Anno | 1964 |
Genere | Commedia |
Produzione | Italia |
Durata | 125 minuti |
Regia di | Pietro Germi |
Attori | Stefania Sandrelli, Saro Urzì, Lando Buzzanca, Aldo Puglisi, Lola Braccini, Leopoldo Trieste Umberto Spadaro, Rocco D'Assunta, Oreste Palella, Attilio Martella. |
Tag | Da vedere 1964 |
MYmonetro | 4,00 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 22 luglio 2020
Una ragazza è costretta a subire le conseguenze di un rapporto avuto con il fidanzato della sorella. Il film è stato premiato al Festival di Cannes, ha vinto 3 Nastri d'Argento, ha vinto 2 David di Donatello, In Italia al Box Office Sedotta e abbandonata ha incassato 61 .
Passaggio in TV
mercoledì 30 aprile 2025 ore 7,00 su RAIMOVIE
ASSOLUTAMENTE SÌ
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Caustica e cinica satira della Sicilia bigotta e "d'onore", in cui una giovane ragazza, viene deflorata dal futuro sposo della sorella! Scoppia un putiferio, soprattutto quando la giovane denuncia il fatto alla polizia, mettendo questa storia sulla bocca di tutti, cosa che entrambi le famiglie, in particolar modo il sanguigno padre di lei, non digeriscono. Così, dopo sotterfugi e falsi rapimenti, la ragazza sarà vittima suo malgrado di un matrimonio riparatore, quanto per evitare la galera all'uomo tanto per mettere a tacere la gente! Cosa non si fa per l'onore... Il film ironizza in modo più che sardonico su quella Sicilia in cui salvare il cosiddetto "onore" è di importanza vitale, in cui sono le apparenze quelle che contano (memorabile la scena in cui il padre della ragazza costringe tutta la famiglia, appena usciti dal commissariato, a ridere per far credere alla gente che si era trattato di un malinteso), e le donne hanno l'importanza di un soprammobile. Sicilia questa che all'epoca di Germi esisteva ancora e che oggi non è del tutto scomparsa. Incantevolmente dimessa la Sandrelli e prepotentemente sanguigno il grande Saro Urzì (nella parte del padre della ragazza). Germi non è mai stato così pungente e sferzante, con un stile poi da lasciar a bocca aperta. Un capolavoro della "commedia all'italiana".
Uno dei film più belli e più veri girati in Italia e sull'Italia. Un meccanismo a orologeria perfetto, divertente, grottesco, godibile e verissimo, che dice grandi verità con un registro che si colloca tra il perfettamente verosimile e il perfettamente filmico. Una sceneggiatura impeccabile, senza sbavature e personaggi splendidi e ben costruiti per un regista che ha saputo [...] Vai alla recensione »
Pietro Germi è stato un grande regista e questo forse è il suo film migliore.Bisogna vederlo e rivederlo per poter apprezzare le sfumature di un lavoro grandioso, che oltre ad essere una denuncia del degrado e della miseria morale della Sicilia e forse dell'Italia dei primi anni 60,offre uno spietato affresco di una classe piccolo-borghese benpensante, che lungi dall'essere [...] Vai alla recensione »
Pietro Germi è un autore e regista che adoro. Oltre ai tanti successi avuti (su tutti ricorderei Divorzio all'italiana), forse non molti sanno che si deve proprio a Germi pure il soggetto di Amici Miei, film che non potè girare solo in quanto le condizioni di salute in cui versava non glielo permisero (morì di lì a poco, prima dell'uscita del film nelle sale cinematografi [...] Vai alla recensione »
"Sedotta e abbandonata"(Pietro Germi, scritto con Luciano Vincenzoni, Agenore Incrocci e Furio Scarpelli, 1964)è la storia di una sedicenne che, quasi"per caso", in una torrida giornata estiva, veine concupita da un ragazzo, studente universitario in legge,in realtà prima del fatto fidanzato con un'altra ragazza, sorella della sedotta Angese.
Un ragazzo compie uno stupro, dovrà quindi sposare la vittima ora perdutamente innamorata di lui. Classico esempio della commedia nostrana del tempo, l’affresco di un’Italia trascinata dal BUM economico e al contempo divorata da una millenaria arretrata mentalità senza speranza; come il filone vuole, la trama è fortemente drammatica ma lo sviluppo, i [...] Vai alla recensione »
Agnese è poco più che adolescente e attira le attenzioni del fidanzato, promesso sposo, della sorella Matilde. Un giorno approfittando del riposo post prandiale il giovane riesce ad ottenere le grazie di Agnese, che rimane incinta. Nel piccolo paese Siciliano dei primi anni ’60, questo è un fatto gravissimo che va lavato o con il matrimonio riparativo o con il delitto d’onor [...] Vai alla recensione »