La disillusione, lo svelamento dell'incanto, la perdita dell'ingenuità. Il re è nudo, insomma. E la regina pure. Dal 9 novembre su Netflix.
di Ilaria Ravarino
Nel 1992 i rapporti tra Carlo e Diana sono ormai logorati: la battaglia fra i due si svolge a mezzo stampa, tra biografie autorizzate e interviste. Quella fatta da Diana al giornalista Marin Bashir della BBC, concessa dopo il famigerato scandalo del "tampongate", farà crollare definitivamente il matrimonio. Alla Regina Elisabetta II, "obsoleta" e troppo anziana per governare secondo i sondaggi, il compito di tenere unita la famiglia, nonostante i rancori della sorella Margareth e l'ambizione bruciante del figlio Carlo, sostenuta e alimentata dal Primo Ministro John Major.
A voler trovare un tema per la quinta stagione di The Crown - programmaticamente la più difficile, per contiguità alla morte della Regina Elisabetta II - sarebbe la disillusione, lo svelamento dell'incanto, la perdita dell'ingenuità. Il re è nudo, insomma. E la regina pure. Gli inglesi l'hanno stroncata con una severità eccessiva - pur complessivamente noiosa, la stagione mantiene dei guizzi.