Film cortometraggi svizzeri

Cinque cortometraggi realizzati a partire dagli anni Sessanta in découpage, tecnica d'animazione prediletta da Gianini che permette di donare il movimento a piccoli ritagli di carta. Una raccolta di corti interamente dedicata alle storie animate di Leo Lionni, nate dall'incontro, e dall'amicizia tra il poliedrico autore di pluripremiati albi illustrati (Piccolo blu e piccolo giallo, Federico, Pezzettino) e il regista e maestro dell'animazione italiana, Giulio Gianini.

Un risveglio brusco. Un ragazzo si alza, deve andare a lavorare. Un lavoro particolare, condiviso con la sua famiglia. I Molina abitano allo stadio del Boca Juniors, a Buenos Aires, e tutta la loro vita ruota attorno allo stadio: compravendita di biglietti, accordi sottobanco con la polizia, bagarinaggio, smercio di biglietti falsi. La normalità in un mondo a sé, un sistema che gravita attorno al polo, simbolico e materiale, dello stadio. Qualcosa irrompe, improvviso e non reversibile, nella vita scandita della famiglia Molina.

Il ricordo di un incontro di tre persone che vivono liberamente la propria identità sessuale. Una memoria che si intreccia con una riflessione sul coraggio di essere se stessi e sul colore rosa.

Pascoli alpini. Ogni estate, i contadini di montagna vi ritornano per tre mesi. Jean-Marc, 70 anni, è uno di questi, con quasi 60 anni consecutivi passati lassù. Aveva 11 anni quando ha tenuto una vitella per la prima volta. Lontano dalle comodità casalinghe, senza elettricità. 60 anni dopo Le Temps, in collaborazione con l'archivio televisivo svizzero, ha realizzato un documentario su questo guardiano di una contadinanza dimenticata.

Tutti noi abbiamo due facce. Ma se anche il più piccolo spavento divide qualcuno in un timido involucro da una parte e in un presuntuoso scheletro dall'altra, significa che quella persona deve ancora lavorare molto per rimettere in armonia le proprie personalità.