Anno | 2023 |
Genere | Documentario, |
Produzione | Italia |
Durata | 73 minuti |
Regia di | Matteo Russo (II) |
Uscita | mercoledì 22 gennaio 2025 |
Tag | Da vedere 2023 |
Distribuzione | Cattive Produzioni |
MYmonetro | 3,07 su 5 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento sabato 11 gennaio 2025
Tre amici nell'entroterra calabrese. La festa patronale è in arrivo. Un documentario di prossimità, sincero e potente.
CONSIGLIATO SÌ
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A Crotone, il 13 dicembre di ogni anno, si festeggia Santa Lucia portando avanti la tradizione dei Fuochi: grandi piramidi di legno vengono costruite e fatte ardere da gruppi di giovani e adulti appartenenti ai diversi quartieri della città, che si sfidano con l'obiettivo di realizzare la struttura più alta e il falò più bello. Il rito antichissimo vuole simbolicamente restituire la luce a Santa Lucia, acciecata secondo la leggenda, e diventa un momento di unione tra ragazzi che condividono una vita problematica tra povertà e mancanze in un contesto spesso difficile, come quello del quartiere Fondo Gesù.
Il documentario di Matteo Russo si addentra in una realtà complessa e nella quotidianità amara di tre ragazzi, tentando di illuminare le loro vite buie.
Nel suo lungometraggio d'esordio, il regista crotonese Matteo Russo si concentra sulla propria terra d'origine ponendo lo sguardo su uno spaccato di gioventù negata, priva di sbocchi, oppressa da situazioni familiari disastrate e da uno scenario sociale desolante. I ragazzi protagonisti, che osserviamo e ascoltiamo più da vicino, convivono tutti con l'assenza della figura paterna. C'è chi ha perso il padre per sempre, chi non lo ha mai conosciuto, chi può solo andarlo a trovare in un carcere vicino. Sanno che per non fare la stessa fine dovranno seguire una strada diversa - e portare a termine la scuola dell'obbligo è solo il primo passo - ma al contempo non hanno granché a cui aggrapparsi. Si rifugiano in svaghi adolescenziali, ma sono consapevoli del peso che grava su di loro.
Sin da subito, e ancor di più man mano che si susseguono i preparativi e si avvicina il fatidico giorno dei fuochi, appare chiaro come non sia certo la spiritualità religiosa a spingere i ragazzi ad impegnarsi per la riuscita dell'evento. È piuttosto una sacralità laica quella che li unisce in nome di un intento comune, superare gli altri quartieri accendendo il fuoco migliore; un modo di affermarsi in fondo irrilevante per chi guarda dall'esterno ma che forse si può comprendere solo da dentro.
Con un approccio discreto e non giudicante, Lux Santa mostra come quel rito possa assumere un significato importante per quei ragazzi, in quel momento e in quel luogo, dove campeggia su uno dei quartieri popolari il murale dell'artista Jorit raffigurante il grande cantautore Rino Gaetano - che sta a Crotone come il murale di Maradona sta a Napoli - con le strisce rosse sulle guance a simboleggiare l'unità della tribù, contrapposta alla singolarità dell'individuo. Senza ammorbidire la realtà e filmando anche qualche screzio tra i protagonisti, Russo cerca in quei ragazzi e nei loro silenzi delle scintille che possano illuminarne il cammino verso un'incerta età adulta.
Il rito del falò, la sacralità del fuoco che rischiara le tenebre, l'attrazione del gruppo che si raduna attorno alle fiamme: scandaglia questioni arcaiche Lux Santa, il documentario di Matteo Russo che lavora addosso ai ragazzi del quartiere Fondo Gesù di Crotone, e lo fa con la sostanza di un filmare d'ascolto che cerca la situazione ed elabora i nuclei tematici.
Quando ci si accomoda sulle seggiole del cinema Romano, tra il Museo Egizio e Piazza Castello, per assistere all'anteprima mondiale di Lux Santa, presentato al 41esmo Torino Film Festival, si avrebbe voglia di pensarne tutto il bene possibile. Perché si è letto della generosa passione del suo giovane regista, Matteo Russo, che debutta nel lungometraggio dopo una lunga palestra come autore di corti [...] Vai alla recensione »
Vedere luce. Attraversare e diventare luce. Sullo sfondo silenzioso del cielo e del mare, costruire maestose piramidi di legno e accendere un fuoco che brucia, spinge verso l'alto, muove dentro qualcosa. Un'altitudine che riflette una profondità, di sguardo, di aspettative, di rabbie inespresse, di domande insolute. Essere luce. Contemplare e fermarsi a guardare, come all'interno di un mito ancestrale, [...] Vai alla recensione »
Il docu-film del regista crotonese è un'opera che si inserisce con delicatezza all'interno del panorama documentario nostrano, e vive e brucia attraverso i suoi simboli. #TFF41 Documentari italiani Il 13 dicembre di ogni anno, a Crotone, la festa di Santa Lucia è forse l'evento più atteso dell'anno. Come da tradizione, infatti, i ragazzi dei quartieri cittadini allestiscono grandi piramidi di legno [...] Vai alla recensione »