Da Elio Germano a Salmo, molti sono gli artisti prendono parte al racconto corale incentrato sul rapper scomparso nel 2016. Espandi ▽
Il film esplora la vita di Primo, che nella sua ventennale carriera con i Cor Veleno si è affermato come una delle più grandi voci del rap italiano. Attraverso materiale d'archivio e le testimonianze di chi ha segnato il suo percorso, il film si sviluppa come un'indagine sulla sua esistenza artistica, raccontando una generazione di musicisti che ha cambiato la storia di questo genere. Un lavoro di ricerca d'archivio durato sette anni, in cui il carattere inedito del materiale rappresenta il punto di forza dell'opera, che svela l'intreccio tra la vita e l'arte di Primo attraverso le sue parole e il suo vissuto. Recensione ❯
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Per Lillo è arrivato il momento di scegliere tra fama e vita privata, perché la moglie sembra davvero non sopportarlo più. Espandi ▽
Chi è Posaman? Un supereroe, ovviamente! E qual è il suo super potere? Saper fare delle pose da copertina. Ma chi si nasconde dietro il costume? Beh ... c'è Lillo! Il successo, si sa, ha i suoi risvolti negativi e per Lillo è arrivato il momento di scegliere tra fama e vita privata, perché la moglie (Sara Lazzaro) sembra davvero non sopportarlo più. Accompagnato dai comici più amati della scena contemporanea, da Pietro Sermonti, a Paolo Calabresi, da Caterina e Corrado Guzzanti a Valerio Lundini, da Michela Giraud a Edoardo Ferrario e tanti altri, Lillo cercherà di ritrovare sé stesso dietro la maschera che si è costruito. Recensione ❯
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Una vicenda che rimanda a un cinema che fu, con situazioni surreali e personaggi sopra le righe ma aderenti al contesto. Drammatico, Horror, Musicale - Italia2023. Durata 86 Minuti.
Un cantante lirico, ormai in preda all'alcol, viene sollecitato dalla Morte a rientrare in attività nel Macbeth verdiano. Espandi ▽
Carlo Gandolfi è stato in passato un più che promettente baritono. La sua carriera si è interrotta in seguito alla morte di moglie e figlia in un incidente aereo che lo ha portato a diventare un alcolista. Un giorno gli appare la Morte che vuole il suo ritorno in scena nei panni del Macbeth verdiano. Se non lo farà la sua pena sarà... la morte.
Il ritorno sul set di due artisti che hanno lasciato un segno nel cinema: Francesco Barilli e Luc Merenda. Tornano alla memoria i primi film di Pupi Avati con situazioni a tratti surreali e personaggi strani o sopra le righe ma comunque aderenti al contesto. Senza volerlo Barilli ha costituito un cast di cantanti a cui ha chiesto di fare gli attori. La signora imponente che arriva in un bar insultata da un nano che è suo marito (e si ritroverà in un'insolita situazione notturna) è in realtà una soprano.
Ci troviamo di fronte alla messa in scena di una vicenda che rimanda a un cinema che fu con tanto di apparizioni fantasmatiche e di legame con il territorio. Recensione ❯
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Un film che si sporca le mani e che ha una sua verità, malgrado i limiti realizzativi. Drammatico, Italia2023. Durata 80 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un film che affronta la dura realtà della vita adolescenziale nelle periferie romane. Espandi ▽
Mattia è un ragazzo di 18 anni appena uscito dal riformatorio. La madre Gabriella è spesso in pena per lui e teme che possa prendere di nuovo una cattiva strada, dopo essere stato colto in flagrante per aver spacciato anche all'interno della scuola della periferia romana che frequenta.
Per non tornare in carcere, deve fare le pulizie nella sua scuola e svolgere un'attività di volontariato nel reparto oncologico di un ospedale dove conosce Alessia, una ragazza gravemente ammalata di cui s'innamora. Ma non ha ancora chiuso i conti col passato perché deve restituire al boss criminale da cui si riforniva per la droga un'enorme quantità di denaro. Con Francesco, il compagno di scuola che l'ha messo nei guai, deve trovare al più presto la soluzione per saldare il debito.
