Rassegna stampa di Jessica Alba

Che Hollywood abbia poca fantasia i critici cinematografici americani ormai lo ripetono spesso, di certo ogni qualvolta un fumetto corre in soccorso di sceneggiatori, registi e produttori. Il recente passato ci ha regalato «Spiderman», «Daredevil» e «Electra», il presente ci propone il successo di «Sin City» e il futuro ci porterà «Batman», in una nuova versione di Christopher Nolan, «Ghost Rider», con Nicolas Cage, «Il Ritorno di Superman» diretto da Bryan Singer e «I Fantastici Quattro» del regista Tim Story. Protagonista femminile dei «Fantastici Quattro» è Jessica Alba, un nome che a Hollywood ha fatto breccia e che nel cast dei comic-movies pare trovarsi particolarmente a proprio agio. L’attrice, infatti, è già sul grande schermo nella trasposizione cinematografica del fumetto di Frank Miller «Sin City». Per vederla nei panni della Donna Invisibile dei «Fantastici Quattro» invece bisognerà attendere l'8 luglio. Sempre quest'estate uscirà un'altra pellicola che la vede protagonista, «Into the Blue», avventurosa storia di un gruppo di giovani sub incappati nei traffici di un signore della droga. Tre film in poco più di tre mesi, un ottimo traguardo: «Lavoro nel mondo dello spettacolo da quando avevo 12 anni, ma solo ora posso dire di aver avuto fortuna», spiega l'attrice di origini messicane che si è fatta conoscere qualche anno fa con la serie televisiva «Dark Angel» e vive ora il suo anno fortunato. «Vengo finalmente considerata come una professionista. Per anni non ho fatto altro che studiare, giorno e notte, senza ottenere vere e proprie soddisfazioni in ambito professionale. Quando mi presentavo ai provini l'unica cosa cui sembravano interessati i miei interlocutori erano le mie misure. Oggi invece mi guardano negli occhi». Per interpretare la parte della Donna Invisibile la brunetta Jessica Alba ha dovuto però «rinunciare» ai suoi occhi color nocciola. Susan Storm, il suo personaggio, è infatti bionda e con gli occhi azzurri, così almeno la disegnò Jack Kirby nel 1961, ed è così che l'ha voluta Hollywood. «Molti fans del fumetto originale si stanno già lamentando del cast del film, come fanno ogni volta che un fumetto viene portato sullo schermo. Ma le critiche di solito svaniscono all'uscita nelle sale. Per quel che mi riguarda avrò capelli biondi e lenti a contatto colorate di azzurro». Il classico della Marvel porta in scena quattro astronauti che, colpiti da radiazioni spaziali, tornano sulla terra cambiati nel corpo e nelle capacità. Il capitano della missione Reed Richards (Ioan Gruffudd) diventa Mister Fantastic, capace di allungare il proprio corpo come gomma, la sua ragazza Susan Storm (Jessica) diventa la Donna Invisibile, mentre il fratello Johnny Storm (Chris Evans) è la Torcia Umana. Rimane il miglior amico di Reed, Ben Grimm (Michael Chiklis), che si trasformerà in un gigante fatto di roccia, ribattezzato La Cosa. La loro vita quotidiana è intervallata con avventure interstellari, e spesso i quattro si ritrovano in lotta con il folle monarca Dottor Destino. «Susan», racconta La Alba, «diventa invisibile come reazione ad emozioni troppo forti. Quando piange, quando si arrabbia, quando s’innamora, diventa invisibile. È una sensazione molto frustrante che conosco bene perché l'ho vissuta sulla mia pelle diverse volte, soprattutto quando ero più giovane. Nel mondo dello spettacolo è difficile stabilire vere relazioni con le persone». Per l’attrice il successo hollywoodiano ha sugli attori lo stesso effetto che le radiazioni cosmiche hanno sui Fantastici Quattro: «Il successo è un'arma a doppio taglio. Nel nostro ambiente c'è chi si monta la testa e non ti rivolge la parola se non sei una vera star. Per questo motivo non riesco a vivere a Los Angeles per più di tre mesi, qui conta solo la fama». Molto meglio le Bahamas, dove Jessica ha trascorso sette mesi a fare immersioni subacque per prepararsi al ruolo di «Into the Blue» di John Stockwell. «Ancora ricordo quando mi comunicarono, preoccupati che non accettassi, che sarei dovuta partire qualche mese prima dell'inizio delle riprese per allenarmi in acqua. Onestamente è stato il vero motivo per cui ho accettato la parte».

