1861, Georgia. Un giovane ha due amori: una locomotiva di nome "Il generale" e una bella ragazza. Espandi ▽
Come spesso è accaduto nella storia del Cinema Keaton realizza un capolavoro che sarà però un flop al box office. Il film infatti finì con il costare 750.000 dollari (ivi compreso il precipitare di un vero treno in un fiume) incassandone negli USA solo 474.264. La base della narrazione stava in un episodio realmente accaduto nel corso della guerra civile americana. Keaton vi apporta sostanziali modifiche e fondamentalmente trasforma il fallimento di un’azione nordista in un’importante vittoria dei sudisti realizzando così comunque quello che verrà definito come il primo film comico-storico della storia del cinema. Keaton costruisce sequenze di questo film che potremmo definire “on the railroad” con estrema precisione non risparmiandosi anche come stuntman. D’altronde si dice che il suo nome d’arte (Buster) derivasse da un appellativo a lui rivolto da qualcuno che se ne intendeva in fatto di elasticità corporea: Houdini. Recensione ❯
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Ambientata a Parigi agli inizi della prima guerra mondiale, è la storia di un grande e struggente amore tra uno spazzino e una ragazza povera. Quando lui torna cieco dalla guerra, lei gli rimane accanto per accudirlo e confortarlo. Espandi ▽
Ambientata a Parigi agli inizi della prima guerra mondiale, è la storia di un grande e struggente amore tra uno spazzino e una ragazza povera. Quando lui torna cieco dalla guerra, lei gli rimane accanto per accudirlo e confortarlo. Recensione ❯
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Il grande John Barrymore in un ruolo da supergigione che tentò in seguito altri grandi istrioni dello schermo (fra cui Peter O'Toole). È Svengali, un ... Espandi ▽
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I pirati assaltano un vascello spagnolo e trucidano tutto l'equipaggio. Si salvano solo un uomo e suo figlio Michael. Espandi ▽
Considerato da molti il miglior film in assoluto di Douglas Fairbanks, che ne è anche produttore e sceneggiatore - seppur sotto pseudonimo, il film di Albert Parker è divenuto un grande classico del cinema 'cappa e spada', con le mirabolanti acrobazie del protagonista e il suo "umorismo caustico e la sua ostentata crudeltà". Il Pirata Nero, che fu una megaproduzione dell'epoca, utilizzò un particolare Technicolor bicolore che costrinse, per poter meglio controllare la fotografia, a girare quasi esclusivamente in interni, negli stabilimenti della United Artists. Recensione ❯
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Il film che ha portato Harry Langdon all'apice del suo successo e ha dato il via alla sociologia filmata di Frank Capra. Commedia, USA1926. Durata 83 Minuti.
Il più bel film di Harry Langdon, sostenuto da un grande regista come Frank Capra. Trovate esilaranti e riprese coraggiose. Espandi ▽
Paul Berger è al fronte durante la Prima Guerra Mondiale. Non se la cava con la mitragliatrice ma in compenso è esperto nel tiro con la fionda. Lo tiene poi attivo il pensiero di un’amica di penna americana, Mary Brown, che finisce con il dichiarargli il suo amore. Catturato da un soldato tedesco, alla fine del conflitto viene portato da questi negli States come aiutante. Paul coglie l’occasione per cercare la sua Mary. Harry Langdon conosce, grazie a Frank Capra, il vertice del suo successo personale. Il regista sviluppa e affina quelli che saranno i tratti caratteristici del suo personaggio. Un’ingenuità quasi angelica lo accompagna in tutte le peripezie quasi fosse costituzionalmente incapace di concepire, non solo di vedere, il male intorno a sé. Il suo è un candore totale che permette allo sceneggiatore, ora anche regista, Frank di inserirlo nelle situazioni più paradossali. Ci sono alcune gag, come quella del viaggio con il protagonista ammalato, che si prolungano oltremisura ma nel complesso il film meritò il successo che il pubblico dell’epoca gli decretò. Recensione ❯
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Alfred si innamora di una ragazza e vorrebbe sposarla, ma i genitori di lei vogliono che abbia al suo fianco un uomo atletico e forte. Il maggiordomo decide così di spacciare il padrone Alfred per il pugile Battling Butler, suo omonimo. Espandi ▽
Prima che l'avvento del sonoro ne provocasse un precoce declino affrettato anche da disavventure personali (divorzi, alcolismo), Buster Keaton ha realizzato alcuni pregevoli lungometraggi, tra cui si distingue "Io e la Boxe" ("Battling Butler").
