilation horror in un film molto abile a sfruttare tutte le sue intuizioni. Horror, USA2024. Durata 101 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
La caccia a un serial killer diventa un fatto personale per un agente dell'FBI. Espandi ▽
Anni '90. La giovane agente del FBI Lee Harker, poca esperienza ma molto intuito, è reclutata dal veterano agente Carter per indagare su una serie di brutali omicidi-suicidi avvenuti nell'Oregon. Tra le vittime ci sono degli elementi in comune: il capofamiglia fa fuori tutti gli altri e poi si toglie la vita; le figlie femmine assassinate festeggiano il compleanno nel 14 del mese. Ma ci sono delle zone d'ombra anche nella vita di Lee, che ha quasi paura degli altri e cerca di evitare qualunque contatto umano se non ci si trova costretta come nel caso in cui Carter le fa conoscere sua moglie e sua figlia piccola. Intanto, dopo ogni omicidio vengono rinvenute delle lettere dai caratteri incomprensibili in cui è riconoscibile solo la firma, Longlegs, che Lee inizia a decifrare facendosi aiutare dal suo sesto senso. Nel corso delle indagini viene a galla che l'agente ha avuto un legame con il killer ma è proprio questa rivelazione che la rende ancora più determinata a risolvere il caso. Recensione ❯
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Un film potente e audace che affronta l'ossessione per la bellezza. Horror, Drammatico - Gran Bretagna, USA2024. Durata 140 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Una donna decide di aderire a un programma che le permette di essere a settimane alterne la versione più giovane di se stessa. Espandi ▽
La regista francese Coralie Fargeat torna a raccontare il femminile facendo leva su quello sguardo maschile che ha raccontato le donne al cinema (e le ha tenute in ruoli preconfezionati in ogni settore). L’egocentrismo di quello sguardo, che vuole le donne eternamente giovani e sorridenti e non dà alcun valore alla loro maturità, è stato completamente interiorizzato dalle due protagoniste, perché entrambe sono disposte a qualunque diavoleria per mantenere bellezza e gioventù, nonché il piccolo potere che ne deriva loro in un mondo gestito dagli uomini. Fargeat gestisce con lucidità e senso dello spettacolo la messinscena di questa storia estrema improntata all’esasperazione davanti ad una cultura che relega le donne in un ruolo funzionale al maschile. La regista stroppia, tira troppo in lungo la metafora, entra a gamba tesa nel trash e nel camp, sottolinea ogni dettaglio facendo di ogni smagliatura una sconfitta e di ogni centimetro di pelle tonica un punto d’onore: e ha il coraggio di creare momenti comici e satirici che più che al body horror sembrano puntare alla parodia di una società che mette una pressione insostenibile sul corpo femminile, e lo fa attraverso una costruzione filmica audace, solida e puntuale. Recensione ❯
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Più audace e riuscito del primo capitolo, un film che si cimenta in una via concettuale a sociologica dell'orrore. Horror, USA2024. Durata 127 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
La pop star Skye è costretta a confrontarsi con il suo passato oscuro per riprendere in mano la sua vita prima che vada in pezzi. Espandi ▽
Kyle ha subito il contagio del demone ed è obbligato a esporre qualcun altro a un trauma violento - omicidio o suicidio - affinché lo spirito si trasferisca in un nuovo vascello. La catena si propaga fino ad arrivare a Skye Riley, popstar di fama mondiale, che assiste al suicidio dell'amico e spacciatore Lewis Fregoli: Skye, ignara del contagio, inizia ad avere allucinazioni traumatiche, che crede di ricollegare al suo passato turbolento di depressione e tossicodipendenza. Mentre la sua situazione personale la porta a imbarazzanti incidenti in eventi pubblici, un infermiere, Morris, la contatta per spiegarle a cosa sta andando incontro e proporle una via di fuga.
Naomi Scott sfoggia doti di attrice inattese, trasmettendo in maniera credibile le angosce di una popstar amata e desiderata da tutti, ma incapace di vivere in maniera serena. Il modello di riferimento è certamente la Britney Spears del famigerato esaurimento nervoso.