Da Il Mattino, 18 Aprile 2005

Nella sporca, violenta Sin City in bianco e nero del film di Robert Rodriguez che s’illumina ad intermittenza di colori accessi; in quella città-fumetto proiettata qualche giorno fa al Festival di Cannes, inventata dalla matita del grande disegnatore noir, hi-tech, fantascientifico Frank Miller, in mezzo a brutti, sporchi e cattivi, c’è lei, l’angelo sexy Nancy, esplosione di candido erotismo che balla in una sorta di saloon infernale. A vederla così innocentemente bella ieri a Roma, tanto giovane quanto “a posto”, gonna lunga, maglietta a righe con inserti ricamati, compostamente ligia al rituale del domanda-risposta, è difficile ammettere che Jessica Alba possa specchiarsi anche lontanamente nel suo personaggio. E lei sgombra subito il campo da qualsiasi dubbio: «Io un sex symbol? Dico la verità, è solo un modo per vendere i film». Finalmente, confessa, dopo tanti ruoli da «“dura”, da ragazza più matura della mia età e anche un po’ insopportabile, è arrivata Nancy e per me è stata una rivelazione. Non mi era mai capitato - continua la bionda attrice cresciuta in California, madre nordica e padre indo-messicano - un personaggio così dolce, ingenuo. Una sfida molto piacevole, soprattutto dover tenere il passo con il fumetto che ha un suo linguaggio specifico, molto noir e condito di ”slang”». Grande successo con Honey nel 2003, la Alba registra un ”picco” di attenzione col suo ruolo nel televisivo Dark Angel , il serial firmato da James Cameron che la inserisce nella lista d’oro della nuova generazione di attori rivelatisi col piccolo schermo: «I serial spesso sono più interessanti dei film per il grande schermo - spiega - e ti insegnano a lavorare duro, senza pause, senza trattamenti speciali. La tv ha alzato lo standard di qualità, nei contenuti e nella confezione. Si ha a che fare con un pubblico più esigente che vuole storie scritte alla perfezione». Ne ha un po’ per tutti la candida e sensuale Jessica: per Hollywood («E’ sempre pronta a criticare, spesso prima di aver visto il film»), per i divi («Non diciamoci bugie. Per molti il successo arriva casualmente. Stare nel posto giusto al momento giusto è stato fondamentale anche per me. Il resto lo fa la bravura e il professionismo») e se le chiedi cosa le piace di più nella vita, la lista è infinita: «Dunque, intanto cucinare: riesco bene nella caprese con olio al tartufo e nelle lasagne. E poi amo il golf e i travestimenti: cambiare capelli, trucco, abiti. Non prediligo i personaggi troppo positivi - arriccia il naso Jessica Alba - anzi adoro quelli che hanno un sacco di lacune e magari sono anche brutti». E noi aggiungiamo che non è affatto indifferente ai tatuaggi («È vero. Ho una coccinella dietro il collo e qui, sul polso, un fiore di loto con una scritta in sanscrito»), alla danza e al mare. La vedremo prossimamente in Into the Blu , avventura acquatica «che mi ha regalato quattro mesi di immersioni, anche se ero terrorizzata solo all’idea di nuotare nello stesso specchio d’acqua di un branco di squali». Ma su tutti, la spettiamo nei panni di Sue Storm nei Fantastici Quattro della Marvel. Da Il Messaggero, 26 maggio 2005

Jessica Alba è un nome singolare (sembra uno di quegli pseudonimi corti
e facili usati dalle soubrette italiane del varietà anni Quaranta) per una ragazza diversa da tutte. Penultima scoperta americana compiuta in Sin City di Frank Millere Robert Rodriguez, dove aveva una parte di lap dancer sensuale, angelica e pronta a venir rinnovata in un altro personaggio da fumetti, la donna invisibile, la bionda Sue Storm degli imminenti Fantastici Quattro.

Ha 24 anni, è californiana. Suo padre è messicano (ma anche indiano e spagnolo), sua madre è francese-danese: una multinazionale. A 12 anni aveva già un agente, le prime esperienze sono state televisive: il serial Dark Angel di Max Guevara, un anno in Australia a recitare coi delfini nel serial Flipper. Le piacciono New York, Lauren Bacall («per la sua modernità intelligente»), le lasagne che sostiene di saper cucinare a perfezione, Il mago di Oz («è l’infanzia») e La mia Africa («è l’amore-avventura»), le borse di Gucci. Dovendo essere un animale, sceglierebbe la balena perché è grossa («non dovrei più preoccuparmi dei fianchi e del sedere») e perché «vivere nell’Oceano è la felicità». Massimi desideri: poter fermare il tempo, diventare prima o poi produttrice.
Queste sono futilità promozionali, e contano zero. Quel che conta è la sua bellezza, forse esaltata dalla regia e dalla fotografia di Rodriguez in Sin City accanto a Bruce Willis. una bionda dai lunghi capelli volanti, con un corpo strepitoso e lineamenti da bambina piccola Se c’è qualcosa che non manca nelle nostre società occidentali sono naturalmente le ragazze belle. Ma la loro bellezza è monotona, sempre uguale al cinema come alla tv o nella pubblicità trucco, palestre, occhi pasticciati da mascara e ombretto, curve domate o gonfiate da interventi d’estetica. Una bellezza non soltanto da cloni, ripetitiva e artificiosa, ma contraddistinta pure da atteggiamenti e posture oblativi: è come se le belle ragazze si proponessero e offrissero sempre, si protendessero per venire prese. A questo si deve l’aria da bordello della bellezza femminile contemporanea corrente. È dovuta a questo, per contrasto,l’unicità della bellezza di Jessica Alba: riservata, remota, superba, chiusa nel proprio fascino splendente.
Da La Stampa,6 Agosto 2005

