Il tema del Natale in cinque corti di animazione che affrontano l'argomento con delicatezza e fantasia. Animazione, Francia2024. Durata 72 Minuti. Consigli per la visione: Film per tutti
Un'opera corale di sei giovani registe interamente dedicata ai più piccoli e alle loro famiglie. Espandi ▽
Nella prima storia il distacco della banchisa su cui vive Babbo Natale rischia di impedirgli di portare i regali. Nella seconda un pulcino vive il suo primo Natale aiutando il gallo in difficoltà. Nella terza agli animali del bosco è rimasto un solo abete per festeggiare ma anche quello è a rischio. Nella quarta un procione si trasforma in una creatura umana. Nella quinta un gatto, seguendo tre cuccioli di un'altra specie, raggiunge la grande festa degli animali.
Sei animatrici di culture diverse affrontano con delicatezza e fantasia il tema del Natale.
Le sei animatrici (gli episodi sono cinque ma sono presenti dei simpatici raccordi che hanno come protagonisti dei cristalli di neve) hanno tutte ben presente il pubblico a cui si rivolgono a cui indirizzano le loro opere. Sono storie apparentemente molto semplici e realizzate con grafiche differenti tra loro ma in ognuna c'è un piccolo/grande messaggio che, proprio per la delicatezza con cui è stato realizzato, può arrivare direttamente alla mente e al cuore dei più piccoli. Recensione ❯
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Un film che segna una svolta nel sottogenere cibo-cinema: non più competizione ma condivisione di sapere. Drammatico, Francia2023. Durata 145 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
La storia di Eugenie, stimata cuoca, e di Dodin, il raffinato gourmet con cui ha lavorato negli ultimi 20 anni. Espandi ▽
Sul finire del XIX secolo in Francia Eugenie, cuoca sopraffina, e Dodin-Bouffant, famoso gastronomo, lavorano fianco a fianco da vent’anni. Il loro è un rapporto di reciproca fiducia che progressivamente si è trasformato in una relazione sentimentale. Eugenie però si ritrae dinanzi all’idea che si consolidi in un matrimonio. Lui però non ha intenzione di arrendersi e si muove, per ottenere il risultato desiderato, sul terreno che li accomuna: la cucina. Il rapporto tra cinema e cibo è ormai di lunga data ma un film come quello diretto da Tran Anh Hung segna decisamente una svolta in quello che è diventato quasi un sottogenere. Fin dalle prime inquadrature, e per l’intera durata del film, vegetali, carni e tutto ciò che contribuisce alla riuscita di un piatto (ivi compreso un profluvio di pentole in rame) sono al centro dell’inquadratura e vengono portati sullo schermo grazie ad uno sguardo che è al contempo tecnicamente attento e sensorialmente partecipe. Su questo pentagramma sensoriale si sviluppano le note di un autunno della vita che vede due persone (una delle due preferisce l’estate mentre l’altra finisce con l’amarle tutte) comunicarsi sentimenti attraverso l’attenzione che mettono nella preparazione dei piatti. Recensione ❯
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Tra presente e passato, Patricia Font ci mostra la passione per l'insegnamento. Donandoci un messaggio universalmente valido. Biografico, Spagna2023. Durata 105 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Una storia di coraggio, dedizione e resistenza che rischiava di rimanere sepolta dalle ombre del regime franchista. Espandi ▽
Antoni Benaiges è un maestro delle scuole elementari di origini catalane a cui viene assegnata una pluriclasse a Bañuelos de Bureba (Burgos). I suoi metodi di insegnamento innovativi e il fatto di non nascondere il proprio ateismo gli alienano le simpatie del parroco e del sindaco ma non quelle degli alunni che lo sentono vicino alle loro speranze e ai loro sogni. Uno dei quali è quello di poter vedere il mare.
