Anno | 2024 |
Genere | Azione |
Produzione | USA |
Regia di | Jon Watts, Dan Kwan, David Lowery, Daniel Scheinert, Jake Schreier |
Attori | Jude Law, Mickey Cassidy, Kerry Condon, Ryan Kiera Armstrong, Tunde Adebimpe Ravi Cabot-Conyers, Dale Soules, Cass Buggé, M.J. Kang, Brian Oerly, Hala Finley, Dane DiLiegro, Shane Almagor, Stephen Oyoung. |
Tag | Da vedere 2024 |
MYmonetro | Valutazione: 4,00 Stelle, sulla base di 1 recensione. |
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Ultimo aggiornamento lunedì 20 gennaio 2025
Una serie ambientata dopo gli eventi di Star Wars: Il ritorno dello Jedi, nello stesso periodo di The Mandalorian.
ASSOLUTAMENTE SÌ
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Sul pianeta At Attin, l'Impero di Palpatine e Darth Vader, caduto da soli cinque anni, non aveva mai messo le mani e la vita scorre pacifica fino alla noia, governata da una rigida burocrazia controllata dai droidi. Wim è un ragazzo che sogna di vivere le avventure degli Jedi di cui legge incessantemente un libro illustrato digitale; Neel è il suo migliore amico, è un alieno con le caratteristiche di un elefante antropomorfo e cerca di aiutare Wim con la scuola; Fern è la figlia ribelle della sottosegretaria di At Attin, che alla scuola preferisce le corse in moto antigravitazionali; KB è la sua migliore amica, dotata di alcuni potenziamenti cibernetici in seguito a un incidente. Queste due coppie di ragazzini si ritrovano loro malgrado insieme in un'incredibile avventura, quando trovano un'astronave sepolta nei boschi fuori città e per errore la attivano, risvegliando anche il droide SM-33. Presto il loro destino si incrocia con quello di Jod Na Nawood, un misterioso individuo che conosce bene il mondo dei pirati e che ha alcune capacità Jedi.
Skeleton Crew è il felice incontro tra I Goonies e la saga di Star Wars, con in più una bella dose di L'isola del tesoro.
Ormai i fan cresciuti con la trilogia originale sono piuttosto avanti negli anni e non tutti hanno apprezzato questo ritorno all'infanzia della saga a loro tanto cara, ma in realtà la componente infantile non era mai davvero mancata in Star Wars: nel primo film era ancora ai margini con il buffo Chewbacca e i droidi, ma poi fu molto più presente con lo special televisivo del 1978 e con gli Ewoks di Il ritorno dello Jedi e dei film a loro dedicati.
Anche la trilogia dei prequel di Lucas aveva cercato di abbracciare questa vena, ma il personaggio di Jar Jar Binks era stato duramente contestato e questo tono è stato recuperato solo con le serie animate in Tv e poi i nuovi film della Disney, dove non mancano creature e robot dal design adorabile. Il coronamento finale del filone era finora "Baby Yoda" in The Mandalorian, che era però una serie dai toni quasi western e relativamente adulti. Arrivare a protagonisti bambini è il naturale ultimo sbocco di questa vena di Star Wars e, grazie anche agli autori coinvolti, è tra le più felici incarnazioni televisive della saga.
In mano a Jon Watts e al suo sceneggiatore di fiducia Christopher Ford, Skeleton Crew incanala la magia nostalgica - e difficile da trovare nei prodotti contemporanei - dei film della Amblin. I due, che conoscono bene e hanno studiato quel cinema, si sono poi fatti spalleggiare da altri registi di fama, spesso emersi dalla scena indie americana come David Lowery, i "Daniels" (Daniel Kwan e Daniel Scheinert) di Everything Everywhere All at Once, Jake Schreier, Lee Isaac Chung e Bryce Dallas-Howard. Inoltre la produzione ha puntato sui pupazzi animatronici come il già citato Grogu, moltiplicandoli però radicalmente, tanto da avere più o meno una nuova creatura a puntata. Si va dal recupero di un alieno Teek, già visto nel secondo film sugli Ewoks del 1985, a una sorta di gufo-pipistrello parlante fino addirittura a un chiarissimo omaggio a Chtulhu di H.P. Lovecraft, ovviamente rivisitato in modo da renderlo delizioso.
Ci si metta poi Jude Law nel ruolo dell'ambigua canaglia, che non nasconde di voler aiutare i ragazzini a tornare a casa perché su At Attin si usano rarissimi crediti d'oro zecchino, di grande valore. Non manca nemmeno qualche cameo, come quello di Mathieu Kassovitz nei panni di un generale che guida truppe di bambini soldato - nella puntata più disturbante, visto che i bambini soldato non esistono purtroppo solo nella fantasia - o quello di Kelly Macdonald nelle vesti di una mercenaria aliena, dal look ricercato ma pure dal caratteristico accento scozzese.
E per il pubblico che ama la lingua originale c'è un gran parterre di voci inglesi: Alfred Molina, Stephen Fry e soprattutto Nick Frost, che interpreta il droide SM-33. La dinamica tra i giovanissimi attori e Jude Law, così come l'atmosfera generale, che cambia ambientazione più o meno ogni episodio mantenendo il gusto per la sorpresa, hanno portato la serie a essere davvero efficace. Skeleton Crew, piaccia o non piaccia, fa esattamente quel che si propone di fare e se pur è esattamente il contrario dell'adulta Andor non è per questo meno riuscita nel declinare una specifica grammatica alla Galassia lontana lontana.