Una favola essenziale e crudele sul rapporto fra le generazioni e fra gli uomini e la natura. Drammatico, Italia2022. Durata 70 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un uomo è inseparabile dalla sua campagna ad aiutarlo c'è solo un giovane ragazzo. Espandi ▽
Sanluri, seconda metà del '900. L'anziano contadino Raffaele prepara la sua terra per l'arrivo di quel ventu, "bentu" nel dialetto di Sardegna, che "libera il grano dalla paglia" in modo naturale, al contrario della trebbiatrice meccanica che appartiene ai padroni (e sostituisce il lavoro umano campestre). Angelino ha dieci anni e un grande desiderio: cavalcare il cavallo di Raffaele: ma secondo il vecchio lui è ancora troppo piccolo. Nel suo modo burbero però Raffaele consente al ragazzino di "alzare l'aria", cioè di fare come il vento e sollevare il suo raccolto di grano da terra. Ma il tempo non si ferma, come vorrebbe il contadino, né si fermano i desideri pericolosi degli uomini e la loro voglia di correre incontro al futuro.
Liberamente tratto da un racconto di Antonio Cossu che fa parte della raccolta "Il vento e altri racconti", Bentu riporta Salvatore Mereu a raccontare il rapporto fra la terra di Sardegna (e non solo) e i suoi abitanti, divisi fra chi resta ostinatamente intenzionato a mantenere un rapporto stretto con la natura, e chi invece è disposto a forzare quel rapporto in nome del progresso o di un'ambizione personale.
Il regista si prende il tempo dilatato necessario a raccontare la sua storia, che si avvita velocemente solo nel finale: perché il tempo va rispettato senza imporgli forzature, si dipana da solo e da solo precipita, quando la pendenza è quella giusta. Recensione ❯
Vota da 1 a 5 stelle
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Una ricerca antropologica su adolescenza, valori familiari, religione, odio ed estremismo nella regione più radicalizzata d'Europa. Espandi ▽
Il racconto di crescita di tre fratelli adolescenti, all'interno di una comunità salafista dell'entroterra bosniaco. Rimasti soli dopo la condanna del padre per affiliazione terroristica, si ritrovano per la prima volta a decidere la propria vita. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Una storia lineare, quasi trasparente, che cattura il viaggio lancinante dentro una Roma di ombre. Drammatico, Italia2022. Durata 94 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Nelle vicissitudini dei senzatetto Romeo e Callisto la grande storia di un impossibile amore fraterno e un viaggio visionario verso la morte. Opera prima di Francesco Pividori. Espandi ▽
Romeo e Callisto sono due senzatetto - per scelta, per necessità, non importa. Uno è alto, silenzioso, immobile; l'altro corto, verboso, sciolto. Spiccetto di qua, spiccetto di là, riempiono la pancia e la giornata. Dopo il crepuscolo, finisce il lavoro e inizia il vagare: locali, piazze, serate, però sempre fuori che dentro non ti fanno entrare. Un pezzo o una pasticchetta rimediati chissà dove per mandare giù il sonno e i pensieri dentro la testa. Poi si ricomincia. Spiccetto di qua, spiccetto di là. Romeo ha, aveva, una famiglia; Callisto chi lo sa. Attorno a loro ci sono altri senzatetto, ogni tanto si balla e si beve assieme. Spesso si ruba. E ci si mena. Spiccetto di qua, spiccetto di là, Romeo e Callisto cercano di andare avanti finché possono. Recensione ❯
Vota da 1 a 5 stelle
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Una commedia sociale deliziosa, mai retorica e sempre in equilibrio tra leggerezza e dramma. Commedia, Francia2022. Durata 105 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Una commedia con François Cluzet e Audrey Lamy dove la cucina risolleva gli animi e accende una speranza sul futuro. Espandi ▽