C'è chi spaccia, chi si prostituisce, chi finisce nella rete di organizzazioni criminali e non sa come uscirne. È una realtà che Spinocchio conosce bene, che ha osservato a lungo, e il film sottolinea anche quanto sia importante e decisivo il ruolo delle istituzioni per dare ai ragazzi una possibilità di riscatto. Come Il ragazzo dai pantaloni rosa, il tema conta più del risultato. Recensione ❯
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Un gruppo di persone si ritrova ricordando la tragedia che li ha colpiti quando erano studenti delle merdie. Espandi ▽
Un gruppo di ex compagni e compagne di scuola si ritrova dopo 40 anni: sono tra i sopravvissuti della "tragedia del Melarancio" dell'aprile 1983, quando un pullman con due classi della scuola media Nicolardi di Napoli in gita verso il lago di Garda si schiantò all'interno del tunnel nei pressi di Firenze contro un automezzo che procedeva in senso opposto. Undici le vittime tredicenni e oltre la ventina i feriti, ma chi è ancora in vita non è rimasto comunque illeso. Recensione ❯
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Paolo Fresu è di Berchidda, dove organizza "Time in jazz", rassegna imperdibile per molti musicisti e
documentata nel corso degli anni. Espandi ▽
Nel 1994 il regista ed etnomusicologo Gianfranco Cabiddu contatta il trombettista e compositore Paolo Fresu per chiedergli di sonorizzare il film Sonos 'e memoria, montaggio di archivi della Sardegna rurale della prima metà del Novecento. Da lì Cabiddu comincia a seguire Time In Jazz, il festival internazionale creato nel 1988 da Fresu a Berchidda, il suo paese di nascita in provincia di Sassari che nelle prime edizioni, grazie a un manipolo di volontari, ospita gli artisti nelle proprie case. In quel borgo di duemilaseicento abitanti, Cabiddu torna da quel momento in poi ogni anno attorno alla metà di agosto a filmare le performance di musicisti di tutto il mondo.
Lungo venticinque anni di riprese, l'elenco di artisti si fa impressionante (nei crediti, indicati come "tutti i musicisti di Berchidda Live, nominarli a uno a uno sarebbe debordante") e l'archivio raggiunge le millecinquecento ore di girato. Queste di recente sono state digitalizzate e rese disponibili alla consultazione e ricerca da Home Movies, l'archivio nazionale del Film di Famiglia con sede a Bologna.
In co-regia con gli amici filmmaker bolognesi Michele Mellara e Alessandro Rossi, Cabiddu condensa in poco più di novanta minuti un'antologia di numeri musicali della storia di Time In Jazz, cadenzati da interviste d'epoca e dichiarazioni in macchina di Fresu e anche da estratti di film di famiglia. Recensione ❯
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Testimonianze raccolte tra il 2020 e il 2023 nell'isola di Lesbo, nella Repubblica di Cipro e nella Repubblica Turca di Cipro del Nord, tra i luoghi di primo approdo per chi decide di entrare in Europa. Espandi ▽
"Credo che l'amore sia l'unica forma di resistenza a cui le persone si aggrappano mentre sono ancora lì, in attesa di arrivare". Sono le parole pronunciate da uno degli intervistati, in questo documentario asciutto ma pulsante, una tessitura intima di racconti di chi emigra verso l'Europa. Recensione ❯
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La fabbrica delle vacanze sulla costa adriatica. Un doc ricco di contenuti a cui manca l'elemento novità. Documentario, Austria, Italia2023. Durata 80 Minuti.
