| Anno | 2025 |
| Genere | Azione, Avventura, Drammatico, |
| Produzione | USA |
| Durata | 195 minuti |
| Regia di | James Cameron |
| Attori | Sam Worthington, Zoe Saldana, Sigourney Weaver, Stephen Lang, Oona Chaplin Cliff Curtis, Joel David Moore, CCH Pounder, Edie Falco, Matt Gerald, Kate Winslet, Giovanni Ribisi, David Thewlis, Jemaine Clement, Jack Champion, Bailey Bass, Jamie Flatters, Laz Alonso, Britain Dalton, Trinity Jo-Li Bliss, Victoria Atkin, Brendan Cowell, Keston John, Filip Geljo, Duane Evans Jr., Jake McLean. |
| Uscita | mercoledì 17 dicembre 2025 |
| Distribuzione | Walt Disney |
| MYmonetro |
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Ultimo aggiornamento giovedì 4 dicembre 2025
Argomenti: Avatar
Il terzo capitolo della saga di Avatar.
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CONSIGLIATO N.D.
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Il terzo capitolo della saga di Avatar. Non si hanno ancora molti dettagli sulla trama del film ma sappiamo che Il film è ambientato sul sistema Alpha Centauri AB e negli oceani di Pandora.
“La saga di Avatar si è sviluppata gradualmente nel tempo, più come un’allegoria che come fantascienza”. A parlare è il regista James Cameron in un incontro a Los Angeles per la stampa internazionale. “Nel primo film abbiamo creato un mondo e una storia d’amore centrale abbastanza semplice, perché tutta l’attenzione era andata nel dare vita ai Na’vi e al loro ambiente, un mondo visivamente così fantastico che la trama doveva essere per forza molto concreta, legata alle dinamiche umane in cui tutti possiamo identificarci. Nel secondo film abbiamo reso la storia più complessa e aggiunto nuovi personaggi, e come ricorderete c’è stato un episodio tragico legato ad uno dei componenti della famiglia protagonista. Infine in Avatar: Fuoco e cenere abbiamo cercato di essere ancora più autentici e onesti, creando reazioni comprensibili da parte di personaggi fallibili, non come succede in certi film di cassetta in cui sono tutti supereroi. Anche perché è già difficile identificarsi con delle creature blu alte tre metri e con il naso, le orecchie e la coda da gatto (ride) ”.
In particolare è il personaggio di Neytiri quello che in Avatar: Fuoco e cenere affronta un viaggio emotivo profondo. “Il lutto che ha subito l’ha riempita di odio nei confronti degli esseri umani, rendendola di fatto razzista, e a farne le spese è Spider, che i suoi figli considerano come un fratello ma che lei vede come un pericolo per la sua gente”, continua il regista. “Neytiri dovrà imparare a vedere al di là del colore della pelle e a concentrarsi sulla bontà e i valori delle persone, a qualunque razza appartengano. Per fortuna ho potuto contare su un’attrice come Zoe Saldana, che interpreta Neytiri – e non mi dite che le dà solo la voce, perché la cattura della performance è una tecnica che richiede una grande professionalità da parte degli attori: non a caso nel cast di Avatar recitano ben due premi Oscar, Zoe e Kate Winslet, più la pluricandidata Sigourney Weaver, che interpreta il personaggio di Kiri. Anche il fatto che i Na’vi richiamino fisicamente gli attori che li interpretano è fondamentale per creare un’immedesimazione e un’empatia emotiva con personaggi crearti dalla pura fantasia visiva”.
Quanto all’ambiente naturale che la saga descrive, Cameron dice: “Abbiamo voluto restare fedeli a certe regole della biologia e dell’ecologia. Ad esempio, poiché il colore blu è infrequente in natura, abbiamo lasciato verde la foresta, rispettandone il colore reale. Però quella foresta diventa aliena e magica di notte grazie alla sua particolare luminescenza, perché volevamo anche creare un’atmosfera irreale, da sogno. Il fatto che la saga di Avatar abbia luogo su un pianeta remoto ci consente di affrontare temi che riguardano il pianeta Terra, in questo momento in cui l’odio e la violenza si stanno diffondendo più che in qualsiasi altro periodo io abbia vissuto: vediamo il diffondersi della sfiducia, dell’isolamento gli uni dagli altri, la mancanza di empatia verso il prossimo. Ma ambientando tutto questo su un pianeta immaginario non abbiamo dovuto affrontare nazionalismi, credenze religiose o tendenze politiche reali. Anche per questo i film di Avatar sono stati accolti e capiti in ogni parte del mondo, attraverso culture e linguaggi diversi.: l’ecosistema umano ed emotivo è universale”.
Avatar: Fuoco e cenere affronta di petto i temi dell’emigrazione e dei rifugiati. “I Sully sono una coppia mista, e sono stati dislocati con violenza, hanno i nemici umani alle calcagna, e si ritroveranno costretti ad affrontare altri mondi e altri popoli guerrieri per tenere insieme la propria famiglia. Chiunque sia stato costretto a lasciare la propria casa sa quanto sia emotivamente traumatico, sa cosa voglia dire sentirsi estraneo al proprio habitat. Nessuno dei Sully vive nel proprio ambiente di origine: Jake è per metà umano, Naytiri è una specie di gatto che ha imparato a trattenere il respiro sott’acqua, ma non è quello il suo elemento, Kiki è adottata. Tutti loro si domanderanno a un certo punto: “Dov’è la mia casa? A che genia appartengo?”, e dovranno lottare per guadagnarsi la permanenza nel luogo in cui vivono. Poi c’è Spider, un umano che vuole disperatamente diventare un Na’vi, al punto di dipingersi di blu e indossare una maschera che gli consente di respirare nel loro mondo, ed è accettato dai figli di Jake e Naytiri, anche se non da lei, perché come spesso succede l’odio si ferma nel passaggio da una generazione a quella successiva”.
Avatar - La via dell'acqua (2022)