Seppur meno spaventoso del primo episodio, Smile 2 è più audace e riuscito: potrebbe rappresentare una tardiva ma meritata rampa di (ri)lancio per la carriera di Scott, nonché un preludio a nuovi episodi del franchise. Recensione ❯
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Tra grottesco e notazioni filosofico-esistenziali, un horror originale e particolare. Horror, Francia1994. Durata 105 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
In un cimitero, il guardiano ha il compito di uccidere definitivamente i morti che decidono di uscire dalle tombe. Espandi ▽
Francesco Dellamorte è il disilluso custode del cimitero di Buffalora, dove da qualche tempo avviene uno strano fenomeno: alcuni dei morti, nel giro di una settimana, tornano in vita con pessime intenzioni, costringendo Dellamorte a ucciderli di nuovo per evitare guai peggiori. La strana routine del custode trova un'improvvisa variante quando la giovane e bella vedova di un anziano prende a frequentare il cimitero. Dellamorte se ne innamora. Mentre la situazione via via si complica sempre più, si trova a fronteggiare speranze e delusioni amorose, oltre che un crescente numero di morti viventi.
All'epoca della realizzazione di questo film, Michele Soavi, sulla scia dei risultati ottenuti con Deliria, La chiesa e La setta, era considerato la speranza dell'horror italiano, a maggior ragione in considerazione del fatto che a supportarlo in questo caso c'era l'astro nascente dell'horror fumettistico, Tiziano Sclavi, creatore di Dylan Dog.
Significative e suggestive le musiche di Manuel De Sica, sempre ottimi gli effetti speciali di Sergio Stivaletti. Rupert Everett si immedesima con abilità nel disincantato ed eppure appassionato protagonista e, va da sé, sarebbe stato un Dylan Dog perfetto. Anna Falchi è fulgida e perfetta per il ruolo di donna ideale. Recensione ❯
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Un'opera sulla maternità, un po' pasticciata ma con un buon colpo di scena e una messa in scena suggestiva. Horror, Thriller - USA2024. Durata 101 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Una famiglia da anni è perseguitata da uno spirito maligno. La loro sicurezza e l'ambiente circostante vengono messi in discussione quando uno dei bambini si chiede se il male sia reale. Espandi ▽
Una casa di legno "benedetto" in una foresta sembra essere l'unica protezione per i soli opravvissuti dell'umanità: una famiglia sfuggita a un Male insidioso, che sa prendere forma umana ed entrare nelle menti. Un Male che basta toccare una volta per esserne contaminati per sempre. Approvvigionarsi nella foresta è infatti possibile solo restando legati a una corda. O almeno questo è ciò che una madre racconta ossessivamente ai suoi due figli. Così Samuel e soprattutto Nolan iniziano ad avere qualche dubbio riguardo le insidie della foresta, anche perché le loro prime necessità sono disattese.
Un po' The Village e un po' Bird Box, il nuovo film di Alexandre Aja ha una messa in scena suggestiva e un buon colpo di scena, ma fa pure una gran confusione narrativa e tematica.
A cercare di redimere il pasticcio di scrittura c'è l'impegno profuso dagli attori, da una coraggiosa Halle Berry tutt'altro che glamour, ai due intensi ragazzini, ma tutti loro avrebbero meritato di meglio. Pur in parte godibile, Never Let Go non lascerà alcuna memoria di sé, se non tra i più ossessivi catalogatori del genere horror. Recensione ❯
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Un classico che ha ridefinito l'horror moderno. E che ha colorato di tinte cupe il sogno americano. Horror, USA1974. Durata 87 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Una famiglia di macellai, minata da tare ereditarie, prima seziona i cadaveri d'un cimitero texano, poi stermina una comitiva di gitanti. Espandi ▽
Un gruppo di giovani spensierati - Sally e il fratello disabile Franklin, Jerry, Kirk e Pam - in viaggio a bordo di un furgoncino si imbatte in uno strano autostoppista dalle idee apparentemente confuse e dalle pulsioni prima autolesionistiche e poi minacciose. Forti del numero e convinti che il tizio sia solo uno stralunato inoffensivo, i ragazzi lo cacciano dal furgoncino e proseguono nel loro viaggio, diretti a una casa, adesso abbandonata e in rovina, di proprietà della famiglia di Sally e Franklin. Quello strano incontro però è solo la prima avvisaglia di un avvicinamento inevitabile al Male che alberga nel profondo Texas e si incarna in una feroce famiglia di macellai.
Assieme a La notte dei morti viventi (e in misura minore a L'ultima casa a sinistra), Non aprite quella porta è uno dei piccoli film indipendenti che hanno cambiato per sempre il volto dell'horror, colorando di tinte cupe quello che restava del sogno americano.
