Milla Jovovich (Milica Jovovi) è un'attrice ucraina, produttrice, è nata il 17 dicembre 1975 a Kiev (Ucraina). Milla Jovovich ha oggi 48 anni ed è del segno zodiacale Sagittario.
Milla Jovovich è una vampira, in Ultraviolet di Kurt Wimmer, anzi una emofaga o mangiatrice di sangue, con poteri molto interessanti: una forza fisica e un’abilità acrobatica straordinarie: la capacità, soltanto formulando un pensiero, di cambiare colore degli abiti (da nero a rosso, a bianco) e dei capelli (da castani a blu, a viola): possiede un braccialetto-carta di credito, porta un anello di brillanti sopra il guanto, come i cardinali. t fantastica. Ma è sempre fantastica, pur restando un’immagine molto familiare: sempre vista nella pubblicità di Revlon, di Armani, Celme, L’Oréal e altre grandi firme.
È una ragazza ardita di 31 anni: ex moglie d’un marito annullato e dimenticato; ex moglie di Luc Besson, il regista-produttore francese che le ha fatto interpretare i film più belli, La quinta dimensione, Giovanna d’Arco; ora compagna del regista di horror Paul William Scott Anderson (più nomi che fama), autore di Resident Evil e Resident Evil: Apocalypse da lei interpretati. Nata nel 1975 a Kiev in Ucraina, figlia di un pediatra serbo e di un’attrice russa, arrivata negli Stati Uniti coi
genitori nel 1981, ha cominciato a fare la modella a nove anni; a dodici era già arrivata a venir fotografata da Richard Avedon: a quindici ha interpretato la parte di Mildred Harris, seconda moglie di Chaplin, nel film-biografia di Richard Attenborough.
Ha continuato a girare film, sempre recitando personaggi insoliti: a causa del viso duro e straniero, del corpo asciutto e bello (anche quando non le correggono elettronicamente l’addome per farlo risultare più lungo e piatto), per lo sguardo aspro e folgorante degli occhi stupendi. Come quasi tutte le modelle è avida di soldi, tirchia, amante della chimica. Il carattere meschino è corretto da una natura fantasiosa, ardente, e da una passione per la musica. Studia canto e chitarra da quando era piccola, scrive brani musicali che ha raccolto nel suo primo album The Divine Comedy, uscito nel 1994 per la EMI Records: introspettivo, un po’ di folk europeo, memorie di emigrata russa nel tempo di Reagan, rimasto unico. Furente, combattente e triste, dice l’ex marito Luc Besson, come un bellissimo animale in via di estinzione.
Da Lo Specchio, 1 luglio 2006
Milla Jovovich, 28 anni da poco compiuti, si trova a Londra per promuovere il suo ultimo film, la continuazione del primo Resident Evil, in questo caso Residçnt Evil: Apocalypse. Un inseguimento di mostri senza tregua tra cui lei si destreggia con una disinvoltura ludica, già tipica dei videogames. «Ammazzare zombie è molto divertente - confessa. Ma a dire la verità questo genere di film non è il mio preferito. Mio fratello di 15 anni però è molto orgoglioso di me. I suoi amici pensano che sia molto cool. Quanto a me penso che per arrivare a coprire ruoli di rilievo in film indipendenti bisogna anche fare quelli più commerciali. Ai produttori di Hollywood non interessa se quella è arte, loro vogliono vedere il denaro». Non sarebbe comunque la prima volta, tiene a precisare Mula. che interpreta parti impegnate in film impegnati: «Mi ricordate in Chaplin o nel Quinto elemento, per esempio? Quelli non sono certo film leggeri». In effetti la carriera della Jovovich comincia quando la ragazza, giunta negli Stati Uniti all’età di sette armi con i genitori emigranti dalla Russia, appare sulla copertina di “The Face” che ha solo undici armi. E da lì non la fermi più nessuno: «Quando siamo arrivati in America, mia madre, che era un’attrice, ha dovuto fare le pulizie a lungo per permetterci di studiare. Ma mi ha sempre seguita: quando gli altri dopo il lavoro andavano al club lei mi portava a casa. I miei sono molto affettuosi ma anche molto rigidi, con una mentalità tradizionale russa. E il loro insegnamento mi ha aiutata a tenere la testa a posto anche cominciando a lavorare così giovane».
Milla, che è una delle facce della L’Oreal da dieci anni, che ha fatto la modella per i più grandi stilisti di moda e interpretato ruoli in diversi film, vedi Dummy con Adrien Brody, L’ultImo treno per Kathmandu della disney, Ritorno alla Laguna blu, Giovanna d’Arco di Luc Besson, Zoolander e Le bianche tracce della vita, è decisa, ci confessa, solo a migliorarsi. E Resident Evil è stato senz’altro una sfida in questo senso. Milla soffre di vertigini e scendere cinque piani sulla facciata di un edificio attaccata a un filo non è stato facile: «Mi sono dovuta allenare come una pazza ci ha detto. E devo dire che questa scena è stata per me la più difficile. Credevo di svenire. Invece impazzisco per le arti marziali ed esercitarmi per raggiungere risultati è stato molto gratificante». Cinque ore al giorno, sei giorni la settimana di allenamento. Ma ne è valsa la pena, spiega la Jovovich: «Quando mi alleno è come se la mente si liberasse dai cattivi pensieri. E come una terapia. Le arti marziali aiutano a essere più calmi, più positivi. In fondo quello che voglio è condurre una vita normale senza ambiguità».
I cattivi pensieri, conferma Milla, «sono legati alle insicurezze, alla pressione dei lavoro». Quando poi gli impegni glielo concedono si dà alla pittura e questo è un passatempo che la rilassa molto. Non le piace invece socializzare troppo, soprattutto con gli altri attori: «Purtroppo la maggior parte degli attori ha il brutto vizio di concentrarsi solo su di sé. E dopo un po’ diventano estremamente noiosi».
Da Film Tv, 45, 2004