Alfred, figlio di un milionario, viene spedito dal padre sui monti, in una vacanza "forzata" col proprio maggiordomo, per farsi le ossa e staccare da una vita oltremodo agiata: si innamora di una ragazza e vorrebbe sposarla, ma i genitori di lei vogliono che abbia al suo fianco un uomo atletico e forte. Il maggiordomo decide così di spacciare il padrone Alfred per il pugile Battling Butler, suo omonimo. Alfred è coinvolto in una serie di equivoci e paradossi, ma la trovata regge, fino a quando giunge al paese il vero pugile e i due si devono sfidare. Conosciuto in Italia anche come "Se perdo la pazienza..." è l'ultimo film di Keaton per la Metro-Goldwyn-Mayer, ed è proprio grazie a film come questo che "il comico che non ride mai" (per contratto non poteva sorridere) va considerato insieme a Chaplin e alla coppia Lauren-Hardy come uno dei giganti del cinema comico, capace di "giungere all'assoluto per semplificazione, di recitare senza maiuscole". Recensione ❯
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Una serie di situazioni spassose, secondo modelli lontanissimi dalla classica comica muta, ma più vicini al Tati di trent'anni dopo, che culmina con il celebre inseguimento da parte della folla di candidate spose. Espandi ▽
Le sette probabilità si sviluppa attraverso una serie di situazioni spassose, secondo modelli lontanissimi dalla classica comica muta, ma più vicini al Tati di trent'anni dopo, che culmina con il celebre inseguimento da parte della folla di candidate spose, contro cui, con una trovata da moderno videogame, il protagonista scatena una cascata di pietre che inizialmente minacciavano lui. Altri momenti da antologia: la guardarobiera che osserva altezzosa il settimo tentativo di Jimmy di procurarsi una moglie (da qui il titolo), l'incursione nella bottega di un orologiaio per sapere che ore sono, risoltasi anche questa, inopinatamente, in un fallimento, la giacca che si incastra nella chiusura del cancello (non si pensi che per togliersi d'impaccio Jimmy si levi la giacca), il cane della ragazza che si frappone fra i due sposi. Le risate e i moti di stupore si alternano e si fondono dall'inizio alla fine. Recensione ❯
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Prima versione filmata del filone tratto dal romanzo "Le Fantome de l'Opera". Un musicista deforme, coperto da una maschera, si nasconde nei sotterranei dell'Opéra di Parigi, follemente innamorato di una giovane cantante lirica che finisce per rapire. Espandi ▽
Si tratta della prima versione cinematografica del famoso racconto di Gaston Leroux. La personificazione da parte di Lon Chaney del fantasma dell'Opera di Parigi è la più terrificante di tutte. Recensione ❯
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Prima versione cinematografica della fiaba tratta dalle Mille e una notte. Uno spettacolo riuscito che, sebbene muto, è godibilissimo anche per... Espandi ▽
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L'universalità di Lubitsch che con questa commedia dà la prova di conoscere magistralmente i tempi per suscitare partecipazione e sorriso. Commedia, USA1924. Durata 77 Minuti.
Ambientata nella Vienna degli anni Venti, la vicenda ruota attorno a due coppie, il dottor Braun, la neo mogliettina Charlotte, la miglior amica di Charlotte, Mizzi e il suo sposo, il professor Stock. Espandi ▽
Vienna. Il professor Stock non vede l’ora di potersi liberare con un divorzio dalla consorte Mizzi. Mizzi difatti si dà da fare per sedurre il dottor Braun, che aveva incontrato per caso e che poi scopre essere il neo marito della sua migliore amica Charlotte. La quale è decisamente innamorata dello sposo ma deve resistere alle avances del di lui collega dottor Gustav. Il secondo film realizzato negli States da Ernst Lubitsch (e la sua prima commedia muta americana) mostrano al pubblico l’universalità del cinema del regista tedesco. Siamo di fronte all’adattamento, ad opera di Paul Bern, di uno spettacolo teatrale di Lothar Schmidt ma Lubitsch non ne fa un film ‘teatrale’: che conosce bene i meccanismi del teatro, sa però distinguere in modo magistrale tra le due forme artistiche di comunicazione con una piena consapevolezza dei tempi che il cinema (e quello muto in particolare all’epoca) richiede per suscitare partecipazione e sorriso. Tempi che, se si dispone di un meccanismo perfettamente oliato e della capacità di portarlo sullo schermo, continuano a funzionare. Recensione ❯
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Un reporter coinvolge involontariamente la sua fidanzata in un caso di omicidio. Espandi ▽
Frank Capra, alla sua decima prova dietro la macchina da presa, mostra di saper controllare la sceneggiatura alternando con i toni della commedia l’azione e la critica sociale. L’affollata redazione di un giornale (successivamente vedremo anche la stampa riproposta in altri suoi film) è il luogo in cui si intrecciano rivalità e frustrazioni risolte con un tocco di ironia e humour. Si avvale poi della presenza di due star dell’epoca come Jobyna Ralston, con un’ampia filmografia alle spalle e ormai prossima all’abbandono degli schermi, e Mildred Harris nei panni dell’accusata ingiustamente e di Mildred Harris (prima signora Chaplin) in quella della femme fatale pronta per la redenzione. Grazie a loro costruisce una vicenda con la giusta dose di romanticismo che si unisce già alla considerazione, anche se ancora enunciata con grande semplicità, della necessità di far trionfare la giustizia sempre e comunque. Recensione ❯
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