Tobe Hooper, in questo film è in uno stato di grazia che non gli fa sbagliare un colpo e gli consente di firmare un film che, nel suo genere, rasenta la perfezione. Anche un cast di sconosciuti fa bene la propria parte: Gunnar Hansen è l'epitome del mostro grazie anche a una mimica perfetta, Marilyn Burns è una final girl da antologia, mentre Jim Siedow ruba la scena con una caratterizzazione di grande incisività e pura malignità. Recensione ❯
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Una famiglia invitata a trascorrere un fine settimana in un'idilliaca casa di campagna, passa da una vacanza da sogno a un incubo psicologico. Espandi ▽
Una famiglia americana, dopo aver stretto amicizia con una inglese durante un viaggio in Italia, viene invitata a passare un weekend nella loro tenuta di campagna. Quella che all'inizio sembra una vacanza da sogno, però, si trasforma presto in un incubo.
Instant remake, prodotto dalla celebre Blumhouse, dell'omonimo film danese scritto e diretto da Christian Tafdrup, Speak No Evil è un potente thriller psicologico venato di commedia nera che si trasforma in un horror senza vie d'uscita.
L'atmosfera è familiare ma il senso di instabile inquietudine che quei luoghi sprigionano richiama direttamente quello di uno dei capolavori di Sam Peckinpah, Cane di paglia, con la fondamentale differenza che il male non arriva da fuori. Recensione ❯
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Lo slasher definitivo anni Ottanta, che riscrive le regole e dà il via a una saga fortunatissima. Horror, USA1984. Durata 92 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +16
Una notte, una ragazza si sveglia terrorizzata dopo un incubo: ha sognato che un mostro dalla mano artigliata tentava di ucciderla. Espandi ▽
Tina è perseguitata da un incubo in cui un uomo ustionato, con un guanto di lame affilate come rasoi, tenta di ucciderla. Nancy e il suo ragazzo Rod non le credono, finché Tina non viene fatta a pezzi da un nemico invisibile, sotto gli occhi di Rod. Quando anche gli altri ragazzi sognano il maniaco, comincia a prendere corpo un nesso tra loro e Fred Krueger, incubo del passato destinato a tornare. Recensione ❯
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Terzo film di una riuscita trilogia horror, con Ti West che rivisita con brillantezza lo slasher dell'epoca d'oro. Horror, USA, Nuova Zelanda, Canada2024. Durata 103 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Dopo il primo X - A Sexy Horror Story e il prequel Pearl, Ti West, scrittore, regista e montatore pluripremiato già noto per altri lavori di genere, ci regala ora il capitolo finale di una trilogia che ha raccolto intorno a sé un'appassionata fan base. Espandi ▽
1985. Maxine è a Hollywood con l'intenzione fermissima di dare una svolta decisiva alla sua vita. Fa l'attrice nel cinema porno, ma si rende conto che è necessario mirare più in alto, passare al cinema "normale". A questo scopo partecipa a un'audizione per una parte nel seguito di un horror di serie B diretto da un'ambiziosa regista.
Nonostante la sua provenienza dal porno possa essere un handicap, Maxine non demorde e ottiene il ruolo. Sembra l'inizio della sua realizzazione artistica, ma in città opera un feroce serial killer che ammazza a ripetizione anche pornostar colleghe di Maxine. Inoltre, un detective privato si fa vivo con toni insinuanti e minacciosi: la cerca per conto di qualcuno di potente, una figura misteriosa che emerge da un passato con cui Maxine dovrà fare i conti, mentre lotta per sopravvivere e diventare una star.
Mia Goth è, come già in Pearl, il vero fulcro e motore principale del film. Ti West la segue con passione e fa ruotare tutto intorno al suo ritratto sfaccettato e approfondito. Sontuosa è la sua prova; Goth è un'attrice davvero notevole sotto tutti i punti di vista, vanno ricordate, in un ottimo cast, almeno le convincenti prove di un viscidissimo Kevin Bacon nei panni di un detective privato che scherza con il fuoco e dell’affabilmente suave Giancarlo Esposito nel ruolo dell’agente che ogni attrice vorrebbe avere. Recensione ❯
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La saga di Alien torna alle origini. Álvarez presenta un medley dei capitoli precedenti, con la visceralità da B-Movie. Horror, Fantascienza, Thriller - USA, Gran Bretagna2024. Durata 119 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Tornano ancora una volta gli xenomorfi, la Weyland-Yutani Corporation e un equipaggio in larga parte destinato al massacro. Espandi ▽
Rain e il suo androide Andy, che lei cerca di far passare per il proprio fratello, cercano di lasciare la grigia e mefitica colonia mineraria dove vivono per andare su un pianeta in cui si vede il sole. Ma la Weyland-Yutani li incastra con una contraffazione del loro contatto e così non hanno altra scelta che accettare la proposta dell'amico Tyler: rubare alcuni moduli criogenici da una stazione di ricerca spaziale della Weyland-Yutani, per affrontare in proprio il viaggio verso un altro pianeta. La stazione divisa in due sezioni, Romulus e Remus, è abbandonata e prossima a distruggersi nello schianto con un anello planetario, ma ospita i resti di un androide e soprattutto le tracce delle inquietanti creature che hanno massacrato l'equipaggio.
