Anno | 2021 |
Genere | Horror, |
Produzione | Spagna, Francia |
Durata | 100 minuti |
Regia di | Paco Plaza |
Attori | Vera Valdez, Almudena Amor, Michael Collis, Pierre-François Garel, Chacha Huang Karina Kolokolchykova. |
Tag | Da vedere 2021 |
Distribuzione | Koch Media |
MYmonetro | Valutazione: 4,00 Stelle, sulla base di 3 recensioni. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 3 dicembre 2021
Una ragazza raggiunge la nonna malata ma il soggiorno si trasforma in un incubo. Il film ha ottenuto 2 candidature a Goya,
ASSOLUTAMENTE SÌ
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Susana, una modella spagnola di 24 anni, vive da sei a Parigi. A una festa ha appena conosciuto un celebre fotografo che le potrebbe far fare il definitivo salto di qualità. All'improvviso però riceve una telefonata. Sua nonna Pilar, a cui è molto legata e che si è presa cura di lei fin da bambina dopo che i genitori sono morti in un incidente d'auto, ha appena avuto un ictus. La ragazza deve così tornare di corsa a Madrid per prendersi cura di lei e trovare qualcuno che possa assisterla. Arrivata a casa la nonna non la riconosce. In più, vorrebbe rientrare a Parigi per lavorare ma ogni volta succede qualcosa che la costringe a rimandare e le sue giornate si trasformano in un incubo.
Il tempo si ferma all'improvviso in La abuela. Passato e presente si confondono, i corpi della nonna e della nipote finiscono per sovrapporsi e potrebbero essere uno la reincarnazione dell'altro.
Paco Plaza, che con Jaume Balagueró è stato tra gli innovatori del nuovo horror spagnolo nella prima decade degli anni Duemila, soprattutto con il grande successo di Rec e relativi sequel, riscrive le coordinate del genere puntando a una tensione meno fisica ma più allucinata. Dallo stabile di Rec alla casa di La abuela, Plaza punta ancora a un cinema fatto di visioni improvvise, oggetti sinistri, cigolii delle porte che si chiudono. Ma soprattutto amplifica la forza dell'elemento soprannaturale che diventa incontrollabile, così come era avvenuto in Veronica dove una seduta spiritica distrugge la vita della quindicenne protagonista. Plaza non punta all'effetto immediato, anzi cerca al massimo di sottrarre volume agli elementi sonori d'ambiente. I passi della nonna non si sentono. Si avverte solo la sua presenza, anche nel fuori-campo. È un corpo e, parallelamente, uno spettro. La camminata con il bastone all'inizio del film ha insieme l'inquietudine, l'inafferrabilità, la seduzione mescolate con la morte che potrebbe arrivare direttamente dal cinema di David Lynch, così come la sua risata davanti alla tv spenta e soprattutto l'immagine alla finestra che torna più di una volta come nel momento decisivo dell'incidente all'aspirante badante. Ma per Plaza non si tratta soltanto di aver centrato l'atmosfera e la storia giusta. Con La abuela (letteralmente "la nonna") costruisce un film che trascina dentro i propri luoghi facendo perdere ogni contatto con la realtà come era avvenuto in alcuni dei migliori esempi dell'horror spagnolo come The Orphanage di Bayona.
In più la dimensione reale e onirica si intrecciano. Tutto il tentativo 'impossibile' di Susana di tornare a Parigi ha l'immaterialità del sogno dove i corpi diventano inconsistenti e le prospettive degli spazi si deformano. Plaza costruisce un elaborato e riuscitissimo lavoro sull'illusione della visione, sulla bellezza e decadenza del corpo come in una delle scene più potenti del film dove in una parte dello specchio c'è la nipote e dall'altra la nonna, resa come una figura che ritorna provvisoriamente dall'aldilà da Vera Valdez, 85 anni, che è stata modella per Dior e soprattutto una delle preferite di Coco Chanel. Plaza le offre il ruolo della vita e lei ricambia. Ogni suo passaggio è una scossa di terremoto.
"La abuela"(Paco Plaza, sceneggiatura di Carlos Vermut, 2021)vede una giovane nipote, che ora lavora come modella a Parigi, tornare precipitosamente a Madrid dalla nonna(con cui e'vissuta sempre, dato che i genitori erano morti tragicamente in un incidente di macchina, quando lei era piccola), gravmente malata(ictus cerebrale, a quanto pare), anche perche'incalza il giorno del recitproco [...] Vai alla recensione »
Paco Plaza continuando ad esplorare i sottogeneri dell’horror, dalle sette demoniache di “Second name” ai licantropi de’ “I delitti della luna piena” fino agli zombies della fortunata serie dei “Rec”, approda al paranormale stregonesco che richiama alla mente la trilogia delle tre Madri di Argento, anche se in questo caso manca la terza. Il risultato, a prescindere dalla modestia della sceneggiatura [...] Vai alla recensione »
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Sul punto di sfondare nell'alta moda come modella, la giovane Susana che vive a Parigi, riceve una telefonata dalla Spagna, dove la nonna a cui è molto legata ha avuto un ictus. Susana torna precipitosamente in patria per accudire temporaneamente l'anziana parente, ma ogni volta che cerca di tornare in Francia succede un contrattempo che la blocca. Corpi giovani, corpi vecchi nello specchio del tempo [...] Vai alla recensione »