La cordigliera dei sogni

Film 2019 | Documentario, +13 85 min.

Titolo originaleLa Cordillère des songes
Titolo internazionaleThe Cordillera of Dreams
Anno2019
GenereDocumentario,
ProduzioneFrancia, Cile
Durata85 minuti
Regia diPatricio Guzmán
AttoriJorge Baradit, Vicente Gajardo, Francisco Gazitúa, Pablo Salas .
Uscitagiovedì 10 giugno 2021
TagDa vedere 2019
DistribuzioneI Wonder Pictures
RatingConsigli per la visione di bambini e ragazzi: +13
MYmonetro 3,23 su 18 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

Regia di Patricio Guzmán. Un film Da vedere 2019 con Jorge Baradit, Vicente Gajardo, Francisco Gazitúa, Pablo Salas. Titolo originale: La Cordillère des songes. Titolo internazionale: The Cordillera of Dreams. Genere Documentario, - Francia, Cile, 2019, durata 85 minuti. Uscita cinema giovedì 10 giugno 2021 distribuito da I Wonder Pictures. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 - MYmonetro 3,23 su 18 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento giovedì 7 settembre 2023

Un documentario per raccontare il paesaggio del Cile. Il film ha ottenuto 1 candidatura a Cesar, ha vinto un premio ai Goya, In Italia al Box Office La cordigliera dei sogni ha incassato 26,2 mila euro .

Consigliato sì!
3,23/5
MYMOVIES 3,00
CRITICA 3,64
PUBBLICO 3,06
CONSIGLIATO SÌ
Il grande memorialista cileno chiude la trilogia sul territorio e cerca di riportare il sorriso sul volto di un paese triste.
Recensione di Marianna Cappi
lunedì 20 maggio 2019
Recensione di Marianna Cappi
lunedì 20 maggio 2019

Dopo essere andato a Nord, nel deserto di Atacama, per Nostalgia della luce, ed essere stato a Sud, in Patagonia, per La memoria dell'acqua, Patricio Guzmán chiude con La cordillère des songes la trilogia sul territorio fisico cileno indagato come testo emotivo, mémoir di un periodo storico - la dittatura di Pinochet- che ha riscritto una cultura antica di ventimila anni e ferito il paese in ogni centimetro della sua superficie.
Per il regista cileno, che ha lasciato la sua terra dopo il colpo di Stato del '73 e non è mai tornato a viverci, superare la cordigliera delle Ande significa entrare nel paese dell'infanzia, viaggiare nel passato, in un luogo che non ha più carattere di realtà materiale, trasfigurato com'è dai tanti anni di distanza e di reinvenzione.

Come già per i film precedenti, alla bellezza della geografia fisica corrisponde l'orrore della geografia politica, perché sotto il cielo più limpido del pianeta ci sono i morti senza sepoltura del regime, e chiuso e protetto dalla cordigliera, altera, composta e maestosa, c'è il ricordo della furia della polizia, del sentiero delle deportazioni di massa, delle urla dei manifestanti brutalmente picchiati.

Attraverso le conversazioni con gli amici artisti di Santiago, Guzmán porta in superficie un sentire comune rispetto alla catena montuosa: l'idea che isoli il Cile dal resto del mondo, così come la sua dittatura lo ha reso un caso, non unico, ma tragicamente singolare. E isolato, solitario, è anche lui stesso, condannato ad un sogno ricorrente che si è fatto tormento, fantasma, condivisibile fino in fondo solo con chi, come lui, ha dedicato la vita al lavoro duro del fare memoria.

Pablo Salas, per esempio: un uomo con la macchina da presa, un filmaker e un archivio umano, testimone di sparizioni e torture e poi del radicarsi di un modello economico fallace e feroce e della svendita all'estero o ai privati di grandi parti del territorio cileno e del suo tesoro minerario.

Guzmán confessa però in questo terzo capitolo anche un altro sogno, più visionario, che è quello di riportare il sorriso sul volto di un paese triste, ferito a tal punto nelle profondità dell'animo collettivo da risentirne ancora visibilmente. È una tristezza che non appartiene alla cultura di socialità, scambio e collettività che è stata del Cile pre-golpe, proprio come non gli appartiene il modello neoliberalista che gli è stato innestato sopra e ha proliferato sull'organismo sociale come in un esperimento scientifico di mutazione transgenica.

Restaurare quel sorriso perduto, per il regista, vorrebbe dire riportare all'immagine originale la casa della sua infanzia, ridotta a catasto di macerie e deposito di spazzatura: un desiderio rispetto al quale l'uomo Patricio Guzmán può fare nulla, ma la magia del (suo) cinema può fare miracolosamente qualcosa.