Torna alle origini la saga di Alien per il suo primo film targato Disney. Fede Álvarez ci mette la visceralità basilare da B-Movie, ma l'omaggio ai capitoli precedenti della saga ne deraglia la purezza.
L'opera è soprattutto un medley dei film precedenti e Álvarez, che pur trova diverse buone idee di sceneggiatura e messa in scena, finisce per adagiarsi troppo nel ruolo di una cover band. I richiami ai capitoli trascorsi sono infatti evidenti, ma le dinamiche tra i personaggi hanno un elemento interessante nel rapporto che gli altri hanno con l'androide Andy, interpretato da un notevole David Jonsson. Recensione ❯
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Un continuo flirt con l'eccesso, che intende comunicare attraverso il linguaggio della contemporaneità e delle nuove generazioni. Horror, Thriller - USA, Gran Bretagna2024. Durata 105 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Una trama "inusuale" per il regista Shyamalan che ha scelto Josh Hartnett come protagonista. Espandi ▽
Cooper sembra il papà perfetto: accompagna la figlia Riley al concerto del suo idolo, Lady Raven, e fa di tutto per rendere la serata speciale. Almeno finché non scopre che l'evento non è altro che una trappola tesa dall'FBI per catturare il Macellaio, un serial killer implacabile ed efferato. Ma Cooper sa benissimo di chi si tratti. Avrà la meglio l'istinto paterno o l'istinto di sopravvivenza?
Dopo il fallimento di L'ultimo dominatore dell'aria, la carriera di M. Night Shyamalan si è sempre più connotata come una successione di esperimenti in produzioni di media grandezza: "piccoli" film, per lo standard di un blockbuster, in cui sperimentare, applicando un metodo da Ai confini della realtà o da Alfred Hitchcock presenta, trasformando i film in altrettante sessioni di laboratorio. Recensione ❯
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Argento trova la misura esatta della propria equazione filmica in un perfetto equilibrio di incubo visionario e racconto simbolico. Horror, Italia1977. Durata 97 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +16
Una ragazza americana si trasferisce in una scuola di danza tedesca. Qui avvengono strani fenomeni e morti tanto inspiegabili quanto orrende. Espandi ▽
Dario Argento utilizza in chiave apertamente horror elementi del mondo delle favole, presentando personaggi tipici di quel mondo, dall'apparentemente inerme protagonista alle streghe. Lo fa con un notevole tasso di cattiveria e di convinzione. L'inizio è fulminante per la scelta delle atmosfere, la rapidità dell'azione e la capacità di introdurre in modo efficace e visualmente straordinario un clima enigmatico, surreale e minaccioso. Si vede subito la mano di un autore in stato di grazia che azzecca tutte le mosse, realizzando un film che diventa un classico istantaneo, un paradigma influente per molto dell'horror successivo. Caratteristico è l'uso del colore, che ha chiare ascendenze baviane (da Mario Bava), ma persegue un percorso personale di grande fascino visuale. Ogni svolta narrativa è occasione per esprimere controllo e maestria. Magistrale è anche la gestione di episodi minori. Jessica Harper - occhioni sgranati e volto angelico - è perfetta nella parte. Ma anche il resto del cast è in genere ben scelto, a partire da una grande di Hollywood come Joan Bennett e da una grande di Cinecittà come Alida Valli per arrivare alla brava Stefania Casini e a solidi caratteristi come Flavio Bucci. In una piccola parte c'è anche Udo Kier, cult actor per eccellenza. Recensione ❯
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Una storia di rimossi e sensi di colpa in seno a una famiglia, che si interroga sull'esperienza di pre-morte. Horror, Thriller - USA, Italia2024. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Quando sua figlia adolescente mostra un comportamento sempre più inquietante dopo un'esperienza di pre-morte, una madre si convince che la ragazza abbia portato qualcosa di malvagio dall'aldilà. Espandi ▽
Robin, talentuosa pianista affetta da mutismo, è vittima di un grave incidente motociclistico. La madre Claire e il padre Luca, separati, accorrono al suo capezzale: quando è ormai stata considerata clinicamente morta, Robin si risveglia e torna in vita. Ma ben presto i comportamenti della ragazza, che ha ora recuperato la capacità di parlare, diventano strani e inquietanti, come se nutrisse un rancore verso la madre in procinto di esplodere. Claire crede che la figlia sia posseduta da un’entità e cerca aiuto in ogni modo, tra lo scetticismo generale.