Un film che va dietro le quinte del turismo di massa del nord Adriatico. Espandi ▽
Il documentario segue, da febbraio sino alla fine della stagione balneare ad ottobre, l’attività di tutti coloro che operano nella grande industria del turismo balneare nell’area dell’alto Adriatico. Julia Gutweninger e Florian Kofler sono entrambi nati a Merano e osservano la costiera adriatica e la vita che vi si svolge, tutta focalizzata sulla soddisfazione degli aderenti al turismo di massa, con lo sguardo di chi vive altrove e affronta il tema con una curiosità che potremmo definire socio entomologica. Non ci sono interventi esplicativi, nulla che possa essere definito come intervista o affine. E c’è tutto quello che un italiano mediterraneo già conosce. Ecco allora che, se si cambia latitudine, ciò che ai due registi appare degno di osservazione si trasforma in un deja-vù a cui manca, fatta salva la ricerca accurata sul piano delle inquadrature, l’elemento novità. Recensione ❯
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Cosmo in un doc musicale sui generis, in parte coming of age, in parte spaccato della desolazione emozionale di provincia. Documentario, Italia2023. Durata 60 Minuti.
Il ritratto del musicista Cosmo, dagli inizi in provincia all'affermazione nazionale. Espandi ▽
Un doc sul musicista Cosmo, il racconto di un giovane che è uscito dalla provincia per abbracciare la musica come strumento di affermazione e salvezza. Gli inizi indie-rock dell'artista e delle sue band si mescolano al ritratto di Ivrea, una provincia un po' folle, come se quel che è seguito fosse una conseguenza inevitabile di quel luogo e di quegli umori. Con la voglia di raccontarsi a parole e in musica, il ritratto generazionale di uno spaesamento nei suoni di uno dei musicisti più originali della scena italiana contemporanea. Recensione ❯
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Carol è un'influencer che si occupa di viaggi, Roberta, la sua compagna, studentessa di medicina. Le due ragazze, durante una vacanza-lavoro si ritrovano sull'incantevole isola di Palawan. Un giorno noleggiano una barca per una crociera privata. La barca ha uno skipper, Frank, un ragazzo giovane e attraente. La convivenza sulla barca è per antonomasia difficile, e tutti non hanno lo stesso spirito di condivisione, in più Roberta non sopporta la presenza obbligata di Frank, che spesso toglie tempo e spazio al suo rapporto con Carol. I tre dopo aver fatto delle immersioni subacquee nei bellissimi fondali marini, si dividono per una nuova avventura. Carol esausta dalla precedente immersione resterà in barca, invece Roberta e Frank andranno ad esplorare una grotta semi sommersa con un affaccio all'aria aperta, dove Frank senza averlo premeditato, lascerà Roberta per tornare in barca ed approfittare di Carol. Da questo momento il film prenderà un'altra via, quella della violenza e del thriller che vedrà i tre, in quanto Roberta riuscirà ad uscire dalla grotta e raggiungere l'imbarcazione, entrare in un crescendo di drammaticità e violenza, in cui il giovane Frank si trasformerà in un pazzo violento costringendo le due ragazze a difendersi e ripagarlo con la stessa violenza in un microcosmo, la barca, che non prevede nessuna via d'uscita. Recensione ❯
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L'eredità del grande attore e regista italiano Massimo Troisi alla vigilia del suo settantesimo compleanno. Espandi ▽
Testimonianze e brani di repertorio, nel documentario del regista partenopeo, si alternano ai ricordi dei tanti artisti che hanno condiviso il percorso di Massimo Troisi, dalla sua infanzia a San Giorgio a Cremano, fino alla nomination agli Oscar per il suo ultimo lavoro, Il Postino. La voce narrante è quella dello scrittore Maurizio De Giovanni. Recensione ❯
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Un doc che non si tira indietro e racconta la città israeliana, immersa nel presente e proiettata verso il futuro. Documentario, Italia2023. Durata 91 Minuti.
Strutturato come un racconto visivo che si snoda in 24 ore, il film racconta Tel Aviv, città che non dorme mai. Espandi ▽
Tel Aviv è la città che non dorme mai, la città del divertimento e dell'intraprendenza imprenditoriale. È la capitale della cultura gay, la metropoli con il maggior numero di start up per abitanti, un terreno di sperimentazione per l'architettura contemporanea, un luogo di cultura, di scambio e conoscenza. Nel documentario di Giovanna Gagliardo, prodotto da Cinecittà Luce, Tel Aviv è osservata, attraversata, raccontata da chi la rende una delle città più innovative e movimentate al mondo: politici, artisti, intellettuali, cittadini comuni. Restano le domande su cosa vive ancora dello spirito originario di Israele, su quale sia il peso del passato, su quale sia il futuro oltre le notti senza fine di Tel Aviv.