Un film dallo straordinario successo in Spagna che ha un messaggio universalmente valido. Patricia Font dirige un film in continua alternanza tra il presente e il passato e riesce a restituirci il clima di quell'epoca mostrandoci la passione per l'insegnamento di Antoni
Antoni Benaiges è davvero esistito e veramente ha promesso il mare a dei bambini che potevano solo immaginarlo. Quella promessa aderiva perfettamente al suo progetto didattico e pedagogico. Per comprendere meglio questo aspetto è bene ricordare che Benaiges applicava il 'metodo naturale' elaborato dal pedagogista Célestin Freinet che prevedeva una partecipazione costante da parte degli alunni, dettata dai propri bisogni, al processo di conoscenza. Recensione ❯
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Allucinato, misterico, allegorico, un film dall'imponente potenza visiva e con tantissimi momenti di grande cinema. Drammatico, Russia2024. Durata 157 Minuti.
Tratto dal romanzo di Michail A. Bulgakov capolavoro della letteratura russa del Novecento. Espandi ▽
Negli anni '30, nella grigia e repressiva Mosca staliniana, un giovane scrittore finisce travolto dallo scandalo: la sua pièce teatrale, colpevole di rappresentare Cristo con troppa umanità, viene censurata e stroncata dalla critica. Emarginato e disperato, trova conforto nell'incontro con Margherita, una donna bellissima e sposata, con cui nasce un amore travolgente e proibito. Spinto da questa passione, lo scrittore dà vita a un nuovo romanzo: una Mosca visitata dal diavolo, Woland, un enigmatico personaggio accompagnato da un seguito di figure grottesche e irresistibili. Con ironia e crudeltà, Woland spariglia le carte della realtà, seminando il caos e offrendo vendetta a chi è stato ingiustamente punito. Ma mentre giustizia e amore sembrano finalmente a portata di mano, i confini tra realtà e immaginazione si dissolvono, confondendo il mondo con la pagina scritta. Recensione ❯
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Un documentario godibile e raffinato, che racconta con semplicità e poesia la vita di un intellettuale moderno. Documentario, Italia2024. Durata 90 Minuti.
A partire dall'ultimo frenetico giorno di vita di Cesare Pavese, un doc che mette al centro della storia l'uomo e lo scrittore attraverso vari capitoli che raccontano i tanti mestieri che ha sperimentato. Espandi ▽
26 agosto 1950. Cesare Pavese si aggira per una Torino deserta, cerca amici che non trova, scrive, telefona. La domenica sera mette fine alla sua vita. Così comincia questa storia, la storia di un uomo che, partendo dal liceo classico della sua città per arrivare a lavorare con passione alla casa Editrice Einaudi, è riuscito a creare un mondo letterario e culturale capace di imprimere un segno indelebile nella seconda metà del Novecento italiano.
Attirato dall'avanguardia e dalla modernità, Pavese portò la poesia narrativa in Italia e fu autore della prima traduzione in lingua italiana di "Moby Dick". Il documentario ripercorre la sua vita personale e lavorativa, mettendo in luce la molteplicità di interessi che lo conquistarono nel corso della sua esistenza.
Si tratta di un documentario godibile e raffinato, capace di restituire con efficacia il contesto socio culturale che ha fatto da cornice alle vicissitudini relazionali e lavorative dello scrittore. Il taglio tradizionale e divulgativo consente inoltre all'opera di raccontare in modo semplice e lineare la vita di una figura centrale della letteratura italiana del Novecento. Un ritratto affettuoso di un intellettuale poliedrico, i cui interessi sono racchiusi nei titoli dei capitoli che scandiscono la narrazione. Recensione ❯
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Un'animazione vintage e nostalgica sull'elaborazione di una separazione. Divertente e istruttiva per tanti tipi di pubblici. Animazione, Spagna, Francia2023. Durata 90 Minuti. Consigli per la visione: Film per tutti
Tratto dalla graphic novel omonima di Sara Varon, Robot Dreams segna l'esordio nel lungometraggio d'animazione di Pablo Berger. Espandi ▽
Lo spagnolo Pablo Berger si cimenta nella trasposizione animata della graphic novel omonima di Sara Varon, dando vita a un film interessante, del tutto peculiare rispetto al panorama del cinema di animazione internazionale. Il mio amico Robot infatti non cerca la perfezione verista del digitale né si accosta all’animazione contemporanea. Quella di Berger è un’operazione dichiaratamente vintage e nostalgica, tanto nel tratto adottato, che nei contenuti, calati nell’epoca aurea della Grande Mela di inizio anni Ottanta, al termine della creatività inesauribile dei ’70 e appena prima del reaganismo.