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STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
domenica 20 giugno 2021
Fabio Ferzetti
L'Espresso

Esule dai tempi di Pinochet, il cileno Patricio Guzmán è l' estremo erede della grande tradizione del documentario lirico. Dunque è anche uno dei più originali cineasti politici oggi in attività. Ne è la prova questa trilogia aperta da "Nostalgia della luce" e proseguita da "La memoria dell' acqua", tre film in cui il cosmo e la storia, la politica e la natura intrecciano il loro divenire in una cascata [...] Vai alla recensione »

domenica 20 giugno 2021
Giampiero Raganelli
Quinlan

Terzo capitolo della trilogia di Patricio Guzmán, che ha compreso La memoria dell'acqua e Nostalgia della luce, dedicata alla natura e alla storia, all'immensità della prima e alle tragedie della seconda. La Cordillera de los Sueños (per l'uscita italiana La cordigliera dei sogni), presentato come proiezione speciale al Festival di Cannes 2019, contempla ancora una volta, come nello stile del filmmaker [...] Vai alla recensione »

martedì 15 giugno 2021
Andrea Lavagnini
Duels.it

Due immagini si sovrappongono, una lunga ripresa aerea della cordigliera delle Ande e le stesse montagne, questa volta dipinte, in un grande quadro all'interno di una stazione della metropolitana di Santiago del Cile. La realtà e il suo doppio si rispecchiano mentre la voce fuoricampo dello stesso Guzmán afferma: «La cordigliera per la sua forza e il suo carattere è la metafora di questo sogno».

lunedì 14 giugno 2021
Matteo Bonfiglioli
Cineforum

Sulle montagne il passato è più vicino. Lo si percepisce negli interstizi e negli sfoghi sottili delle rocce, nella loro conformazione irrequieta e imprevedibile, nelle impronte del tempo intrappolate sulla pietra. È un passato maturato durante i secoli, quello archiviato dalla cordigliera delle Ande, ma mai ancora del tutto conosciuto. Parte proprio dal mistero e dalla segretezza delle vette più alte, [...] Vai alla recensione »

venerdì 11 giugno 2021
Andrea Chimento
Il Sole-24 Ore

Un documentario ricco di fascino e di riflessioni storico-politiche: «La cordigliera dei sogni» di Patricio Guzmán è una delle novità più interessanti della settimana. Presentato al Festival di Cannes 2019, il film è un'ipotetica chiusura della trilogia di lungometraggi firmata da Guzmán e dedicata al Cile e alla sua storia: dopo «Nostalgia della luce» e «La memoria dell'acqua», il regista sudamericano [...] Vai alla recensione »

giovedì 10 giugno 2021
Anna Chiara Bertoli
Cult Week

A completamento della sua trilogia di documentari, meditativa e profondamente personale attorno al tema del tempo, della memoria e del rapporto con i paesaggi mozzafiato del Cile, e attraverso la sua travagliata storia umana, Patricio Guzmán dirige La Cordigliera dei sogni, un'esplorazione allusiva e inquietante dell'impatto culturale della caratteristica geologica più spettacolare del paese: la sua [...] Vai alla recensione »

giovedì 10 giugno 2021
Emiliano Morreale
La Repubblica

Presentato a Cannes nell'ultima edizione (cioè due anni fa), il film di Patricio Guzmán chiude la trilogia iniziata con Nostalgia della luce e La memoria dell'acqua. Dopo gli spazi siderali e gli oceani, sono le montagne cilene a fare da contrappunto a una riflessione sul passato nazionale e sulla dittatura di Pinochet, come un punto di osservazione lontanissimo ma non per questo meno doloroso.

mercoledì 9 giugno 2021
Francesco Costantini
Asbury Movies

Bisogna fidarsi di Pablo Larraín. Se il gigantesco autore cileno, uno dei nomi di punta del nuovo cinema d'autore, posiziona il connazionale e collega Patricio Guzmán in cima alla sua personalissima hall of fame (insieme a Pasolini), questo vorrà pur dire qualcosa, no? Patricio Guzmán è documentarista dallo sguardo spalancato. Il suo nuovo film, che per la verità tanto nuovo non è visto il passaggio [...] Vai alla recensione »

martedì 8 giugno 2021
Matteo Marelli
Film TV

Gli ultimi tre capolavori di Patricio Guzmán (sì, dichiariamolo subito e senza paura di strafare), Nostalgia della luce, La memoria dell'acqua e La cordigliera dei sogni (ognuno legato ad ambienti ed elementi naturali che rappresentano non solo i diversi confini del Cile, ma anche luoghi tristemente rappresentativi della sua storia recente: il deserto di Atacama nella parte settentrionale del paese; [...] Vai alla recensione »