Giovanna Gagliardo dirige il suo documentario, un viaggio di scoperta, di osservazione e ascolto che investiga la città e la interroga il più possibile. Le parole dei suoi protagonisti - artisti, intellettuali, politici, professionisti, gente comune, amanti della notte - ne raccontano la natura, ne spiegano il cammino, ne illustrano l'origine e provano a tracciarne la direzione.
Va riconosciuto al film, nonostante il tono didascalico e compilativo, di non tirarsi indietro, riconoscendo che il racconto delle glorie di una città va di pari passo con i problemi di un Paese, con le sue origini e le sue colpe. Recensione ❯
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Le esilaranti avventure di Puffins Impossible prendono vita in un lungometraggio animato di circa 80 minuti, ambientato nelle suggestive terre artiche. Espandi ▽
Quattro puffins molto speciali: Tic, Tac, Didi e Pie, proteggono la cittadina di Taigasville dal malvagio tricheco ingegnere: Otto von Walrus. Quando i Puffins toccano avventatamente la superficie di un misterioso meteorite, la loro vita gioiosa a Taigasville cambia per sempre. I quattro amici si ritrovano, infatti, a possedere poteri eccezionali e a diventare supereroi. Recensione ❯
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Il terzo lungometraggio di Alfonso Bergamo, tra noir e revenge movie . Espandi ▽
In un luogo imprecisato del Sud Italia un netturbino che si fa chiamare Man trascorre un'esistenza solitaria. Vive con la madre invalida, di cui si prende cura e che porta i segni dei traumi dovuti ai soprusi subiti dal marito in passato. Quando l'amico e collega più anziano di origini americane Christopher - con il quale si diverte a scovare nella spazzatura oggetti ancora integri e dotati di una qualche bellezza - gli fa conoscere la figlia e la nipotina, Man intravede una luce nuova, una speranza di cambiamento. Dovrà prima però fare i conti con il boss criminale Rosario, a cui Man versa regolarmente denaro per estinguere un debito contratto anni prima dal padre defunto.
Tra noir e revenge movie, il film tenta di affidarsi alla forza delle immagini. Ma l'atmosfera suggerita non basta a raggiungere la tensione necessaria, né a rendere il dramma e la vendetta abbastanza coinvolgenti.
Non giovano la risoluzione frettolosa dei momenti chiave in cui culminano il dramma e la vendetta, il taglio grottesco di certe scene o di alcuni personaggi, la presenza di una colonna sonora invasiva e ridondante a voler sottolineare la crescita del pathos ma ottenendo l'effetto contrario. Recensione ❯
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Un ottimo lavoro di ricerca che si fonde alle riprese amatoriali per indagare sull'essenza della Corsa degli Zingari. Documentario, Italia2023. Durata 56 Minuti.
In un piccolo paesino dell'Abruzzo sopravvive un rito crudele al limite della sopportabilità, la Corsa degli Zingari. Espandi ▽
A Pacentro, un comune dell'Abruzzo, ogni anno alla prima domenica di settembre si rinnova la tradizione della Corsa degli Zingari, una competizione che vede i partecipanti scendere da una montagna a piedi nudi su percorsi di terra e sassi per raggiungere la Chiesa dedicata alla Madonna di Loreto. Alcuni vi partecipano da decenni. Altri la affrontano per la prima volta. Ognuno con una propria motivazione.
Un documentario che approfondisce il senso di una tradizione che unisce sacro e profano. Zazzara riesce, con un ottimo lavoro di fusione tra riprese amatoriali anche datate e uno sguardo che sa come cogliere le motivazioni profonde di ogni partecipante, ad offrircene un'immagine che ce ne restituisce l'essenza.
Le testimonianze che Zazzara ha raccolto (utilizzando la tecnica del posizionare tutti in uno spazio neutro e nella stessa collocazione) offrono un'amplissima varietà di motivazioni. Recensione ❯
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