Anno | 2020 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | Italia |
Durata | 128 minuti |
Regia di | Salvatore Mereu |
Attori | Gavino Ledda, Anna König, Marco Zucca, Corrado Giannetti, Samuele Mei . |
Uscita | mercoledì 9 settembre 2020 |
Distribuzione | Lucky Red |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 2,85 su 19 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento lunedì 7 settembre 2020
Un pastore sardo si imbarca in una nuova impresa ma un incidente rovina ogni cosa. Il film ha ottenuto 3 candidature ai Nastri d'Argento, 1 candidatura a David di Donatello, In Italia al Box Office Assandira ha incassato 60,2 mila euro .
CONSIGLIATO SÌ
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Costantino Saru, settantenne, si aggira sotto una pioggia torrenziale attraverso i resti di quella che era la sua proprietà e che il figlio Mario aveva trasformato in un agriturismo, dandogli l'antico nome sardo di Assandira. Mario è morto, e così gli animali: cavalli, pecore, maiali, galline. E un magistrato è venuto ad investigare l'origine del rogo che ha reso Assandira "un niente di nessuno". La storia che precede quel rogo viene ripercorsa a ritroso, a partire da quando Mario e la sua compagna tedesca tornano dalla Germania, dove il figlio di Costantino aveva cercato lavoro. I due convincono Costantino a trasformare la sua proprietà in un "villaggio antichità" che mostri ai turisti stranieri l'antico stile di vita dei pastori sardi, che la nuora tedesca rilegge come "molto pittoresco". Ed è l'inizio della profanazione di una terra già abbondantemente sfruttata e derisa dal turismo del "continente".
Salvatore Mereu ha messo sangue, passione, dolore ed energia in questa storia di un uomo vissuto secondo i canoni di una tradizione atavica che gli è sempre stata ostile ma della quale conserva il rispetto.
Quello che per Costantino è vita, anche nella sua accezione più crudele, per sua nuora, i turisti curiosi e persino suo figlio diventa invece un gioco: ma "non si può fare gioco una cosa che è seria". Il regista-sceneggiatore cerca "il filo nascosto che collega le cose", o meglio il bandolo di quella matassa perversa che in Sardegna si attorciglia da anni strangolando i suoi abitanti. Purtroppo però il risultato filmico è altrettanto intorcinato e ridondante, e complica oltremodo una storia che aveva la sua cifra distintiva nella scena iniziale: dura, pura, e dritta al punto.
Invece la narrazione di Assandira affastella episodi di degrado che rendono a tratti macchiettistico sia l'interesse "antropologico" e voyeurista dei turisti che le reazioni dei sardi arretrati e disposti a svendere la propria cultura. L'effetto finale è confuso, come se Mereu avesse avuto bisogno di un maggior tempo di post produzione e di più chiare scelte narrative, e al contempo eccessivamente didascalico, impedendo allo spettatore di "fare di questa storia l'uso che vuole": un concetto negativo, quando si parla delle distorsioni contemporanee dello "storytelling", ma positivo se si applica ad un film che ha bisogno di sfumature e ambiguità.
Al centro c'è la figura granitica di Gavino Ledda, lo scrittore di Padre padrone, che porta con sè anche cinematograficamente il vissuto di quella storia. Al suo Costantino "è stato imparato a guardare sempre avanti, come i muli", e non riesce a fermare lo scempio che gli si costruisce intorno. "Per tutta la vita mi hanno detto di non lasciarmi andare al desiderio", dice, e quando il desiderio arriva in qualche misura ci cade dentro, contro il suo istinto naturale al rifiuto, e "impara la parte", pagando amaramente le conseguenze del suo "non capire, e poi accettare senza capire".
A dialoghi bellissimi come quelli appena citati, che fanno leva sulla fonte letteraria del film - il romanzo Assandira di Giulio Angioni - e alla bellissima fotografia di Sandro Chessa non corrisponde però una narrazione coesa, e il "fuoco dentro" che certamente anima Mereu rischia di apparire più fatuo che purificatore.
