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Bennett Miller

Bennett Miller è un regista, produttore, produttore esecutivo, è nato il 30 dicembre 1966 a New York City, New York (USA).
Nel 2014 ha ricevuto il premio come miglior regia al Festival di Cannes per il film Foxcatcher. Bennett Miller ha oggi 57 anni ed è del segno zodiacale Capricorno.

Regista statunitense conosciuto per aver diretto pellicole come Truman Capote - A sangue freddo (2005), L'arte di vincere (2011) e Foxcatcher (2014), incontrando un incredibile successo di pubblico e critica, tanto da essere addirittura candidati all'Oscar come miglior film.

Studi e lavori
Bennett Miller nasce il 30 dicembre 1966 a New York, da madre pittrice e padre impresario edile. Dopo aver studiato alla Mamaroneck High School (dove diventa il migliore amico dell'attore e sceneggiatore Dan Futterman e della scrittrice Sarah Vowell) e alla New York University, diventa manager e autore dei videoclip della band The Fenwicks, fin dal loro singolo di debutto "Another Deadly Mother". Poi fonda la compagnia teatrale del Bullstoi Theater Ensemble con Philip Seymour Hoffman e Steven Schub. Comincia ad avvicinarsi al cinema dirigendo il documentario The Cruise nel 1998, grazie al quale otterrà il Premio Wolfgang Staudte e una menzione speciale al Don Quixote Award. Il documentario racconta la vita di una guida dei New York City Bus ed è girato principalmente con la telecamera digitale, ma con un incredibili soluzione di ripresa.

Truman Capote - A sangue freddo
Hollywood mette subito gli occhi su questo giovane talento del cinema e gli propone diversi progetti che lui, puntualmente, rifiuta. Tantissime sono le porte che si aprono per Miller, ma lui ne sceglie solo una: il biopic su Truman Capote intitolato Truman Capote - A sangue freddo (2005), che sarà interpretato dal Philip Seymour Hoffman. Il regista viene immediatamente candidato all'Oscar e al BAFTA. L'occhio di Truman Capote è quello della cinepresa tenuta in mano da Bennett Miller, che focalizza i due killer e mette in luce l'ambiguità caratteriale di uno di loro, con una serrata e misurata bellezza.

L'arte di vincere
A ben quattro anni di distanza dal primo film, Miller firma la sua seconda opera cinematografica, prodotta dalla Columbia Pictures: L'arte di vincere (2009), un progetto ispirato al libro "Moneyball: The Art of Winning an Unfair Game" di Michael Lewis, che sarebbe dovuto andare a Steven Soderbergh, ma che poi rifiutò per disguidi con la produzione. Dirigendo Brad Pitt nel ruolo del general manager Billy Beane, che si affida alle statistiche e alle formule matematiche per vincere, invece che alle conoscenze fisiche e sportive del baseball, Miller segna un altro punto a suo favore, anche grazie a un'ottima sceneggiatura firmata da Aaron Sorkin e Steven Zaillan che ben delineano un affresco del dietro le quinte di un mondo sportivo americano. Miller si aggira fra gli spogliatoi, gli uffici e i campi da gioco con delle riprese sensibili e sfruttando il potere di certe inquadrature nel descrivere le sfumature dell'animo umano.

Foxcatcher
E cinque anni più tardi, ritorna sul grande schermo con Foxcatcher, un progetto che aveva sviluppato fin dal 2006 e che racconta la vera storia di Mark Schultz, vincitore della medaglia d'oro alle Olimpiadi per la lotta libera e del singolare rapporto che ebbe con il ricco John du Pont. Dopo aver ricevuto il premio come miglior regista al Festival di Cannes e una nomination all'Oscar nella stessa categoria.

Vita privata
Bennett Miller è il compagno di Ashley Olsen.

Ultimi film

Drammatico, (USA - 2014), 134 min.
Drammatico, (USA - 2011), 126 min.
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