Negli anni dell'immediato dopoguerra iniziò a lavorare nel mondo del cinema come soggettista e sceneggiatore, collaborando alla stesura di numerosissime sceneggiature per film di genere comico e leggero, avvalendosi per lo più dell'aiuto di Agenore Incrocci, che divenne notissimo con lo pseudonimo di Age. Dagli ultimi anni Cinquanta fino alla seconda metà degli anni Sessanta, a Scarpelli si offrì l'occasione di scrivere, sempre in collaborazione, la sceneggiatura di alcuni film di notevole impegno artistico, come Nata di marzo (1958, Antonio Pietrangeli), I soliti ignoti (1958, Mario Monicelli), La grande guerra (1959, Mario Monicelli), Tutti a casa (1960, Luigi Comencini), Mafioso (1962, Alberto Lattuada), I compagni (1963, Mario Monicelli), Sedotta e abbandonata (1964, Pietro Germi), Signore e signori (1966, Pietro Germi), e altri. Ebbe così modo di rivelare pienamente le sue valide doti umoristiche e satiriche, premiate per ben tre volte con il Nastro d'Argento. PREMI 1959 Nastro d'Argento per la migliore sceneggiatura (I soliti ignoti, Mario Monicelli); 1965 Nastro d'argento per la migliore sceneggiatura (Sedotta e abbandonata, Pietro Germi); 1967; Nastro d'Argento per la migliore sceneggiatura (Signore e signori, Pietro Germi)