È stata la protagonista di tre importanti film del 2005: Sin City, acclamato dalla critica e diretto da Robert Rodriguez, con un cast di star che comprende Bruce Willis, Josh Hartnett, Elijah Wood, Brittany Murphy, Nick Stahl e Michael Madsen. Alba interpretava Nancy, una esotica danzatrice, al fianco di Willis, in una delle tre storie che si intrecciano nel film; The Fantastic Four, il film campione di incassi, tratto dalla serie a fumetti della Marvel Comics, di cui era la protagonista femminile; Into the Blue, un film d’azione girato negli abissi marini e interpretato da Paul Walker, Josh Brolin and Scott Caan. I tre film hanno incassato globalmente mezzo miliardo di dollari. Jessica vestirà nuovamente i panni di Sue Storm (o la Donna Invisibile) nell’imminente sequel dell’adattamento dei Fantastici Quattro, diretto da Tim Story. Alba apparirà presto nei film BILL con Aaron Eckhart e Good Luch Chuck al fianco di Diane Cook. Oltre al franchise di The Fantastic Four, l’attrice prevede di girare un secondo episodio di SIN CITY. Il primo ruolo protagonista di Alba in un film di una grande major risale al 2003, con Honey, che ha incassato oltre 60 milioni di dollari in tutto il mondo. Nel film l’attrice interpretava il ruolo di Honey Daniels, danzatrice e coreografa, che lavora come barista e impiegata in un negozio di dischi fino al momento in cui non riesce a ‘sfondare’ nel mondo della musica e non comprende ciò che veramente conta nella sua vita. Questo dramma di vita contemporanea presentava Lil’ Romeo, Mekhi Phifer e Joy Bryant, con apparizioni delle star hip hop e R&B Missy Elliott, Genuine, Sean Desmond, Tweet e Jadakiss. Alba si è imposta all’attenzione del pubblico come protagonista del primo film televisivo di James Cameron, Dark Angel, il suo primo progetto dopo lo storico successo di Titanic. Nella serie Alba interpretava Max, un prototipo umano a cui sono state esaltate le qualità genetiche, che fugge dai suoi catturatori, per vivere nei sotterranei di una Seattle del 21° secolo. Durante la prima stagione della serie, l’attrice è stata nominata al Golden Globe e al People’s Choice Award. I lettori di TV Guide le hanno conferito il premio di Breakout Star of the Year, ed è stata eletta ‘Favorite TV Actress’ al Teen Choice Awards 2001. Dark Angel è stato un successo in tutto il mondo, e l’attrice ha conquistato la notorietà a livello internazionale. Il film è stato distribuito in video e DVD e ha lanciato una colonna sonora molto popolare, un videogame di grande successo e una linea di action figures. Alba ha voluto iniziare a recitare sin da giovanissima; all’età di 12 anni era già una professionista. Ha studiato arte drammatica a Los Angeles e presto è approdata nella Atlantic Theatre Company, dove ha avuto come maestri William H. Macy e David Mamet. I primi film di Alba comprendono Never Been Kissed della 20th Century Fox, prodotto da Drew Barrymore, e il thriller Idle Hands per la Sony Pictures. In seguito è stata la protagonista del film romantico della Fine Line Features The Sleeping Dictionary, al fianco di Brenda Blethyn, Bob Hoskins, Emily Mortimer, Noah Taylor e Hugh Dancy. Recentemente Alba è apparsa in una serie di importanti campagne pubblicitarie per L’Oreal, nel famoso spot ‘Got Milk?’ e per The Gap. Ha inoltre partecipato in numerosi talk show ed è apparsa sulle copertine di importanti riviste internazionali. Nonostante in molti la considerino una bellezza esotica, Alba in realtà è cresciuta in una tipica famiglia americana in California. Sua madre ha origini franco-danesi mente suo padre ha discendenze messicane, indiane e spagnole.