Divertente e istruttivo, nostalgico ma adatto anche alle nuove generazioni o a un pubblico inconsapevole dei molti riferimenti, Il mio amico robot sembra ideale per rivolgersi a un target più ampio e garantire maggiore notorietà al nome di Berger, dentro e fuori il cinema di animazione. Recensione ❯
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Un ragazzo scappa da una casa famiglia per ricongiursi con la madre. Non andrà però come si aspettava. Espandi ▽
Christian Filippi al suo primo lungometraggio trova due attori in stato di grazia. Il cinema e le fiction ci hanno già proposto innumerevoli volte, sia sul versante italiano che su quello internazionale, vicende in cui si assiste a un rapporto interrotto tra una madre e un figlio per le cause più diverse analizzandone le conseguenze.
Per tornare quindi a trattare il tema, per di più in un'opera prima, bisognava superare il rischio della ripetitività trovando un elemento che facesse la differenza. Filippi lo ha trovato nei due attori protagonisti che offrono l film una credibilità e una tensione di livello. Recensione ❯
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L'inaspettato, dolce e beffardo incontro tra una donna e un uomo entrambi soli. Espandi ▽
Vedova da una trentina d'anni, la settantenne Mahin non ha mai voluto risposarsi e da quando la figlia è partita per l'estero vive sola a Teheran nella sua grande casa con giardino. Stanca della solitudine, dopo un pranzo con le amiche che l'ha spinta a cercare la compagnia di un uomo, Mahin avvicina l'anziano tassista Faramarz, ex soldato anche lui destinato a restare solo, e con gentilezza lo invita da lei per passare una serata insieme. L'incontro inaspettato si trasformerà per entrambi in qualcosa d'indimenticabile.
A un certo punto, nella storia di Mahin e Faramarz, ogni cosa sembra pure avere un proprio posto nel mondo, una sua giustezza che dà senso alle cose. La sceneggiatura è del resto ricca di eco interne. Ed è proprio lì, nel gioco di contrasti e passaggi poi bruscamente interrotto, che si gioca il destino di Mahin.
Un destino beffardo, ingiusto, anche un po' gratuito se lo si pensa in termini meramente narrativi, ma che abbraccia in pieno la visione critica dei due registi: come a dire che in Iran, in questo Iran ottuso e forse decadente, non c'è redenzione per nessuno, nemmeno per chi prova a essere libero, felice e innamorato almeno per una sera. Recensione ❯
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Un'opera prima che non fa sconti a nessuno e affronta con empatia i diversi aspetti della discriminazione. Drammatico, Italia, Germania2024. Durata 110 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Una storia di amicizia e di emancipazione in un tempo e un luogo dominati ancora da una radicata cultura patriarcale. Espandi ▽
La seconda guerra mondiale è finita ma in un piccolo paese della Calabria nulla sembra essere cambiato se non sul piano politico. Marta, che ha avuto un bambino da un ragazzo morto successivamente in guerra, dovrebbe sposare un vedovo che non ama. Lorenzo è il sacrestano del parroco il quale, pur consapevole della sua omosessualità, si avvale della sua professionalità. I pregiudizi però non mancano sia ne i confronti dell’uno che dell’altra che, per di più, cerca una strada nel mondo del lavoro. L’opera prima di Daniela Porto, che ha scritto e diretto il film con Cristiano Bortone, affronta con empatia i diversi aspetti della discriminazione. Il loro è un film che non fa sconti a nessuno prendendo le mosse dal libro omonimo di Daniela Porto. Recensione ❯
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Un poliziotto indaga su degli omicidi della Cina degli anni '90. Espandi ▽
Cina, primi anni 90. Il capitano di polizia Ma Zhe, trasferito in una località della Cina rurale, trova sistemazione per il suo ufficio in una sala cinematografica dismessa. Questa sede improvvisata diverrà il fulcro delle indagini su una serie di delitti insoluti, avvenuti tutti in riva a un fiume. Il sospettato sembra essere un uomo infermo di mente, adottato dalla prima vittima, ma le successive morti confondono le idee su alibi e moventi degli indagati, rivelando nel contempo segreti a lungo taciuti presso la comunità del villaggio. Le pressioni politiche spingono Ma Zhe a chiudere il caso nel modo più semplice, ma il detective vuole andare fino in fondo.
