Beginning

Film 2020 | Drammatico, +13 130 min.

Anno2020
GenereDrammatico,
ProduzioneGeorgia, Francia
Durata130 minuti
Regia diDea Kulumbegashvili
AttoriKakha Kintsurashvili, Rati Oneli, Ia Sukhitashvili .
TagDa vedere 2020
DistribuzionePFA Films, Valmyn
RatingConsigli per la visione di bambini e ragazzi: +13
MYmonetro 3,22 su 7 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

Regia di Dea Kulumbegashvili. Un film Da vedere 2020 con Kakha Kintsurashvili, Rati Oneli, Ia Sukhitashvili. Genere Drammatico, - Georgia, Francia, 2020, durata 130 minuti. distribuito da PFA Films, Valmyn. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 - MYmonetro 3,22 su 7 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento lunedì 22 novembre 2021

Una donna vede andare a pezzi la sua comunità e inizia a porsi domande sul suo futuro. In Italia al Box Office Beginning ha incassato 193 .

Consigliato sì!
3,22/5
MYMOVIES 4,00
CRITICA 3,67
PUBBLICO 2,00
CONSIGLIATO SÌ
Un film che lascia il segno scavando in profondità nella condizione esistenziale di una donna.
Recensione di Giancarlo Zappoli
martedì 26 gennaio 2021
Recensione di Giancarlo Zappoli
martedì 26 gennaio 2021

Georgia oggi. Yana è la moglie dell'esponente locale più in vista dei Testimoni di Geova. Nel corso di una riunione di preghiera nella Casa del Regno un attentato terroristico manda a fuoco l'intero edificio. Da quel momento Yana sente emergere non solo la sua emarginazione dalla comunità in cui è cresciuta, a causa della fede religiosa che ha abbracciato sposandosi, ma anche quella come donna in un contesto in cui sono gli uomini a dettare le regole. A partire da suo marito.

Il debutto nel lungometraggio di finzione di Dea Kulumbegashvili è di quelli che lasciano il segno. La giovane regista, che ha come modello l'opera di Chantal Akerman, ha raccolto una messe di premi al Festival di San Sebastian (miglior film/migliore regia/ migliore sceneggiatura/migliore attrice).

Il suo è un cinema fatto di inquadrature fisse con pochi movimenti di macchina, con stacchi netti di montaggio e con un ricercato uso del fuoricampo. Sono tutti elementi che non solo risultano funzionali alla narrazione ma lasciano anche allo spettatore un ampio spazio di riflessione e di ri/costruzione di stati emotivi che solo raramente vengono restituiti con un controcampo.

La regista riesce così a scavare in profondità nella condizione esistenziale di una donna che, in seguito ad un evento dirompente, si trova a ripensare alla propria condizione di sposa e madre nonché di persona che vive in una società che non ha ancora fatto passi in avanti non tanto sul piano dell'emancipazione di facciata ma su quello di un riconoscimento sincero di tutte le valenze, i desideri, le pulsioni di quella metà del cielo che preferisce sottomettere.

Cercando di non fare spoiler va però detto che nel film è presente una scena che riesce a far 'sentire' la brutalità di un accadimento più di quanto non fosse riuscito ad un noto regista argentino. Forse, anzi sicuramente perché questa volta è una donna che decide come riprenderlo assegnandogli lo stigma che merita. Yana ha sposato un Testimone di Geova divenendolo a sua volta ma questo non è l'ennesimo film 'contro' chi professa questa fede. Semmai è una analisi di come una lettura rigida dei sacri testi possa approfondire un divario tra i sessi (lasciando la preponderanza a quello maschile) in una società in cui già a priori il maschio si costituisce come padre e padrone per conservare un potere la cui perdita ne metterebbe a nudo le contraddizioni.

