Anno | 2021 |
Genere | Thriller |
Produzione | Italia |
Durata | 45 minuti |
Regia di | Mattia Riccio |
Attori | Valeria Giolitti, Fabio Massenzi, Gianni Rosato, Alessandro Sardelli, Cinzia Scaglione . |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 1,75 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento martedì 16 novembre 2021
Una storia di finzione con lo scopo di trascinare lo spettatore in una realtà cupa e misteriosa.
CONSIGLIATO NO
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In un monastero nell'area di Curinga in Calabria una suora scompare e un monsignore viene trovato morto avvelenato. Il Vaticano invia un ispettore, fra Lodovico, per indagare. Le sorprese non mancheranno.
La prima sorpresa coglie lo spettatore che nei titoli di testa trova una produzione che si chiama "Welcome to Sardegna" e poi assiste ad un'opera girata in Calabria. Ovviamente il motivo del detour non mancherà ma resta sconosciuto ai più.
La seconda, ma lo si scopre solo alla fine, è che non si tratta di un episodio auto concluso ma di un, potremmo definirlo, pilot di una miniserie il cui prossimo episodio vedrà la luce nel 2022. La durata di 45 minuti sarebbe quella giusta per un serial e anche il cliffhanger finale, ben architettato, deporrebbe a favore di questa lettura. Evidentemente problemi di produzione hanno imposto la dilazione nel tempo e questo finisce con il penalizzare l'operazione, lasciandola sospesa troppo a lungo (visto che non è Il signore degli anelli o Harry Potter) per far sì che si crei una vera affezione.
È un peccato perché Riccio sa come gestire la suspense e ha trovato anche gli interpreti giusti per realizzare un prodotto dignitoso con un basso budget. Si sentono, soprattutto nella colonna sonora, echi argentiani e la passione per un genere poco frequentato dai filmmaker italiani. Vengono alla mente alcuni film (allora ritenuti di serie B) degli anni '70 in cui era l'ambiguità di gesti, le parole e i primi piani a costruire un'atmosfera che sfruttasse l'hortus conclusus del non detto, in questo caso in un ambito ecclesiale omertoso. A tratti sembra di assistere agli intrighi che Marcello Simoni situa in epoca medioevale e che qui vengono trasferiti nel presente.
Sarebbe stato meglio attendere di avere pronto almeno anche il secondo episodio della progettata trilogia prima di uscire su una piattaforma. Yuria non sarebbe stata lasciata a rischio di oblio.
Sardegna? Calabria? Un tocco di Sicilia, perché? Dopo 27 minuti non ne posso più della colonna sonora, i cori/carillon di voci bianche alla Argento prima maniera, esagerati, ossessivi. I protagonisti poco credibili e poi perché sussurrano? Una storia che non sta in piedi nemmeno con le stampelle. 44 minuti sono troppi.
L'invenzione del frate investigatore non è certo un'invenzione di Umberto Eco, ma già la sinossi mi ha fatto dire :"Uff!". Siccome non si nega a nessuno il beneficio del dubbio, l'ho visto. Il cortometraggio dura 40 minuti: come si può impiegarne dieci con simili battute :?Benvenuto!?. ?Grazie?. ?Viaggiato bene?? . ?Sì?. ?Vuole un tè, una tisana??. ?Come rifiutare un buon tè??.