Parte come fiaba buonista il nuovo film di Louis Julien-Petit, già autore e regista di Le invisibili sul tema della disobbedienza civile. Se lì lo sfratto di un centro di accoglienza per donne provocava per reazione l’apertura di uno sportello clandestino, qui la minaccia di rimpatri forzati fa scattare la voglia di dedicarsi fino in fondo a questi ragazzi migranti, volenterosi e pieni di entusiasmo, fino a esporli mediaticamente durante un reality di cucina. François Cluzet e Audrey Lamy fanno il resto, confermandosi interpreti d’eccezione che nei panni del supervisor dei ragazzi l’uno, e della chef militante l’altra, sanno convincere e farsi ben volere. Merito di una commedia sociale veramente deliziosa, calmierata nei toni e con una punta di denuncia notevole, mai retorica e sempre sul filo dell’equilibrio narrativo tra toni leggeri e drammatici. La fiaba cede progressivamente il passo a uno sguardo più allargato sul dramma contemporaneo dei rimpatri forzati e La Brigade si rivela in grado di restituire a chi guarda tanto la lievità dell’intrattenimento quanto l’urgenza della riflessione. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Le conseguenze di un errore giudiziario raccontate con grande cura formale e qualche implausibilità. Drammatico, Italia2022. Durata 105 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Bernardo deve accettare un grande cambiamento o diventare un altro, per riprendersi quello che la vita gli ha tolto. Espandi ▽
Bernardo Bordin è uno chef di grande talento in attesa di ottenere la sua prima stella Michelin, ed è un fenomeno al volante, anche se si limita ai rally che corre insieme all'amico Sergio, in procinto di candidarsi come sindaco del paese. Insieme all'altro amico, Stefano, Bernardo e Sergio si godono il loro benessere e si sentono i padroni del mondo. Ma un giorno Bernardo viene arrestato con l'accusa di associazione a delinquere e accusato di essere la mente di un giro di rapinatori che hanno svaligiato le case della zona, compresa quella di Stefano. Per Bernardo è l'inizio di un incubo che rivoluzionerà la sua vita e lo metterà davanti ala domanda: "Che cosa sei disposto a fare per riavere quanto ti è stato tolto?"
Il regista Ciro D'Emilio ha una grande capacità professionale nel raccontare per immagini, facendo interagire i suoi personaggi con il paesaggio del nord-est che incarna l'operosità locale ma anche una certa chiusura e una certa algida freddezza: dunque spazi organizzati ma circondati da un vuoto che rischia di appartenere anche alle coscienze di chi li abita.
Funzionano bene le interazioni fra Guido Caprino, che interpreta Bernardo, e Boris Isakovic, grande attore serbo visto di recente in Quo Vadis, Aida?, che si cimentano in duetti attoriali efficaci; così come risulta credibile il rapporto fra Caprino e Irene Casagrande. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Doc, animazione e materiali d'archivio. Un mix ammaliante, come il tempo in cui viviamo. Animazione, Italia2022. Durata 116 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Liberamente ispirato a "La conferenza degli uccelli" di Farid al-Din 'Attar. Espandi ▽
Come fare a riportare l'ordine tra i regni e le famiglie degli uccelli di tutto il mondo? Upupa propone di andare a cercare le risposte da Re Simourgh, ma non è una cosa semplice, visto che la casa del sovrano si trova sulla Montagna di Kafh, ai limiti conosciuti della terra, e per arrivarci si devono attraversare Sette Valli (Ricerca, Amore, Conoscenza, Distacco, Unificazione, Stupore e Annientamento). L'immane stormo si mette in volo. Chi arriverà davanti a Re Simourgh e che risposte troverà?
Il film di Michele Fasano ha viaggiato come l'Upupa e i suoi simili: decine di festival e premi in tutto il mondo, a dimostrazione dell'universalità della ricerca. Fasano predica - sì, predica - una Via dell'Amore e un'Abolizione delle Esclusioni che non sia un superamento delle rispettive teologie.