Dopo alcuni dialoghi surreali, e l'espediente narrativo della stazione di polizia collocata in un cinema, si comincia a comprendere che le ambizioni del regista vanno ben oltre. Wei Shujun adatta un racconto di Yu Hua e lo trasforma in un omaggio cinéphile a certo cinema onirico anni 70.
Un'umanità fragile e impaurita sembra inconsapevole del proprio destino, protesa a nascondere la propria natura per preservare le maschere dello status quo. Un lavoro suggestivo, destinato a rivelarsi più compiutamente in una seconda visione, che aiuta a comprendere i simbolismi dell'ultimo ed enigmatico segmento. Recensione ❯
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Un'opera che affronta il tema della cementificazione delle coste della Corsica. Espandi ▽
Joseph è rimasto l'ultimo pastore a gestire un ovile di capre sulla costa in Corsica. Il suo terreno è necessario per completare un progetto di speculazione edilizia che trasformi quell'area in zona turistica. Joseph non vuole vendere. La mafia locale prova ad intimidirlo senza esito sino a quando, in una colluttazione, il boss locale viene ucciso dal pastore. Il quale è costretto alla fuga. Da poco però lo aveva raggiunto la nipote Vannina che, attraverso i social, ne sostiene l'innocenza e la lotta.
Frédéric Farrucci affronta il tema della cementificazione delle coste della Corsica prendendo spunto dalla realtà e trasformandola in necessaria leggenda.
La realtà, grazie ai social, diventa leggenda alla velocità della luce e in questo caso si finisce con il compiere un'opera utile a tenere viva la coscienza sociale di un popolo (nello specifico quello corso) che sente il peso del controllo francese nonché della malavita che si mette a disposizione di interessi che risiedono altrove. Recensione ❯
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Coppola dirige con coraggio il seguito di un capolavoro. Grandi interpretazioni di De Niro e Pacino. Drammatico, USA1974. Durata 185 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +16
Le origini e l'evoluzione di Don Vito Corleone, diventato ricco e potente grazie allo sfruttamento dei giochi d'azzardo e della prostituzione. Espandi ▽
Dopo la morte di Don Vito Corleone suo figlio Michael ha preso in mano le redini della famiglia. Il suo rapporto con un boss della mafia ebraica, Hyman Roth, gli aliena il sostegno di uno dei suoi luogotenenti, Frankie Pentangeli. Sfuggito ad un attentato nella sua abitazione, Michael inizia a sospettare di Roth e a pensare che all'interno del gruppo dei suoi più intimi collaboratori o della cerchia familiare ci sia un traditore.
Nel passato, Vito Corleone arriva a New York dopo l'uccisione dei genitori all'inizio del secolo scorso. Lo ritroviamo adulto con un lavoro onesto da cui verrà fatto licenziare dal boss del quartiere. Da quel momento inizierà la sua ascesa nel mondo della criminalità.
Coppola affronta il secondo (e non definitivo) capitolo della saga de Il Padrino con la consapevolezza di dover dare seguito a un capolavoro.