lunedì 7 giugno 2021
Lorenzo Ciofani
La Rivista del Cinematografo

Nostalgia della luce: i corpi celesti che sovrastano i resti dei cadaveri nascosti. La memoria dell'acqua: il mare che riscatta, sineddoche della natura. E ora la terra ovvero le Ande de La cordigliera dei sogni, con cui il cileno Patricio Guzmán conclude la trilogia cosmologica sulla memoria del suo popolo devastato dalla dittatura di Pinochet. "L'evidente necessità del ricordo" - come si diceva [...] Vai alla recensione »

domenica 6 giugno 2021
Roberto Escobar
Il Sole-24 Ore

C' è la memoria di un Paese, dei decenni seguiti al colpo di Stato di Pinochet, nelle videocassette e nei dvd che occupano ogni spazio del piccolo studio televisivo di Pablo Salas. Al suo lavoro con la telecamera per le strade di Santiago durante e dopo la dittatura, Patricio Guzmán dedica la parte legata all' oggi, alla Storia dell' oggi, di La cordigliera dei sogni(La cordillère des songes, Francia [...] Vai alla recensione »

venerdì 24 maggio 2019
Aldo Spiniello
Sentieri Selvaggi

Le Ande sono parte fondamentale del Cile e di Santiago: stanno là a proteggere la città, a cullarla. Influenzano il clima e, ovviamente, la vita delle valli. Definiscono il carattere di un popolo. Per l'esule Guzmán, la vista di quelle montagne segna il momento del ritorno a casa. Ed è un segno di appartenza e nostalgia, di una mancanza personale e collettiva.

lunedì 20 maggio 2019
Francesco Ruzzier
Cineforum

In Cile, la Cordigliera delle Ande sovrasta qualsiasi cosa. È lì da prima dell'uomo, e molto probabilmente sarà ancora lì quando l'uomo non ci sarà più. In qualunque angolo del Cile ci si trovi, basta alzare lo sguardo per vederla. Eppure, i cileni quasi non ci fanno caso; sanno che è lì, la vedono ogni giorno, ma non la osservano mai direttamente; non notano il suo cambiare forma, il suo espandersi [...] Vai alla recensione »

domenica 19 maggio 2019
Cristina Piccino
Il Manifesto

All'inizio ci sono le Ande, più che delle montagne, e una entità geografica sulla cartina la Cordillera è un stato dell'animo, una presenza millenaria intimamente radicata nel Cile e nella vita di chi lo abita. Da qui, da queste vette di oltre cinquemila metri, che rendono il Cile «un'isola» comincia il nuovo viaggio di Patricio Guzmán secondo il dispositivo messo in atto nei suoi due film precedenti, [...] Vai alla recensione »

sabato 18 maggio 2019
Adriano De Grandis
Il Gazzettino

Il ritorno a Santiago del regista cileno, in un paesaggio dominato dalle Ande, maestoso nella sua stordente bellezza. Se l'acqua e la luce avevano accompagnato lo scandaglio della memoria, nei suoi precedenti documentari, stavolta è la roccia il mistero che la racchiude, perché tutta la vita della grande capitale parte da lì, da quella spina dorsale granitica, che protegge e imprigiona la vita.

sabato 18 maggio 2019
Alessandro Stellino
Filmidee

Con La Cordillera de los sueños, il cineasta Patricio Guzmán porta a compimento la trilogia documentaria sul doloroso passato del popolo cileno aperta da Nostalgia della luce e proseguita con La memoria dell'acqua. La terra, l'acqua, le distanze siderali e ora la catena montuosa delle Ande recano tutte i segni di un trascorso violento e per il regista sono i luoghi tanto fisici quanto mentali di un [...] Vai alla recensione »

sabato 18 maggio 2019
Alessandro Aniballi
Quinlan

Il racconto della memoria di un paese, il Cile, che ha perduto la memoria e che ha come possibile sponda di salvezza la Cordillera, catena montuosa andina che sorveglia i suoi abitanti e li imprigiona, e che è un immane e silenzioso simbolo di bellezza. La luce, l'acqua e ora le rocce eterne della Cordillera andina. Patricio Guzmán (La memoria dell'acqua, Nostalgia della luce) si conferma - se ce [...] Vai alla recensione »

NEWS
TRAILER
mercoledì 19 maggio 2021
 

Le alte cime della Cordigliera cilena si caricano di una moltitudine di significati, stratificati come la roccia. Dal 10 giugno al cinema. Guarda il trailer »

NEWS
lunedì 17 maggio 2021
 

Un documentario per raccontare il paesaggio del Cile. Vai all'articolo »

winner
miglior film ispanoamericano
Goya
2022
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