La lingua filmica che lo supporta è quella di un tessellatum fatto di documentario, animazione e materiale d'archivio, che a volte viene imbolsito da troppa enfasi letteraria e sapienzale nozionismo, e a volte spicca - letteralmente - il volo per divenire puro montaggio invisibile che salda ogni sua parte in modo fluido e pacato. Intricato, ammaliante, antitetico - come il tempo in cui viviamo. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Claire Denis dissolve il linguaggio di coppia in un dramma misterioso e tagliente. Drammatico, Francia2021. Durata 116 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
La storia di triangolo amoroso: una donna è intrappolata tra due uomini, il suo partner di lunga data e il suo migliore amico, il suo ex amante. Espandi ▽
Sara e Jean rientrano nel loro appartamento di Parigi dopo una vacanza al mare. Insieme da un decennio dopo aver entrambi vissuto vite precedenti sono una coppia solida, la cui intesa è totale e il rapporto molto tenero. Lei è una giornalista radiofonica, lui un ex-giocatore di rugby che ha passato del tempo in carcere. Un giorno per strada Sara intravede il suo ex, François, attraverso il quale ha conosciuto Jean. Subito dopo, François propone a Jean un'opportunità di lavoro insieme, e diventa così una presenza invisibile e pervasiva nella vita della coppia.
Claire Denis, fenomenale maestra del cinema europea, torna con un film dalla trama e dalle tematiche solo in apparenza classiche e lineari. Infatti, un tradizionale triangolo amoroso si trasforma in un labirinto di psicologia e perversione che stupisce ad ogni sua curva. La splendida performance di Juliette Binoche e Vincent Lindon e la straordinaria fotografia di Eric Gautier concorrono a distruggere gli stereotipi del genere donando profondità e spessore alle dinamiche e ai personaggi. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Un commovente dramma famigliare che tiene sempre presente il contesto in cui si inserisce. Drammatico, Tunisia, Francia, Libano, Qatar2019. Durata 96 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un'interpretazione magistrale di Sami Bouajila, vincitore come Migliore Attore nella sezione Orizzonti del festival di Venezia, ai César 2021 e ai Lumiere Awards 2021. Espandi ▽
In una società in bilico tra una visione progressista dei rapporti interpersonali e un radicalismo estremista religioso la vita di un bambino viene messa in grave pericolo proprio a causa delle profonde contraddizioni che attraversano il Paese mediorientale in cui vive. Mehdi M. Barsaoui si è formato al Dams di Bologna ed è stato anche montatore del documentario Era meglio domani che ha al centro una donna in lotta per riavere i suoi figli mentre intorno a lei la Rivoluzione dei gelsomini si fa sempre più presente. Giunto al suo primo lungometraggio di finzione mostra che il tema gli sta ancora a cuore e che, attorno a questo nucleo centrale, è interessato a sviluppare un più ampio contesto. Nei corridoi di un ospedale la camera segue lo sviluppo di un dramma familiare senza però chiudersi (e in questo sta l'originalità della sceneggiatura scritta dallo stesso Barsaoui) in esso ma tenendo sempre presente il contesto sociale in cui si inserisce. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Un gran lavoro di intrattenimento popolare e narrazione colta che guarda allo scintillio hollywoodiano e all'aura europea. Thriller, Spagna2022. Durata 125 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un giovane ragioniere, in attesa di processo nel 1977 per appropriazione indebita con una possibile condanna a 20 anni, si unisce a un gruppo di detenuti che chiedono l'amnistia. Espandi ▽
Manuel è un giovane contabile con indosso un vestito di buona fattura e nelle tasche un pacchetto di sigarette - tutte cose che gli verranno tolte appena entrato a La Model, il carcere di Barcellona. È il febbraio 1976, siamo nella Spagna fascista e dittatoriale, e quello che aspetta Manuel è un periodo di attesa di sei o otto anni soltanto perché inizi il processo. Ma il suo periplo carcerario è scosso da quanto sta succedendo fuori: il caudillo Franco è morto ed è iniziata la Transición verso la democrazia. I prigionieri politici formano così il Copel, il gruppo dei carcerati in lotta.
È un gran lavoro di intrattenimento popolare e narrazione colta quello di Prigione 77. Il film di Rodríguez parte dal brodo storico di quegli anni per accomodare una storia di finzione che sia esemplare sia nell'aderenza orizzontale al genere che nella verticalità della costruzione simbolica.
