Nella prima fase della sua attività collaborò, in veste di giornalista umoristico, con testate prestigiose quali Il Bertoldo e Marc'Aurelio; qui ebbe modo di incontrare, fra gli altri, Vittorio Metz, con il quale avrebbe dato vita, in seguito, ad un formidabile duo artistico. Autore di libri in cui si rivelò fornito di una graffiante ironia (Essere o benessere, Il sadico del villaggio), di varietàradiofonici e televisivi e di slogan pubblicitari di grande successo ( "Non è vero che tutto fa brodo"!, "Il signore sì, che se ne intende"! "Con quella bocca può dire ciò che vuole"), esordì nel 1932 come autore di riviste teatrali, producendo, nel corso di vari anni, spettacoli di grande successo, interpretati dalla celebre coppia Billi e Riva, da Ugo Tognazzi, da Walter Chiari, da Tino Scotti e da altri di non minore fama. Nel cinema esordì nel 1940, come soggettista e sceneggiatore per un film con Erminio Macario, Il pirata sono io (Mario Mattoli), scrivendo in seguito altri ottimi copioni per film comici. Negli anni del dopoguerra ha intensificato la sua attività cinematografica; particolarmente fruttuoso, in proposito, il biennio 1952-1953, in cui firmò, insieme con Vittorio Metz, la regia di cinque film comici di notevole successo. Morì per un disgraziato incidente durante una vacanza in Sardegna, sbattuto da un'ondata contro uno scoglio.