Per cercare al contempo di dare continuità alla narrazione ma anche di distanziarsi da essa decide in pratica di assumersi il rischio di girare due film alternando le vicende dell'uno e dell'altro. Lo fa avvalendosi della prestazione di due grandi interpreti dei quali sa sfruttare le doti: Al Pacino e Robert De Niro. Recensione ❯
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Ispirato ad un fatto realmente accaduto, un film che racconta le disavventure di un uomo e di un quadro rubato. Espandi ▽
Un giorno André Masson, un esperto d'arte che lavora come banditore della celebre casa d'aste Scottie's, riceve una lettera in cui gli viene comunicato il ritrovamento di "I girasoli", un dipinto di Egon Schiele. Piuttosto scettico sulla sua autenticità, André si reca comunque sul posto per esaminare il quadro assieme a Bertina, e dopo un'attenta analisi, scopre che si tratta dell'originale.
Da questo momento la sua carriera può decollare definitivamente ma ci sono alcuni eventi che invece possono metterla in crisi. André punta ad avere per il dipinto il miglior prezzo possibile ma un potenziale acquirente gioca al ribasso. Potrà contare però sull'aiuto decisivo di Aurore, una stagista dal comportamento ambiguo con cui ha un rapporto conflittuale.
Caratterizzato da uno stile classico ma efficace, Il quadro rubato è una commedia/thriller morale ed acida dalla scrittura brillante, un tableaux vivant dove i personaggi rivelano le loro ossessioni e la loro follia grazie anche alle prove di alto livello dei suoi attori. Un cinema sull'ambiguità vecchio stampo, controllato formalmente ma che sa essere anche intrigante. Recensione ❯
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Buone interpretazioni e un'abile regia per un film che sceglie però una strada troppo conservatrice. Drammatico, Italia2024. Durata 121 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +10
Ispirato alla storia vera del quindicenne Andrea Spezzacatena, che il 20 novembre del 2012 si tolse la vita dopo aver subito numerosi atti di bullismo da parte dei compagni di scuola. Espandi ▽
A causa di un lavaggio sbagliato, i pantaloni rossi che Teresa, la madre di Andrea, aveva regalato al figlio si erano tinti di rosa. Andrea decise di indossarli ugualmente, senza pensare alle reazioni dei suoi compagni di scuola, che però arrivarono in maniera violenta e continuativa, culminando con l'apertura di una pagina Facebook chiamata appunto IL RAGAZZO DAI PANTALONI ROSA. Teresa Manes scoprì l'esistenza della pagina solo dopo la morte del figlio.
La vicenda di Andrea ha rappresentato il primo caso in Italia di bullismo e cyberbullismo che ha portato al suicidio di un minorenne. Teresa Manes in seguito al tragico evento ha dedicato la sua vita a spiegare alle scuole di ogni grado, il pericoloso uso che a volte si fa delle parole arrivando a scrivere un libro "Andrea, Oltre il Pantalone Rosa" (edito da Graus) e giungendo fino al Quirinale dove, il 27 dicembre 2021, il Presidente Sergio Mattarella le ha conferito l'onorificenza di Cavaliere. Recensione ❯
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Una vertiginosa odissea in cui Hayao Miyazaki rivisita i suoi film precedenti e rende omaggio alle sue influenze. Animazione, Giappone2023. Durata 124 Minuti. Consigli per la visione: Film per tutti
La crescita psicologica di un adolescente attraverso le interazioni con i suoi amici e lo zio. Espandi ▽
La guerra del Pacifico brucia Tokyo e il mondo di Mahito, un ragazzino traumatizzato dalla morte della madre, divorata dal fuoco dei bombardieri. Due anni dopo, elaborato il lutto, suo padre lascia la città per la campagna e per la cognata, da cui adesso aspetta un figlio. Mahito fatica ad accettare una nuova mamma e una nuova vita ma qualcosa lo distrae dal dolore. Un airone cenerino e ostinato lo tormenta e ‘gli parla’ conducendolo in un mondo fantastico e nascosto. Nel corso di una vertiginosa odissea in cui il protagonista attraversa una serie di soglie, livelli e portali, nella speranza di vedere la madre morta e di ritrovare la matrigna viva, Miyazaki mette in campo un immaginario ricco ed eterogeneo in cui rivisita i suoi film precedenti e rende omaggio alle sue influenze, mescolando stili e tecniche di animazione diversi e incrociando la strada di un bestiario straordinario che funge da guida per l’aldilà. Recensione ❯
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