Un film avventuroso. Una commedia dei sentimenti. E tra realtà e finzione la promessa di una grande storia d'amore. Da giovedì 4 agosto al cinema.
di Paola Casella
Lo spagnolo Leon incontra l'italiana Roberta su un autobus de La Valletta a Malta, e pochi minuti dopo si ritrova ad accompagnarla a partorire presso un ospedale locale. A causa di quella deviazione Leon perde la possibilità di far approvare un suo progetto internazionale, dopo aver già perso la casa e l'automobile. Roberta invece vede piombare a La Valletta dalla Puglia i genitori e il fratello Sauro che hanno avuto notizia della nascita, e non può confessare loro che il padre del bambino è un uomo sposato che vuole toglierle il figlio. La soluzione a tutti i problemi di Leon e Roberta sembra essere una sola: fingere di sposarsi, recandosi in Puglia dove la madre della donna non vede l'ora di organizzare un matrimonio indimenticabile. Ma non è facile portare avanti la finzione, soprattutto per due che tutto sommato si conoscono appena.
Sposa in rosso è una commedia romantica parecchio complicata, e il mettere tanta carne al fuoco (che ha anche come conseguenza le quasi due ore di durata, eccessive per il genere) è il difetto principale di un film che per altri versi si lascia guardare, complice soprattutto la chimica fra gli attori, a cominciare dai due protagonisti.
La piacevolezza degli interpreti e una certa bonomia che colora tutta la narrazione rendono Sposa in rosso relativamente godibile, grazie soprattutto allo charme ispanico di Noriega.