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STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
sabato 27 novembre 2021
Anna Maria Pasetti
Il Fatto Quotidiano

La rinuncia alla carriera d' attrice per una vita all' ombra del marito, eminente "fratello" dei Testimoni di Geova nella sperduta provincia della Georgia contemporanea: tale è il vissuto di Yana, donna bella e madre affettuosa, che capisce molto ma può (fare) poco per modificare un destino che, del resto, si è scelta. La svolta della vita avviene tra le fiamme di un incendio: accanto alla distruzione [...] Vai alla recensione »

venerdì 26 novembre 2021
Pamela Hutchinson
Sight & Sound

Yana (Ia Sukhitashvili) e il marito David (Rati Oneli, che ha prodotto e scritto il film insieme a Dea Kulumbegashvili, al suo debutto) sono outsider: sono testimoni di Geova in una cittadina della Georgia, dove domina incontrastata la religione ortodossa, e la loro congregazione è letteralmente sotto attacco. Yana ha abbandonato la sua carriera di attrice per sposare Davi, che è insensibile e manipolatore. [...] Vai alla recensione »

giovedì 25 novembre 2021
Daniele D'Orsi
Sentieri Selvaggi

Sin dall'inquadratura iniziale di Beginning, Kulumbegashvili è interessata a presentare non solo il paradigma tramite cui interpretare il film stesso, ma anche la chiave linguistica su cui si regge l'intera struttura del racconto. La regista apre il film con un esteso campo lungo dominato dalla totale assenza di movimenti di macchina. Così come le immagini sono contraddistinte da un senso di immobilità [...] Vai alla recensione »

mercoledì 24 novembre 2021
Daniele Sacchi
Cineforum

Per il suo lungometraggio d'esordio, la regista georgiana Dea Kulumbegashvili ha scelto la fissità. Un'immobilità astratta, segno di un'assenza che tra i confini dell'immagine, statica ed impenetrabile, cela una serie di movimenti imprevisti. Beginning è la messa in scena di un ossimoro, di un inizio che è anche una fine; il tentativo di individuare un punctum in grado di emergere tra le pieghe del [...] Vai alla recensione »

martedì 23 novembre 2021
Adriano De Grandis
Film TV

In territorio georgiano ai confini con l'Azerbaigian, una piccola comunità minoritaria dei testimoni di Geova subisce un attentato durante una riunione, nella quale si discute sul sacrificio di Isacco: la molotov lanciata all'interno manda a fuoco e distrugge l'edificio, mentre la gente si mette in salvo. Yana è la moglie del leader della comunità: ha un figlio e una realtà di rinunce (voleva fare [...] Vai alla recensione »

giovedì 28 gennaio 2021
Francesco Costantini
Asbury Movies

Un debutto che non passa inosservato, quello della georgiana Dea Kulumbegashvili. Che con Beginning sbarca in anteprima italiana al Trieste Film Festival 2021, dopo l'incetta di premi a San Sebastian e un passaggio in selezione a Cannes e Toronto. Sarà difficile non considerare il suo ritratto di donna inespressa uno degli esordi più stimolanti dell'anno.

NEWS
TRAILER
venerdì 12 novembre 2021
 

Un film che lascia il segno scavando nella condizione esistenziale di una donna. In anteprima al cinema il 25 novembre per la Giornata contro la violenza sulle donne. Guarda il trailer »

NEWS
giovedì 4 novembre 2021
 

Una donna vede andare a pezzi la sua comunità e inizia a porsi domande sul suo futuro. Vai all'articolo »

MYMOVIESLIVE
sabato 30 gennaio 2021
 

Il Premio Trieste assegnato dalla giuria (Paolo Bertolin, Adina Pintilie, Ewa Puszczyska) al miglior lungometraggio in concorso (euro 5.000) va - all'unanimità - a BEGINNING di Dea Kulumbegashvili (Georgia/Francia) con la seguente motivazione: "Un film [...]

MYMOVIESLIVE
martedì 26 gennaio 2021
Giancarlo Zappoli

Un esordio che lascia il segno per la sua profondità. Ora al Trieste Film Festival.  Vai all'articolo »

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