La sommatoria è quella di un film che vuole ripercorrere tutte le tappe dei prison movie senza rinunciare né allo spettacolo né all'impegno, per una formula combinatoria che guarda allo scintillio hollywoodiano come all'aura europea. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Un appassionato omaggio che non tradisce lo spirito della saga e tiene incollati allo schermo dall'inizio alla fine. Horror, Thriller - USA2022. Durata 114 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Ancora altri misteri nella città di Ghostface. Espandi ▽
“Sta succedendo di nuovo”. Così Linus chiama Sidney per farla tornare a Woodsboro. Scream è un sequel a tutti gli effetti. Manca solo il numero 5 sul titolo anche se vuole farsi definire un “requel” (reboot-slash-sequel). Lo spirito dei quattro film diretti da Craven è rimasto intatto. Il nuovo Scream da una parte è un omaggio al grande regista scomparso nel 2015 e un’operazione nostalgia proprio come Ghostbusters: Legacy soprattutto nel momento in cui fa rientrare in campo David Arquette, Neve Campbell e Courteney Cox. Dall’altra è un ritorno all’horror anni ’90 con quella commistione tra azione, terrore e ironia nella presa in giro del franchise del film nel film Stab. Tra lame conficcate in gola e inquietanti visioni dal passato, Scream è l’esempio di quello che un horror deve fare: tiene incollati allo schermo senza pause e fa saltare dalla sedia. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Un percorso di formazione che ha i contorni della fiaba e che alterna spintoni a prove di volo. Drammatico, Italia2022. Durata 96 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Benedetta ha 15 anni e porta un grande peso, che le ha gettato addosso senza nemmeno rendersene conto una madre che voleva fare la ballerina e adesso fa la casalinga suo malgrado. Davanti a casa di Benedetta c’è un campo dove crescono i papaveri ma la ragazza lo attraversa tutti i giorni senza vederne l’orizzonte. Un giorno in quel campo appare un gruppo di giostranti, e fra loro c’è Amanda, “colei che deve essere amata”: un nome che si è scelta quando ha deciso di non sembrare più un uomo. Per Benedetta, Amanda sarà l’invito ad aprirsi a quella vita cui fino a quel momento credeva di non meritare l’accesso.
Dopo il suo esordio con Palazzo di giustizia, Chiara Bellosi si cimenta con un racconto di formazione, volutamente dissestato e scomposto, che procede a spintoni e che porta lo spettatore ad allargare lentamente il proprio raggio di visione di pari passo con lo sguardo della regista. La bellissima performance degli attori protagonisti riesce a spiccare attraverso una scelta registica che mira a concentrarsi sulla totalità degli insiemi e dei rapporti piuttosto che sui dettagli anatomici dei personaggi. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Una bella prova di attori e non attori, sotto la guida coraggiosa di Emmanuel Carrère. Drammatico, Francia2021. Durata 106 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Una scrittrice "infiltrata" per mesi tra le donne delle pulizie del ferryboat che attraversa la Manica, donne costrette spesso a lavorare in condizioni disumane e al di fuori di ogni regola. Espandi ▽
Lo scrittore e regista Emmanuel Carrère ha tratto la sceneggiatura di Between Two Worlds dal racconto autobiografico “Il Quai de Ouistreham” scritto dalla giornalista Florence Aubenas, e invece di trarne un documentario l’ha trasformato in un’opera di finzione che affronta temi di grande attualità: la disoccupazione, la crisi economica, l’assenza di servizi sociali adeguati, il precariato, lo sfruttamento nei luoghi di lavoro. Laddove in letteratura Carrère si muove con agilità pirotecnica, dietro la cinepresa è ancora un paperotto che affronta l’acqua con coraggio ma anche qualche espediente letterario di troppo. Tuttavia il suo coraggio va premiato e trova dalla sua parte la protagonista Juliette Binoche, fondamentale fin dai primi approcci con Aubenas nel portare il progetto sul grande schermo, e un cast di non attori fra cui spicca la formidabile interprete del personaggio di Christelle. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
La storia di un uomo che, cresciuto senza un padre, è diventato il padre di tutti i suoi cittadini. Espandi ▽
Francesco Giuffrida è un bambino nella Sicilia degli anni intorno alla Seconda Guerra Mondiale. Il padre è partito per l'America per mantenere da lontano la famiglia, la madre lo manda in collegio e suo fratello Antonio in seminario. Il bambino sopravvive ai tedeschi e alle bombe e arriva a frequentare l'università, ma pochi esami prima della laurea rimane folgorato dalla prospettiva di entrare in politica. Con il sostegno della Democrazia Cristiana diventerà sindaco del paese, efficiente e amatissimo. Ma il partito vuole da lui un gesto che significherebbe una genuflessione ad interessi più grandi.