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Assandira è un film molto importante, e a s’andira è una modalità del canto a tenore sardo. Nella fusione di questa modalità in un’unica parola potrebbe esserci già il senso di tutto il film di Salvatore Mereu -e del romanzo omonimo (2004) di Giulio Angioni che a questo film ha dato forma. Non è facile parlare di quest’opera senza [...] Vai alla recensione »
Ho avuto la fortuna di assistere ad alcune riprese del film di Salvatore Mereu tratto da Assandira, il romanzo di Giulio Angioni. Il protagonista è Gavino Ledda, l’autore di Padre padrone, che impersona Costantino Saru e non è possibile immaginare un interprete diverso per quella parte, specialmente dopo averlo visto sul set. Lo sguardo diretto, fisso e profondo, la camminata [...] Vai alla recensione »
Premetto che non ho letto il libro di Giulio Angioni al quale il film si ispira liberamente. Il film racconta la tragica storia di un anziano pastore sardo manipolato dal figlio e dalla nuora tedesca i quali lo convincono a trasformare un antico edificio rurale abbandonato in un agriturismo, nascondendogli però a quale tipo di turismo intendevano rivolgersi.
Le premesse era molto buone. L'opera di Giulio Angioni maltrattata da un regista che sceglie attori da smartphone movie. Interpretazioni bislacche e completamente fuori ruolo che accendono in maniera deludente il solito stereotipo del sardo rozzo e ignorante. Unica eccezione per Gavino Ledda, il protagonista che riesce unico tra tutti a dare dignità alla settima arte.
Sotto un cielo livido di pioggia si stagliano le rovine di quello che era stato un agriturismo, Assandira, consumato da un incendio e distrutto come le vite di decine di animali i cui cadaveri vengono portati via dai vigili del fuoco. Ma c' è anche il corpo senza vita di un uomo, Mario, il figlio del pastore Costantino Sa ru (Gavino Ledda), che si aggira senza sosta fra le macerie, trafitto dalla morte [...] Vai alla recensione »
La svolta di genere di Assandira arriva, a sorpresa, nella chiusa del film. È stato uno dei grandi momenti di "irregolarità narrativa" dell'ultima edizione della Mostra del Cinema di Venezia, che di regolare, d'altronde, ha avuto ben poco. Non è nemmeno l'unica anomalia del caso. Dall'ultima fatica di Salvatore Mereu, a capo di una sorta di new wave del cinema sardo, era lecito attendersi il dialetto [...] Vai alla recensione »
La pioggia che cade violenta su Costantino nella notte che apre Assandira appiana ogni cosa, come fosse un giudizio equanime su una storia che di definitivo ha solo le macerie e le carcasse affumicate che quell'acqua sta bagnando. Ancora non lo sappiamo, ma quella pioggia è il controcampo pietoso alle fiamme che hanno arso l'agriturismo che Mario Saru e la sua moglie tedesca, Grete, hanno costruito [...] Vai alla recensione »
Il grande dio che splende in cielo, questo pare sia il significato dell' antica parola sarda che dà titolo ad Assandira (Italia, 2020, 126'). Ma c' è chi ipotizza un suo riferimento ad Astarte (Venere), di cui sarebbe un soprannome. In ogni caso, ass' andira indica un canto tradizionale, come nel suo film ricorda Salvatore Mereu. E Assandira viene chiamato l' agriturismo che, tornando dalla Germania [...] Vai alla recensione »
Un violento incendio ha completamente distrutto Assandira, l'impresa agroturistica in cui era stata trasformata un'antica casa colonica, con lo specifico intento di attirare clienti dal Nord Europa, proponendo loro di vivere l'esperienza della vita pastorale sarda come una sorta di spettacolo, un live di cui essere insieme spettatori e attori guidati.
Fare il pastore non è un gioco. E questa serietà, questa urgenza di rimanere fedeli a se stessi, alla propria terra, alle proprie tradizioni è il luogo dove si scontrano Costantino e Mario Saru, padre e figlio. Assandira di Salvatore Mereu - adattamento del romanzo dell'antropologo sardo Giulio Angioni - racconta uno strappo generazionale, una scucitura che non può ricostituirsi neppure grazie all'amore [...] Vai alla recensione »
Una pioggia biblica, un incendio che prima del diluvio ha divorato un agriturismo. E un sopravvissuto, un uomo anziano, che si aggira disperato fra le macerie sotto cui giace anche suo figlio. Il nuovo film di Salvatore Mereu comincia dalla fine, la fine di tutto, cioè l' Apocalisse. La catastrofe che ha distrutto Assandira, l' agriturismo messo su dal figlio di Costantino e dalla sua compagna tedesca [...] Vai alla recensione »
A volte ritornano. Gavino Ledda ebbe il suo momento negli anni 70 con "Padre padrone", autobiografia di ragazzo sottratto agli studi e avviato alla pastorizia (fu subito film, diretto dai fratelli Taviani). Da allora ha studiato (glottologia) e scrive poesie (vizio che non si nega a nessuno). Ha la parte del pastore padre in questo film, che comincia con un incendio.
