Poco calcio e troppe riflessioni: la miniserie di Julian Fellowes vorrebbe raggiungere tutti ma alla fine non accontenta nessuno. Ora disponibile su Netflix.
di Andrea Fornasiero
Nel 1879 il calcio è uno sport dominato dai club amatoriali, in cui giocano i rampolli delle ricche famiglie inglesi divisi secondo i vari college che hanno frequentato. La squadra più vittoriosa è l'Old Etonians e i suoi membri sono al vertice dell'associazione che stabilisce le regole del gioco. Anche le classi meno abbienti però si appassionano e vogliono competere, con ambiziosi industriali che capiscono di dover comprare e pagare giocatori perché possano sfidare alla pari chi non ha bisogno di lavorare. Si tratta di un passaggio epocale per il calcio, da amatoriale a professionale, da passione per pochi a intrattenimento di massa, da hobby a business, il tutto mentre sullo sfondo si sollevano rivolte operaie e le donne cercano un ruolo più attivo nella società.
Ideata e sceneggiata dall'autore di Downton Abbey Julian Fellowes, The English Game è una miniserie che affianca alla genesi del calcio riflessioni più ampie, ma finisce così per perdere la propria specificità deludendo sia i fan dell'autore sia gli interessati all'argomento.