Lo stile del racconto, sia in scrittura che in regia, corrisponde bene al contenuto, improntato alla cura e al rigore: ambienti e costumi sono ricostruiti con credibilità, la regia è nitida ed essenziale, mai intenta a chiamare attenzione su se stessa, e gli attori recitano con partecipazione sincera.
C'è un'onestà di fondo in questa storia che ha il sapore del tempo andato e che fa venire la voglia di ritrovare una vocazione al servizio pubblico. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Un'interessante metafora sulla condizione della Romania e sull'eterno scontro fra umano e divino. Drammatico, Romania, Repubblica ceca, Lettonia2021. Durata 118 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un film indipendente su una giovanissima suora che ha scelto Dio. Ma fa i conti con qualche dubbio. Espandi ▽
La giovane suora Cristina esce di soppiatto dal monastero dove vive e si reca in città per sbrigare una faccenda urgente. Dopo aver girato tra l'ambulatorio di un ospedale, un palazzo della periferia e una stazione di polizia, decide di fare ritorno al monastero e sale a bordo di un taxi. Nel corso del viaggio, però, è assalita dal tassista e brutalmente violentata. Indagando sul caso, l'ispettore Marius Preda ricostruisce la giornata di Cristina e prova a farsi raccontare da lei, ridotta in fin di vita, come sono andate le cose. Marius rintraccia il presunto colpevole, lo porta sul luogo del delitto e in preda a una rabbia cieca gli intima di confessare. La situazione gli sfugge di mano, ma un miracolo inatteso lo attende...
Diviso in due blocchi, con due protagonisti antitetici, il film oppone visioni opposte della realtà: una fideistica, l'altra materialista; una spirituale, l'altra tenacemente razionale.
Nel film di Apetri (presentato lo scorso anno nella sezione Orizzonti della Mostra di Venezia) un miracolo risolve il racconto, alla maniera dei misteri popolari, ma non offre risposte certe. Recensione ❯
Vota da 1 a 5 stelle
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Emma Thompson brilla in una commedia sulla sex positivity dai ritmi serrati e dall'animo tenero e divertente. Commedia, Gran Bretagna2022. Durata 97 Minuti.
Un'insegnante in pensione, vedova, si rivolge a un'agenzia di gigolò e sceglie di incontrare Leo Grande. Tra i due nascerà un rapporto di fiducia che porterà Nancy a riscoprire se stessa. Espandi ▽
Commedia brillante a sfondo sessuale che non disdegna un livello più profondo di analisi psicologica attorno ai temi di identità e sviluppo di sé, Good luck to you, Leo Grande diverte e coinvolge grazie ai dialoghi vivaci e serrati, magistralmente condotti da una Emma Thompson in grande spolvero che si ritaglia un ruolo memorabile. Spesso si parla di prove d’attore “coraggiose”, e in particolare quella di Thompson non può non considerarsi tale, per quanto il termine sia trito. Nel mettersi letteralmente a nudo davanti a uno specchio, l’attrice si fa carico del peso di conversazioni scomode non solo sulla sessualità, ma sul corpo delle donne, in particolare di una certa età, e di come e quanto esso possa mostrarsi. La regista Sophie Hyde asseconda il tutto con una visione fresca e contemporanea della “sex positivity”, e una messa in scena pulita ed essenziale che lascia ampio spazio all’esercizio teatrale tra i due protagonisti. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.