Se muore un figlio, vuol dire che il genitore non ha saputo badargli. Assandira non è un agriturismo. Anche se sembra. Assandira è un trucco, un inganno. È uno specchietto per allodole cieche e sorde. È una Sodoma e Gomorra di oggi dove affoga il pensiero e trionfa l'imbroglio. Il sopruso. La perversione. Finché un giorno divampa un incendio e - come si diceva un tempo - arriva la buoncostume e Dio [...] Vai alla recensione »
Assandira non è un agriturismo in Sardegna ma un microcosmo ricco di peccati e soprattutto peccatori. Fatto di figli che sfruttano i padri e nuore che chiedono in prestito al genitore il seme di famiglia di cui gli eredi sono poveri. «Noi possiamo fare tutto» è il motto di questa «figlia» della Merkel, opportunista, ambigua e sfrontata, sull' isola per inventare il turismo che non c' era.
La presenza di Gavino Ledda come interprete principale di Assandira è il segno evidente delle intenzioni del film (tratto dall'omonimo romanzo di Giulio Angioni), un canto doloroso sul tradimento della Sardegna nei confronti del proprio retaggio ancestrale. L'autore di Padre padrone, nel film un anziano pastore costretto ad aiutare il figlio e la nuora a gestire un agriturismo, dopo aver raccontato [...] Vai alla recensione »
Giunto ormai alla sua nona pellicola, Salvatore Mereu ripercorre le fila della sua terra natia. La Sardegna di Assandira è esattamente come dovrebbe essere: inquietante, tragica, abbagliante, prorompente nella propria sofferta abbondanza. E così sono anche i protagonisti della pellicola tratta dall'omonimo romanzo di Giulio Angioni: nell'impassibile indifferenza di Mario (Marco Zucca) e nella prosperosa [...] Vai alla recensione »
Non vorremmo per ora dilungarci troppo su "Assandira" di Salvatore Mereu, che proprio da Venezia iniziò il suo percorso. Siamo nella Sardegna rurale, dove un vecchio contadino (Gavino Ledda) riceve il ritorno del figlio, sposato a una prosperosa tedesca, con l'intenzione di aprire un agriturismo, appunto Assandira. Nel film, fuori concorso, lo scontro generazionale è anche quello storico (arrivano [...] Vai alla recensione »
Forse, e questo vale per la Sardegna come per il Sud Italia, la vera esperienza non è mai in ciò che si vede, nella dimensione puramente estetica. Né nel richiamo dell'esotico. Ma semmai nell'altra faccia nascosta e misteriosa, esoterica, nel segreto di una tradizione e di una credenza, nei silenzi che custodiscono il senso di certi rapporti, di generazione in generazione, nella crudezza delle pratiche. [...] Vai alla recensione »
Zuppo d'acqua fin dentro alle ossa, Costantino si avvita sul pagliaio come un vecchio legno restituito alla terra dal mare in burrasca. La pioggia torrenziale ha appena finito di spegnere il fuoco che si è mangiato in una notte sola Assandira, il suo agriturismo in mezzo al bosco. Ma la pioggia non ha spento il dolore, il rimorso bruciante per il figlio che Costantino non è riuscito a salvare e che [...] Vai alla recensione »
Non vorremmo per ora dilungarci troppo su Assandira di Salvatore Mereu, che proprio da Venezia iniziò il suo percorso. Siamo nella Sardegna rurale, dove un vecchio contadino (Gavino Ledda) riceve il ritorno del figlio, sposato a una prosperosa tedesca, con l' intenzione di aprire un agriturismo, appunto Assandira. LO SCONTRO Nel film, fuori concorso, lo scontro generazionale è anche storico (arrivano [...] Vai alla recensione »
Uno scrittore, Gavino Ledda, quello di Padre padrone, che fa l'attore. Uno scrittore, Giulio Angioni, che fornisce il libro da adattare, Assandira (Sellerio). Un regista, Salvatore Mereu, che scrive e dirige: Assandira è Fuori concorso alla 77. Mostra di Venezia. Nel cast anche Anna König, Marco Zucca e Corrado Giannetti, il vecchio Costantino (Ledda) è fradicio, inzuppato da una pioggia torrenziale [...] Vai alla recensione »
Assandira è un agriturismo ricavato nella piccola tenuta di un pastore sardo, il suo successo è dovuto per lo più (ci sono altri motivi che non è il caso di rivelare) alla curiosità dei turisti per un mondo arcaico reso parco giochi e ammirato con la stessa superficialità con cui si guardano gli animali allo zoo. Protagonista è l'anziano pastore legato alle tradizioni ma anche remissivo rispetto alle [...] Vai alla recensione »