Titolo a rischio di confusione – con il film di Clint Eastwood del 2010 – per il debutto alla regia del produttore Robert Salerno, che gira a Roma un horror psicologico che si interroga sulla questione sull’aldilà – esiste un aldilà? Cosa avviene dall’altra parte? Si tratta di un fenomeno scientifico o soprannaturale? Come horror in senso stretto c’è pochissimo spazio per spaventi o truculenze, limitate anche da un budget evidentemente esiguo. La scelta di Salerno è di concentrarsi sulle angosce di Claire, gravata da sensi di colpa frustrati e da un rimosso indicibile, che hanno distrutto il suo matrimonio e sembrano perseguitarla. Here After – L’aldilà ha soprattutto un problema di messa in scena, di legnosità nello svolgimento, che deve chiaramente tendere a un fine e forza dialoghi e azioni inverosimili di personaggi che sembrano manichini, e non riescono mai a uscire dalle pagine della sceneggiatura per farsi carne e sangue. Recensione ❯
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Quando la religione è finita e la lotta contro il Male è lasciata a specialisti senza una fede particolare. Espandi ▽
I fratelli Pedro e Jimmy sentono nella notte degli spari provenire dal bosco vicino alla loro fattoria. All'alba trovano il cadavere devastato di uno sconosciuto. Le carte che aveva con lui li spingono in direzione di una fattoria vicina dove una donna ammette che il morto era un "pulitore" e lo aspettava da tempo perché facesse ciò che va fatto riguardo a Uriel, il suo figlio maggiore che è "posseduto". Il brusco vicino Ruiz decide di prendere in mano la situazione e, nonostante vi siano delle ferree regole da rispettare con i posseduti se si vuole evitare che il male si sparga, preleva Uriel con l'aiuto di Pedro e Jimmy con l'intenzione di abbandonarlo a centinaia di chilometri di distanza dalle loro fattorie.
Ma durante il viaggio, i tre perdono il corpo e all'arrivo non lo trovano più. Giudicando d'averlo comunque perso a sufficiente distanza, tornano alle loro vite pensando d'aver risolto il problema. Ma si sbagliano. Ruiz trova una strana capra vicino al suo recinto e, nonostante la moglie incinta lo implori di non farlo, le spara. La moglie allora lo abbatte con un'ascia che poi rivolge ripetutamente verso di sé. Ed è solo l'inizio.
Ambientato nella campagna argentina in una realtà molto realistica eppure allo stesso tempo irreale e distopica, quando la religione è finita e la lotta contro il Male è lasciata a specialisti senza una fede particolare, il film rappresenta uno sguardo in gran parte nuovo e originale su uno dei temi più usati nel cinema horror, quello della possessione diabolica. Recensione ❯
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Un horror ecclesiastico non sempre convincente, ma con un'ottima Sydney Sweeney. Horror, Italia, USA2024. Durata 89 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un horror ambientato tra le mura di un convento, dove la vittima è una giovane suora devota. Espandi ▽
La giovane Cecilia, novizia americana, arriva a Roma da Detroit per prendere i voti e diventare suora. Viene accolta molto cordialmente nel convento cui è destinata, adibito principalmente alla cura di suore anziane e malate. Cecilia si trova subito bene e fa amicizia con l'altrettanto giovane Guendalina. Trova serenità anche nelle parole confortanti di padre Tedeschi: è lui che l'ha voluta lì, per il suo bene. Tutto sembra quindi svolgersi per il meglio, ma, dopo aver preso i voti ed essersi acclimatata alla vita del convento, Cecilia comincia ad avvertire malesseri. Sydney Sweeney, già molto brava in ambito horror in Notturno (ma non va dimenticato anche il suo significativo ruolo nel tarantiniano C'era una volta... a Hollywood), aderisce con convinzione e notevole efficacia al suo ruolo dando di Cecilia un ritratto sensibile e credibile: è soprattutto il suo personaggio a dare al film quel che di buono può vantare Recensione ❯
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